Ma come si fa a non vendersi l'anima quando sei tu che vorresti comprarmela? Ecco, ci tornava in mente proprio questo meraviglioso refrain di una delle più belle canzoni di Gino Paoli - Come si fa - mentre pensavamo a quello che sta accadendo da qualche giorno sulla scena politica lucchese. Già, poiché qualcuno, presumibilmente e alla luce degli ultimi episodi, si sarà anche domandato, ma perché il Grandi non si fa mai gli affari suoi?, la risposta c'è parafrasando la canzone di Paoli: Ma come si fa a non metterli alla berlina viste le boiate che fanno, dicono e scrivono... Provate a dare una occhiata: il centrodestra una ne pensa e dieci, di cazzate, ne fa: dagli autovelox della ex giunta ad un'ordinanza anti-bivacco che ha prodotto, inevitabilmente, solo qualche contravvenzione e nulla più, ma era prevedibile alla nomina di Sistema Ambiente. A questo punto il centrosinistra deve aver pensato di dover fare altrettanto o quasi: ed ecco il comunicato del centrosinistra di Francesco Raspini dove quest'ultimo cade in buca e invece di un granchio prende una granseola gigante scambiando, cioè, una lite per una rissa per di più violenta. E hanno fatto bene i militari di Cortile degli Svizzeri, memori dell'ultima volta in piazza Napoleone quando, per un errore analogo, si scomodarono perfino dal ministero a Roma, a specificare e a chiedere di non scrivere rissa perché non c'è stata ieri sera in piazza San Michele alcuna rissa. E allora caro Raspini non sarà il caso di sospendere questa strumentalizzazione spinta e inutile di un provvedimento che, semplicemente, non serve a una sega? Purtroppo ad alcuni e a sinistra ce ne sono molti, non basta vincere, vogliono stravincere e, allora, ecco che rimediano figure barbine.
Quando assistiamo a certe figure, quando vediamo e pubblichiamo fotografie di inaugurazioni dove politici e politicanti fanno a gara per piazzarsi davanti all'obiettivo per far vedere che loro c'erano e che ci saranno anche alle prossime elezioni, ci vengono in mente Alberto Sordi e Totò, due straordinari esempi di italiani che sapevano e conoscevano questo popolo levantino dal quale, salvo sparute minoranze eroiche, c'è ben poco da aspettarsi.
Sono trenta anni che bazzichiamo le latitudini della mediocrità al punto che, alla fine, ne siamo stati sommersi anche noi, ma, almeno, proviamo ogni giorno ad elevarci un minimo al di sopra per non affogare-annaspare-soffocare nei miasmi di una realtà che fa a cazzotti con il buonsenso e la ragione.
Lo abbiamo ripetutamente scritto: le famiglie dell'alta borghesia industriale del nord Italia, quando alta borghesia aveva un significato, ma, soprattutto, un senso, erano solite spedire nella capitale a fare politica i figli meno dotati per non dire peggio. Avevano torto? Assolutamente no. E non temete, che anche se cambia il governo, gli imbecilli e i mediocri sono sempre in prima fila per partecipare all'assalto alla diligenza. Oggi a te, domani a me, importante è che a qualcuno tocchi.
In fondo, dovremmo anche ringraziare chi ci fornisce materiale quotidiano per sfogare la nostra consapevolezza. A proposito, ma per quale motivo Francesco Raspini e tutta la sinistra oltre, ovviamente, ai quotidiani locali, non hanno detto una parola sulla nomina a Sistema Ambiente? Eppure ci sarebbe stato materiale per contestare o, quantomeno, irridere. Invece uno strano silenzio ha sormontato le grandi menti verniciate di rosso come se fosse arrivato dall'alto l'ordine di non commentare pubblicamente. E bene ha fatto Difendere Lucca a far vedere che, nonostante accordi di giunta, scemi non sono. Eppure il sindaco ha ripetutamente dichiarato che non c'era alcun malumore nella maggioranza per la vicenda Martinelli-Bianchi-Fratelli d'Italia e anche gli Zucconi e i Fantozzi che ci inviano un comunicato al giorno, si sono ben guardati dall'aprire bocca.
Niente di nuovo sotto il sole avrebbe detto, generalizzando, il nostro vecchio professore e filosofo originario di Montecchio Maggiore provincia di Vicenza Silvio Ceccato. E aveva ragione.