A nostra richiesta il capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale Francesco Raspini (Pd), ha commentato l'articolo riportante la notizia di una piscina realizzata nella proprietà del neopresidente Gianmarco Mancini:
Caro direttore, non è mia intenzione commentare nel merito le presunte irregolarità edilizie dell’immobile e dei suoi annessi di proprietà del neo presidente Geal, Gianmarco Mancini. Non ho, allo stato, gli elementi sufficienti per trarre conclusioni o dare giudizi che spetteranno comunque agli organi preposti e alle autorità competenti. Faremo comunque accesso agli atti per capire come stanno le cose e, se del caso, valuterò la convocazione della commissione controllo e garanzia.
Sul piano più strettamente politico rilevo, però, che questo centrodestra che in campagna elettorale aveva strombazzato l’intenzione di portare a Lucca un “vento di cambiamento” e che oggi nelle esternazioni pubbliche si riempie la bocca, tronfio ed auto compiaciuto, delle proprie “facce nuove” mentre parla di un “nuovo stile di governo”, continui a contraddire questa narrazione esibendo sistematicamente, dopo solo pochi mesi, un concentrato delle peggiori pratiche della vecchia politica.
Nomine, dalla Giunta alle partecipate, fatte nel più rigoroso rispetto del manuale Cencelli, dove poco o nulla è lasciato al libero apprezzamento del primo cittadino.
Ma, soprattutto, si nota il palese ritorno di un sistema di potere (altro che cambiamento!) che a lungo, molto a lungo, ha governato la città, e che appare accompagnato da un clima di odi, accese rivalità, vendette incrociate e dossieraggi. Un clima plasticamente rappresentato da quest’ultima vicenda riportata dalla Gazzetta di Lucca.
Dopo gli stracci volati tra Difendere Lucca e Fdi, ecco, infatti, un ex dipendente comunale esperto di edilizia, dapprima simpatizzante del sindaco Mario Pardini, che riferisce di essere stato sul punto di candidarsi nella lista civica del sindaco, Lucca 2032. Successivamente gli viene proposta una candidatura in Fratelli d’Italia, lui declina, ma grazie ai buoni uffici della signora Giuliana Baudone, altra vecchia conoscenza della destra cittadina, avvia una collaborazione con la Lega, salvo poi concluderla svergognando pubblicamente uno dei suoi dirigenti appena nominato al vertice di una della più importanti aziende del Comune.
Se il buongiorno si vede dal mattino, quest’aria nuova sembra già puzzare di vecchio.