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Crivizza regina di Imperia
Hip Hip Urrà per Crivizza, la signora del mare che, ancora una volta, ha portato i colori del Club Nautico Versilia sempre più in alto, imponendosi in una delle manifestazioni più prestigiose dedicate allo yachting d'antan: le Vele d'Epoca di Imperia

Paolo Nazzaro e Gianluca Dati al comando del Campionato d'Autunno 2025 di Viareggio
Disputate regolarmente altre due prove del tradizionale Campionato organizzato dalla Velica Viareggina che prosegue l'iniziativa per promuovere la Star anche fra gli Under 30

Torneo della Patrona della pallacanestro italiana
Non poteva certo mancare la presenza di due 2011 del Basketball Club Lucca per uno dei tornei più prestigiosi della Federazione Italiana Pallacanestro

Due sere di sold-out per il torneo Lovari al Palatagliate
Il Partizan Belgrado vince la decima edizione del trofeo Lovari. Si è concluso domenica 7 settembre la decima edizione di questo torneo che ha visto vittorioso il Partizan Belgrado sulla Virtus Bologna con il punteggio di 99-67

Il Partizan vince la decima edizione del Trofeo Lovari (Photogallery by Cip)
Per la prima volta il Trofeo Lovari si tinge di internazionale con il Partizan Belgrado che si aggiudica la manifestazione iscrivendo il proprio nome nell'albo d'oro

Il Napoli Basket supera la Libertas Livorno e chiude il Trofeo Lovari al terzo posto
E' il Napoli Basket ad aggiudicarsi la finale per il terzo posto al Trofeo Lovari. Contro una Libertas Livorno che si è presentata al via senza Matt Tiby, a riposo precauzionale per un risentimento alla caviglia, la formazione di coach Magro è riuscita a imporre la maggiore fisicità facendo valere la differenza di categoria

ASD Skating Club Lucca, il 10 settembre l’open day alla pista di via del Brennero
Stanno cominciando veramente a sentirsi a casa, le ragazze dell’ASD Skating Club Lucca, nella rinnovata e sempre più accogliente pista di pattinaggio dell’Ex-Ostello di Lucca, in via del Brennero, che un bando ha affidato in concessione pluriennale all’associazione di pattinaggio artistico su rotelle

La Virtus Bologna supera la Libertas Livorno e sfiderà in finale il Partizan Belgrado
La Virtus Bologna supera la Libertas Livorno e si qualifica per la finale di domani del Trofeo Lovari. Sarà quindi un'edizione del Lovari in versione Eurolega, con i bolognesi che sfideranno il Partizan Belgrado

Il Partizan Belgrado è la prima finalista del Trofeo Lovari
E' il Partizan Belgrado la prima finalista dell'edizione 2025 del Trofeo Lovari. I campioni di Serbia mettono in campo energia, centimetri e atletismo che permettono subito di partire bene e prendere un buon margine su Napoli

Presentate tutte le squadre BCL in un clima fiabesco
In un clima da fiaba nel corso di una cena allestita nell' area della sagra di S. Angelo in Campo con circa 700 commensali si è svolta ieri sera la presentazione di tutte le squadre del Basketball Club Lucca

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Sono state dieci le Sfingi d’Oro assegnate in occasione della 26^ edizione del Premio Fedeltà allo Sport che si è tenuta, martedì 3 giugno, nell’ormai storica location dell’Hotel Country Club di Gragnano, che dal 2009 ospita questo importante appuntamento, come sempre impeccabilmente organizzato e presentato da Valter Nieri. Il parterre dei premiati è stato, come al solito, prestigioso ed il riconoscimento fisico, coniato dall’artista lucchese Giampaolo Bianchi, è andato a campioni del mondo, campioni olimpici e personalità che si sono distinte o si stanno mettendo in mostra in sport come scherma, pugilato, calcio, pallavolo, ginnastica ritmica e ciclismo. I primi a salire sul palco, dopo i saluti istituzionali portati dal sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro, dall’assessore allo Sport Gaetano Ceccarelli e dall’ex sindaco di Capannori Luca Menesini, sono state due leggende del calcio italiano, Giuseppe Bergomi, bandiera dell’Inter e campione del mondo in Spagna nel 1982, e Roberto Donadoni, fantasista e colonna portante del Milan stellare di Arrigo Sacchi. “Sono felicissimo di ricevere questo premio – ha detto lo “zio” – perché la fedeltà, nel calcio di oggi dove le bandiere non esistono più, è diventata una cosa rara. Da calciatore ho giocato solo nell’Inter con cui ho collezionato 519 presenze in Serie A e poi sono entrato come commentatore a Sky dove lavoro tuttora. Quello di stasera è un bellissimo riconoscimento, in un mondo dove si fa fatica ad essere fedeli e restare tanti anni in una squadra”. A Bergomi è stato poi consegnato, dal figlio Leonardo Simoni, anche il 3° Premio “Gigi Simoni”, suo allenatore nell’Inter nel 1998, nell’ultima stagione da calciatore che lo vide protagonista anche ai Mondiali di Francia ’98. “Sono felice di essere stato coinvolto in questo premio – ha commentato Roberto Donadoni dopo essere salito sul palco tra gli applausi. Per me è una grandissima soddisfazione ricevere questo riconoscimento e, per questo, ringrazio tutti gli organizzatori”. Il fantasista rossonero, assieme a Valter Nieri, ha poi ripercorso la sua fantastica carriera impreziosita da ben 6 scudetti, 3 Coppe dei campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Supercoppe Europee e 4 Supercoppe Italiane oltre al secondo posto ai Mondiali di Calcio nel 1994 negli Stati Uniti dietro al Brasile. Anche a Donadoni, oltre alla Sfinge d’Oro, è stato consegnato il 10° Premio “Aldo Biagini”, in memoria dell’ex presidente della Lucchese. Non solo calcio però in questa 26^ edizione del Premio Fedeltà che, in un quarto di secolo, ha premiato ben 526 campioni di 17 diverse discipline sportive. La terza, la quarta e la quinta Sfinge d’Oro sono state consegnate rispettivamente a Patrizio Oliva, Campione Olimpico nel pugilato ai Giochi di Mosca 1980 nei pesi superleggeri e che nei suoi 155 incontri in carriera ne ha vinti 150 di cui 65 per KO, a Giuseppe Martinelli, il più titolato direttore sportivo italiano nel panorama ciclistico internazionale, già vincitore da ciclista di un argento ai Giochi Olimpici di Montreal del 1976, oltre a 3 vittorie di tappa al Giro d’Italia, che con le sue squadre ha vinto 9 grandi Giri con campioni del calibro di Pantani, Garzelli, Nibali, Cunego ed Aru, ed Elisa Di Francisca, due volte campionessa olimpica nella scherma, individuale ed a squadre, ai Giochi di Londra del 2012, e che vanta anche 13 titoli europei e 2 Coppe del Mondo. “Conosco molto bene Lucca – ci ha dichiarato la statuaria ed elegantissima campionessa marchigiana – perché qui ho partecipato a diverse gare e sono molto affezionata alla Toscana, che è molto simile alle Marche. Sono molto onorata di essere qui e di ricevere questo premio dopo gli ori alle Olimpiadi di Londra. Sono orgogliosa di aver fatto cose belle in uno sport che ho sempre sognato ed in cui ho raggiunto obiettivi importanti. Ora, chiusa la carriera agonistica, vivo a Roma e mi prendo cura dei miei due figli che, senza nonni, è molto impegnativo. Insegno scherma ai più piccoli, faccio parte delle Fiamme Oro e, se capita, prendo parte a programmi televisivi”. È stata poi la volta di Milena Baldassarri che, supportata in sala dalle giovanissime fans della Gym Star di Capannori, ha ritirato il premio che si è meritato grazie ai risultati, fatti di grazia ed eleganza, che ha ottenuto in una delle discipline più impegnative e selettive del panorama mondiale, la ginnastica ritmica. Il suo ritiro dall’attività agonistica a soli 23 anni non le ha impedito di entrare a pieno merito nell’albo d’oro del Premio Fedeltà che annovera importanti rappresentanti di ogni disciplina sportiva sia a livello nazionale che internazionale. Non potevano certo mancare, alla serata, altre figure storiche del Premio Fedeltà allo Sport, ossia il presidente onorario nonché atleta paralimpico Stefano Gori ed il socio onorario Umberto Stefani, ma anche due giornalisti sportivi di altissimo spessore come Alberto Cerruti ed il lucchese Luca Tronchetti, anch’egli socio onorario. A completare l’elenco dei premiati, ultimi solo in ordine di tempo in una serata dove il tempo è stato scandito dalla sapiente regia di Valter Nieri, vero e proprio “deus ex machina” del Premio, due campioni di ciclismo, Ivan Quaranta e Walter Brugna, rispettivamente attuale CT azzurro della nazionale su pista con un passato da velocista su strada (6 i successi per lui al Giro d’Italia) e il Campione del Mondo di mezzofondo su pista nel 1990 in Giappone, lanciato dal grande Ivano Fanini, presente anche lui tra tutti gli ospiti in sala. Hanno chiuso il cerchio dei premiati la giovane promessa del volley Margherita Meoni, livornese di nascita ma con trascorsi nelle file della Nottolini Capannori e con un futuro già assicurato nel campionato di A2 nazionale per difendere i colori della Offanengo Volley di coach Giorgio Bolzoni e uno degli allenatori più vincenti di sempre, sempre nella pallavolo, con un palmares “da paura” tra cui spiccano un titolo mondiale con la Russia in Giappone nel 2006, 4 Coppe dei Campioni, 4 titoli italiani, 3 Coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane, e cioè Giovanni Caprara. Quella che è andata in scena martedì sera all’Hotel Country è stata l’ennesima edizione di un appuntamento che, al suo 26° anno di vita, è ormai entrata di diritto nel novero delle manifestazioni più importanti nel panorama sportivo nazionale. La dimostrazione è il susseguirsi di partecipazioni di personaggi dello sport che hanno fatto la storia nel e del nostro paese, anche a livello internazionale. Il clima di festa e la grande accoglienza che l’organizzazione riserva ai propri ospiti è amplificata e sottolineata dalla grande rilevanza mediatica che questo evento riesce a produrre, a pieno merito. Quindi non ci resta che far partire il conto alla rovescia in attesa di scoprire quali grandi eccellenze dello sport saranno premiate con le Sfingi d’Oro nel 2026.
Foto Ciprian Gheorghita
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In singolare la delusione è stata tanta, perché il pronostico nella partita degli ottavi con la Svitolina sembrava tutto dalla sua parte. Ma la prematura uscita di scena in singolare al Roland Garros non ha certo scoraggiato Jasmine Paolini: la campionessa di Bagni di Lucca, non lo scopriamo certo oggi, ha un carattere da combattente. E martedì pomeriggio, assieme all’amica e compagna di doppio Sara Errani ha conquistato le semifinali proprio nel doppio, dopo aver superato nei quarti la belga Elise Mertens e la russa Veronika Kudermetova col punteggio di 6-2, 6-3.
Per le Azzurre dunque un’altra prestigiosissima semifinale in una specialità che le ha appena viste trionfare al Wta 1000 di Roma, ma anche – e soprattutto - alle Olimpiadi dello scorso anno (proprio a Parigi), dove hanno conquistato il primo oro olimpico nella storia del tennis italiano