Quando non hanno più niente da dire, si aggrappano all'Ideologia e alla Storia. Anche Sinistra con, che dovrebbe imparare un po' di grammatica prima di scrivere e inviare i comunicati, rispolvera non solo l'antifascismo, ma anche la tragedia dei milioni di ebrei uccisi dai nazi-fascisti. Stranamente gli ebrei che interessano a loro sono solo quelli morti, perché quando c'è da difendere Israele sono tutti dalla parte degli arabi. Pubblichiamo questo comunicato solo per dovere di cronaca annotando che accomunare è il verbo giusto e non accumunare come è stato erroneamente titolato il comunicato di Sinistra con:
Come sempre, il sonno della ragione genera mostri. Lucca si farà notare, infatti, nel nostro Paese come una città in cui l’Amministrazione comunale il 27 gennaio non celebrerà in alcun modo Il Giorno della Memoria per le vittime dell’olocausto con appuntamenti propri e per aver fissato per lunedì 30 gennaio un consiglio comunale per ricordare insieme le vittime dell’olocausto e delle foibe.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento nazista di Auschwitz. Da quel giorno, grazie alle testimonianze dei superstiti, il mondo scoprì compiutamente per la prima volta l'orrore del genocidio nazista.
A Lucca si tenta di riscrivere la Storia e, dopo la recente decisione di cancellare la dichiarazione di antifascismo per accedere agli spazi pubblici, adesso la destra al governo della città si intesta una plateale operazione di mistificazione e revisionismo storico, strumentalizzando la tragedia delle foibe e del confine orientale.
A cosa serve accostare strumentalmente olocausto e foibe come fa la destra fascista? E’ chiaro: serve a banalizzare entrambe le vicende e strumentalizzare gli eventi storici al di fuori del contesto in cui questi si inseriscono. Si finisce per sminuire l’unicità della Shoah e assieme per tacere delle responsabilità del fascismo italiano sia nel sostegno ai nazisti nelle stragi e nel rastrellamento degli ebrei, sia degli orribili crimini di cui è stato artefice in Jugoslavia.
La storia bisogna spiegarla bene. E spiegarla tutta. Ma alla destra fascista non interessa evidentemente la verità storica; interessa solo falsificare gli eventi per trovare legittimazione.
Che dicono le componenti liberali e repubblicane che fanno parte del centro-destra lucchese? E’ evidente che nella coalizione c’è un grosso problema che il sindaco Mario Pardini non è in grado di risolvere, nonostante abbia in tutti i modi provato a darsi una connotazione “civica”. Il Sindaco e le forze politiche di maggioranza risultano sempre più legate mani e piedi alle forze fasciste presenti in Consiglio, che ormai senza alcun dubbio determinano l’amministrazione sul piano ideologico.
Contro questa inaccettabile deriva antistorica e pericolosa siamo impegnati a batterci con tutti i cittadini e le forze democratiche e antifasciste.
Se l’amministrazione comunale non ci sarà il 27 gennaio, ci saremo noi, ci sarà la grande maggioranza dei lucchesi a celebrare il Giorno della Memoria. A ricordare i 6 milioni di ebrei massacrati dalla follia del nazifascismo insieme ad altri milioni di persone con disabilità, “omosessuali”, minorati mentali, rom e sinti, oppositori e dissidenti politici e religiosi. A ricordare cos’è stata qui vicino a noi la tragedia di S. Anna di Stazzema. A mostrare all’Italia e al mondo che Lucca non è una Predappio toscana per nostalgici in camicia nera.
Lucca è la città di Don Aldo Mei, dei tanti resistenti di vario orientamento politico e culturale, della rinascita dopo le macerie lasciate dal fascismo grazie alle forze democratiche, ai sindacati e alle categorie economiche che si sono impegnate per risollevare la nostra città.
Lucca non merita questa vergogna.