26 luglio, ore 20.48: ha inizio il secondo consiglio comunale della città di Lucca.
Si comincia con 48 minuti di ritardo rispetto all’orario di convocazione, previsto per le 20, anche se, in realtà, l’appello nominale dei consiglieri è previsto nei 30 minuti successivi all’ora di convocazione così come scritto nell’ordine del giorno, quindi il ritardo vero è di 18 minuti.
Il segretario comunale procede con l’appello nominale dei consiglieri presenti che risultano essere 30, compreso il sindaco (mancano due consiglieri della minoranza tra cui Silvia Del Greco, che successivamente verrà nominata vice presidente vicario del consiglio comunale).
Nell’ordine del giorno sono presenti sei punti e si parte immediatamente con le comunicazioni del sindaco sull’emergenza incendi. Il sindaco Mario Pardini prende la parola, elogiando l’operato encomiabile dei vigili del fuoco, dei volontari della protezione civile e delle forze dell’ordine che si sono prodigati senza risparmio nelle operazioni di spegnimento dei vari incendi propagatisi nel territorio comunale di Lucca. Al contempo ha voluto ringraziare i cittadini lucchesi, abitanti nelle zone interessate dagli incendi, che si sono dimostrati molto collaborativi, soprattutto quando ha emesso un’ordinanza di evacuazione per 190 persone e per le quali ha attivato un centro di accoglienza, che poi non è stato del tutto utilizzato in quanto molti hanno preferito optare per l’ospitalità di parenti o amici.
Ha affermato che, nonostante la situazione fosse totalmente sotto controllo e non c’è stato alcun danno a persone o cose, l’incendio ha interessato soprattutto la boscaglia e il patrimonio forestale naturale dell’area territoriale lucchese ma soprattutto dei comuni di Massarosa e Seravezza. Fin da subito ha attivato il C.O.C. anche se non è stato necessario usarlo e si è assunto totalmente la responsabilità di aver emesso l’ordinanza di immediata evacuazione il 19 luglio per un suo eccesso di prudenza, che ha comunque condiviso con i vari assessori che lo hanno accompagnato nei sopralluoghi alle zone interessate e telefonicamente con gli esponenti della minoranza consiliare, protraendola fino al successivo giorno 23.
Sempre Pardini ha riconosciuto che la comunicazione sui social da parte del comune di Lucca è stata deficitaria anche rispetto alla sua pagina social, infatti a fronte di sette comunicati del comune lui ne ha pubblicati 10 e quindi ha promesso che sensibilizzerà maggiormente i responsabili ad aumentarne il numero e la frequenza onde consentire un maggior flusso di informazioni a favore della cittadinanza.
Ha terminato ringraziando nuovamente tutti coloro che si sono attivati per impedire che questi incendi non si trasformassero in tragedie umane. Subito dopo ha parlato Francesco Raspini, capogruppo del Partito democratico, che ha voluto ringraziare il sindaco per la disponibilità dimostrata nell’accogliere la sua richiesta di fare questa comunicazione sugli incendi in consiglio comunale e rivendica di essere stato anche lui impegnato nel notiziare la popolazione di quanto stava accadendo ed ha criticato il fatto che la pagina ufficiale social del comune di Lucca non solo non ha funzionato come avrebbe dovuto ma, maldestramente, dopo la sua protesta, ha pubblicato dei comunicati con orari artefatti rispetto a quelli reali.
Ha lodato il sindaco per essersi assunto la responsabilità di questo deficit comunicativo anche se tutti sanno che non ha alcuna colpa. Anche il consigliere del gruppo di minoranza Sinistra Con Lucca Daniele Bianucci ha voluto esprimere i suoi ringraziamenti personali e del suo gruppo ai vigili del fuoco e alla protezione civile, ribadendo che in situazioni simili tutti i consiglieri comunali, a prescindere se appartengono alla maggioranza o alla minoranza, sono amministratori pubblici e si devono impegnare per far fronte comune nell’affrontarle come è successo in questa occasione. Anche quest’ultimo si è lamentato del canale social comunale che rispetto al passato non è stato molto efficace.
Ha preso quindi la parola il consigliere comunale Mara Nicodemo del gruppo di FDI ed ha parlato anche a nome di tutti i gruppi consiliari della maggioranza comunale, esprimendo il più vivo apprezzamento per l’operato del sindaco e della sua giunta per la rapidità decisionale e la meditata azione riflessiva che ne è scaturita in occasione dell’emergenza incendi. Quindi ha voluto dare pubblicamente atto alla minoranza consiliare della grande disponibilità dimostrata nell’occasione, ringraziando anche lei i vigili del fuoco, la protezione civile e tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato per il bene comune.
Si passa quindi al 2 punto dell’ordine del giorno ossia l’elezione del presidente del consiglio comunale ed immediatamente Francesco Rapini fa la dichiarazione di voto a nome delle minoranze che sostanzialmente si concretizza nel prendere atto della volontà della maggioranza espressa nel primo consiglio ossia di votare il consigliere Enrico Torrini e di far propria anche loro questa risoluzione perché la personalità indicata è certamente di valore, con alto senso istituzionale e capacità di ascolto, che possiede tutte le qualità necessarie a ricoprire questo ruolo di garanzia per l’intero consiglio. Subito dopo auspica che questo atteggiamento benevolo delle minoranze venga ricambiato con la nomina del vice presidente vicario proveniente dalle fila dei loro gruppi.
Si procede alla votazione per il presidente del consiglio comunale nel segreto dell’urna e Enrico Torrini viene eletto all’unanimità con 30 voti su 30 consiglieri presenti, scatta quindi una standing ovation che dura circa 2 minuti per poi cedere la parola al neo eletto. Il nuovo presidente del consiglio comunale ringrazia sia la maggioranza che l’opposizione per la scelta della sua persona e prende solenne impegno di essere sempre super partes ma non gli costerà molto perché, la sua forma mentis è naturalmente connotata in tal senso, fin da quando è entrato in politica. Ha continuato porgendo un pensiero commosso a tutti i suoi predecessori in questo importante incarico e nel ringraziare ha voluto anche lui tessere le lodi di questo nuovo consiglio comunale che è composto da elementi di primo ordine in entrambi gli schieramenti. Con quest’ultima affermazione questo cronista, anche se gli era parso già chiaro dalle battute del primo consiglio comunale, ha avuto la netta impressione di trovarsi nell’aula della camera dei comuni o dei Lords di Londra invece che in quella del consiglio comunale di Lucca.
Con la nomina di Enrico Torrini, ora sono tre i gentlemen che si aggirano tra i banchi e le stanze del potere del palazzo comunale. Pur appartenendo a schieramenti ideologicamente opposti, hanno dimostrato pubblicamente di aver ben compreso che di fronte hanno un avversario e non un nemico. L’ atteggiamento costruttivo che hanno finora provato è finalizzato al bene comune della città e dovrebbe essere portato ad esempio anche nella politica nazionale. Siamo tutti stanchi ormai di una politica becera, fatta di urla, di insulti e contrapposizioni fini a se è stesse, che producono solo odio e l’abbandono da parte della stragrande maggioranza dei cittadini dalla passione per la vera politica, quella che si interessa veramente della res pubblica, che lavora alacremente per il bene comune. Tutti e tre, in occasioni e tempi diversi, hanno rappresentato che la disaffezione dalla politica vera si verifica tangibilmente con il fenomeno dell’astensionismo dal voto e tutti e tre hanno rappresentato la volontà di volerlo infrenare e cambiare questa tendenza malevola e controproducente per il bene di chiunque abbia a cuore le istituzioni.
Con molto garbo e gentilezza Enrico Torrinichiede di procedere alla votazione dei due Vice Presidenti come previsto dal punto 3 e sempre a scrutinio segreto risultano eletti rispettivamente Silvia Del Greco del gruppo del PD che assumerà la carica di vice presidente vicario perché ha ottenuto più preferenze e Luca Pierotti per FDI (ndr in questa elezione specie per quanto riguarda la Del Greco si è notato un vecchio giochetto parlamentare utilizzato per l’elezione del presidente della Repubblica ossia quello di scrivere prima il nome e poi il cognome o viceversa oppure il solo cognome in modo che l’interessato sappia chi è che gli ha dato il voto).
Si passa quindi al 4 punto dell’ordine del giorno ossia la nomina del collegio dei revisori dei conti per il triennio 2022-2025 ed anche qui abbiamo l’unanimità per la nomina del presidente che è l’uscente Giovanni Incagli che ha anche il gradimento degli uffici economico-finanziari del comune che ne hanno caldeggiato la rielezione presso l’assessore al bilancio Moreno Bruni come da lui stesso dichiarato durante questo consiglio comunale, mentre gli altri due componenti sono stati estratti a sorte come previsto dal regolamento ed hanno già accettato l’incarico.
Si passa quindi al punto 5 che tratta una ratifica di spesa di una delibera della precedente giunta comunale ed inerenti dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza di tre torri faro dello stadio Porta Elisa per la somma di euro 37.000,00 che viene spiegata dall’assessore allo sport Fabio Barsanti ed anche qui abbiamo il voto favorevole di tutto il consiglio comunale.
Al punto 6 che è anche l’ultimo dell’ordine di convocazione c’è una variazione alle previsioni di competenza e di cassa inerente sempre una delibera della precedente giunta comunale da cui si apprende dall’assessore Moreno Bruni che l’avanzo di bilancio di 12.000.000,00 di euro passa a 9.645.000,00 perché la differenza viene utilizzata per far fronte alle spese correnti che sono aumentate in ragione degli aumenti avvenuti sulle forniture energetiche ed anche questa viene approvata all’unanimità.
Nell’augurare buon lavoro al presidente del consiglio comunale Enrico Torrini e agli altri due vice presidenti , stante l’aria british, o per dirla in romanesco “volemose bene”, che abbiano respirato in questi due primi consigli comunali e che speriamo realmente duri, ci permettiamo di chiedere anche noi tre cose per il bene comune del proseguo dei prossimi consigli:
- Faccia aggiustare al più presto l’impianto dei condizionatori d’aria della sala del consiglio perché nonostante la presenza dei due pinguini la canicola e l’afa stavano letteralmente facendo sciogliere come neve al sole tutti i presenti; 2. Potrebbe pensare di far creare una zona ad hoc per i cronisti con delle sedie con appoggio per consentirgli di seguire più comodamente i lavori dei consigli comunali senza obbligarli a stare in piedi per tutto il tempo ed evitare anche così che la polizia municipale li avvicini per chiedergli a che titolo prendono appunti o scattano foto; 3, ed ultimo ma non meno importante faccia suo l’antico adagio che recita così :”la puntualità è cortesia dei re.” Nel senso di non consentire più l’inizio in ritardo dei lavori oltre la già prevista mezzora canonica, sarebbe quantomeno opportuno e rispettoso nei confronti dei consiglieri che arrivano puntuali e del pubblico che assiste .