È stata approvata ieri 13 dicembre dal consiglio comunale, dopo una lunga discussione, la mozione presentata dal consigliere Giovanni Ricci (Forza Italia-Udc) per intitolare uno spazio della città a Piero Angela. A esprimere soddisfazione è anche “Lucca un grande noi” che però commenta: “Siamo lieti che finalmente anche la destra lucchese riconosca l’indiscutibile competenza e saggezza di Piero Angela, maestro della divulgazione scientifica, autore e conduttore, giornalista e scrittore che ha fatto la storia della televisione italiana. Oggi, con nostro stupore, questa destra che aveva manifestato in piazza i sabati pomeriggio per diverse settimane contro le restrizioni in difesa dalla pandemia, che aveva messo in dubbio la validità della campagna vaccinale e abbracciato complottisti, negazionisti, no vax e no green pass, proprio la stessa destra chiede l’intitolazione di un luogo pubblico a Lucca ad un uomo che ha sempre promosso e difeso la ricerca e il metodo scientifico”.
“Nei due anni di pandemia - continua il movimento – “di fronte alla pericolosità del covid Piero Angela non ha avuto dubbi sulla necessità dell’uso della mascherina, del rispettare le restrizioni indicate dal governo e sull’utilità della campagna vaccinale usando toni perentori verso coloro che invitavano ad atteggiamenti irrispettosi verso le semplici e utili regole che ci hanno salvato la vita”.
“Ancora una volta assistiamo a una stupefacente giravolta della destra lucchese che descrive le sue contraddizioni e le grandi incoerenze di chi, pronto a dire tutto e il contrario di tutto, dimostra di aver giocato con cittadini ed elettori quando in piena pandemia li invitava a scendere in piazza con le mascherine tricolori denunciando la dittatura sanitaria senza saper riconoscere la gravità di quel momento. Meglio tardi che mai, verrebbe dire – concludono da Lucca è un grande noi - , ma quello che conta è che d’ora in avanti ci aspettiamo maggior rispetto per quello che la comunità scientifica, grazie ai risultati delle scrupolose ricerche riconosciute dalle organizzazioni internazionali, ci dice sulla nostra salute come sul cambiamento climatico”.