Il Partito Comunista lucchese si sfila dalle logiche del ballottaggio prendendo la distanza da entrambe le coalizioni in gara.
"L'appello dell'Anpi che esprime, seppur indirettamente, espressione di voto per Raspini in vista del ballottaggio della prossima domenica e quello ancora più esplicito della CGIL dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, la completa inutilità di liste, associazioni e sigle che seppur definendosi antifasciste finiscono sempre, in un modo o nell'altro, per diventare la stampella del PD, il partito più guerrafondaio, atlantista e classista dell'intero arco italiano" così esordisce il PCI, attaccando con forza lo schieramento di csx.
"Rivolgiamo una domanda ai tutti quei 'chierici di sinistra' che ancora una volta sposano la causa del 'meno peggio' - continuano - a sentir loro: non è forse fascismo aver consegnato la città in mano a fondazione Cassa di Risparmio, Marcucci e compagnia bella?".
"Non è forse fascismo negare qualsiasi forma di partecipazione com'è stato fatto negli ultimi anni dall'amministrazione di centrosinistra? L'antifascismo da parata tipico del Pd e galassie affini mostra solamente scarsità di vedute, proposte e in ultimo, ci viene da pensare, anche una forte paura di perdere la poltrona."
"Sia ben chiaro che il Partito Comunista non appoggia Pardini e la sua coalizione - afferma i comunisti - formata dai partiti tradizionali di centrodestra, che altro non rappresentano se non l'altra faccia di questo sistema malato ma bensì è già al lavoro per costruire un'opposizione seria e ragionata verso chiunque sarà il prossimo sindaco di questa città e che ne siamo certi, non farà gli interessi di lavoratori, disoccupati, partite iva e piccole attività che tutti insieme rappresentano l'anima e il tessuto portante del nostro territorio."
Conclude quindi il PCI: "Mai come ora è fondamentale un percorso che accomuni le realtà che si dichiarano contro il sistema di potere che governa la nostra città, il nostro paese e il mondo occidentale."