Rosalba Ciucci, presidente dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani finanziata a pioggia dai soldi dei contribuenti, ha lanciato i suoi strali in un comunicato invitando i lucchesi in piazza - ce n'erano davvero pochi però, segno evidente che il suo richiamo conta quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni - per celebrare questa mattina l'anniversario della Liberazione di Lucca dal nazifascismo contro la giunta Pardini rea per poca sensibilità, superficialità o scarsa volontà, di non aver invitato proprio loro, quelli dell'Anpi, i partigiani del secolo ventunesimo, che vedono camicie nere e brune anche quando sono seduti sulla tazza del cesso.
Rosalba Ciucci, tuttavia, ha ragione. E' vero: Mario Pardini e con lui tutta la Giunta non l'hanno invitata, ma non alla cerimonia di questa mattina quanto alla vera festa della liberazione di Lucca non dai nazi-fascisti che quelli, ormai, sono morti e sepolti da un pezzo, bensì dalla Sinistra opprimente e oppressiva che per dieci anni ha ridotto questa città a un livello di mediocrità che soltanto i militanti verniciati di rosso-fucsia non riescono a vedere avendo gli occhi foderati di prosciutto.
Sì, cari signori e signore: ne abbiamo le palle piene delle vuote celebrazioni che non rispecchiano alcunché di sostanza, ma solo l'incapacità storica, politica e anche culturale di affrontare con oggettività un periodo storico lontano quasi un secolo. Che si cominci a festeggiare qualcosa di contemporaneo come, appunto, la cacciata dal tempio di coloro che, alla fine, hanno perduto.
Battute a parte, la Ciucci ha preso un granchio grosso come una granseola: ha lamentato (nella foto il comunicato della 'pasionaria' Ciucci) di non essere stata considerata dall'attuale amministrazione dandone per scontata la malafede. Invece ha sbagliato perché è stata regolarmente avvisata come anche altre associazioni. Lo ha confermato il sindaco Mario Pardini che non è lingua biforcuta, ma persona onesta intellettualmente e anche troppo perbene perché se ci fossimo stati noi al suo posto alla Ciucci gliene avremmo dette sette o otto che se le sarebbe ricordate per un pezzo.
L'Anpi è, per noi, un ente o una associazione assolutamente inutile. Che non serve se non a tenere alto non il ricordo, bensì l'incapacità di raggiungere una giusta pacificazione che non significa cambiare il volto e il senso della storia, ma solo restituire a tutti quel poco o quel tanto per cui sono andati, da una parte e dall'altra, a farsi ammazzare.
L'augurio è che Mario Pardini e la sua truppa non si facciano condizionare da chi cerca lo scontro a tutti i costi, da chi deforma la verità e da chi finge di voler comprendere quando, invece, vuole solo strumentalizzare.
Il gioco sporco lo fanno da decenni, è ora di fargli comprendere che non c'è più trippa per gatti pardon, per l'Anpi.
Quanto alla cerimonia di questa mattina in centro storico, il sindaco Mario Pardini ha presenziato come suo dovere civico, storico e morale. Le polemiche, quelle inutili, per favore, mettetevele laggiù dove non batte il sole.