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Scritto da Redazione
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30 Dicembre 2024

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Chi gioca d’azzardo dovrebbe conoscere un aspetto molto importante, e cioè il funzionamento della tassazione delle vincite a giochi e scommesse online e offline. In Italia il gambling è un settore che rispetta molte e rigide normative, che è soggetto a controlli frequenti, per garantire la sicurezza dei giocatori, l’equità dei giochi e l’approccio responsabile al gioco.
In tipologie di giochi come le slot machine, ad esempio, gli utenti che si registrano presso portali come 1bet Sito Ufficiale, hanno a disposizione dei bonus per avere più chances di vincita senza fare investimenti in denaro. Pertanto, comprendere come funziona la tassazione delle vincite in Italia è importante per saperle gestire dal punto di vista fiscale.
Gambling: come sono tassate le vincite
Le vincite generate dal mondo del gambling e del betting sono disciplinate dal punto di vista legale e fiscale. In Italia, le vincite che derivano dai vari tipi di giochi, sia fisici che online, vengono depositate sul conto di gioco dell’utente. Ma cosa accade a questo punto? A quali regole si deve attenere il giocatore?
Il fisco italiano ha previsto l’adozione di un sistema di tassazione progressiva che varia a seconda dell’importo ottenuto. Si tratta di un sistema conosciuto come tassa sulle vincite o tassa sulla fortuna, e viene applicato in egual modo sia alle vincite ottenute direttamente dal gioco, sia alle vincite legate all’ottenimento dei famosi bonus.
Nel caso dei bonus che vengono convertiti in denaro reale, la questione della tassazione diventa un po’ più complicata, perché devono rientrare nelle stesse regole di tassazione delle normali vincite.
Allo stato attuale, secondo la normativa vigente in Italia, ai giocatori che riescono a conseguire una vincita da una delle tante tipologie di giochi gambling, viene applicata una tassazione con sistema progressivo. Questo termine si riferisce a quel tipo di tassa in cui l’aliquota aumenta all’aumentare dell’importo vinto. Dunque più è alta la vincita, più alta sarà l’aliquota da corrispondere.
È un regime fiscale introdotto con la Legge di Bilancio del 2019, che si è occupata, tra le tante questioni, di apportare delle modifiche significative al prelievo, rendendolo direttamente proporzionale alla vincita.
Ecco come viene ripartita la tassazione, che dipende dall’entità della vincita e dal tipo di gioco o di scommessa. Per vincite dei casinò online che ammontano fino a 500€, non è prevista l’applicazione di una tassa, dal momento che si tratta di piccoli guadagni. Al superamento di questa soglia, però, la tassazione delle vincite in Italia si applica in modo incrementale. Ciò vuol dire che le vincite tra 500€ e 1.000€ sono tassate al 15%, tra 1.000€ e 10.000€ al 18%, e così proseguendo, fino ad arrivare a un massimo del 25% per vincite con somme superiori a 10 milioni di euro.
Il Superenalotto e il Gratta e vinci, invece, sono tassati al 20% per vincita che supera i 500€, mentre il Lotto è tassato all’8%, sempre per cifre maggiori di 500€. In sostanza, più si vince, più si paga.
Nel caso delle sale slot, la tassazione delle vincite alle gaming machine (AWP) che erogano vincite in denaro è del 19,6%, ridotta al 6,6% per le VLT; in entrambi i casi, però, l’aliquota d’imposta è fissa e non dipende dall’ammontare della vincita, ma ha un massimo di 100€ con le AWP e di 5.000€ con le VLT.
Gambling: quando dichiarare la vincita
All’interno di una logica di progressività fiscale, questo sistema di tassazione è molto lineare, merito anche della “ritenuta alla fonte”, che viene applicata alle vincite direttamente dai casinò online regolamentati da ADM. Pertanto, in fase di dichiarazione dei redditi​, i giocatori che hanno conseguito una vincita, non hanno l’obbligo di dichiararla nel modello 730 o Unico, perché è già stata applicata la trattenuta dell’aliquota e il giocatore ha ricevuto il premio al netto delle tasse.
In sostanza, è il casinò online che funge da sostituto d’imposta, perché si fa carico di versare direttamente allo Stato la percentuale dovuta, senza farla intascare prima all’utente ma, anzi, liberandolo da qualsiasi ulteriore obbligo fiscale.
Nel caso in cui, invece, le vincite provengano da casinò che fanno capo ad enti la cui sede legale si trova al di fuori dell’Unione Europea, ma che sono autorizzati ad operare in Italia, il giocatore deve dichiarare la vincita come “redditi diversi” nella dichiarazione dei redditi, che gli verrà calcolata e addebitata con le dovute imposte. Se l’utente non dichiara la vincita, può andare incontro a conseguenze legali e sanzioni amministrative, ed essere accusato di evasione fiscale.

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