Non passa giorno o quasi che la neosinistra lucchese dell'era Schlein non bacchetti il sindaco Mario Pardini per un motivo o per l'altro. Del resto, la mediocrità in cui si muove e la tristezza che per dieci anni ha seminato a Lucca, le impongono, comunque, di aprire la bocca e dare fiato a non si sa bene cosa. Oggi è stata la volta dell'ennesima cambiale che, secondo i geni della stirpe verniciata di rosa-fucsia, il primo cittadino avrebbe firmato con coloro i quali, in un modo o nell'altro, lo avrebbero sostenuto alle elezioni di un anno fa. Questa volta è toccato ad Andrea Colombini e al suo festival Puccini e la sua Lucca che hanno beneficiato della somma di 20 mila euro quale contributo a fondo perduto. Per l'opposizione in consiglio comunale si tratterebbe di una sorta di compenso per aver appoggiato al ballottaggio l'attuale maggioranza di centrodestra. Ora, che l'amministrazione comunale decida di dare una somma piuttosto consistente ad Andrea Colombini per l'attività che conduce da decenni, non ci sorprende più di tanto dal momento che quelli che adesso starnazzano, fino a quando erano a palazzo dei Bradipi hanno dato soldi ad altre iniziative sulle quali sarebbe bene stendere un velo peloso. Cambiale? Perché?, come andrebbero chiamate le esitazioni nel procedere nei confronti del campo zingari di via delle Tagliate e di via della Scogliera durante la giunta del sindaco Alessandro Tambellini il quale, con tanto di bandiera Rom, si fece immortalare sulle scale del palazzo comunale appena vinto contro Remo Santini per la misera somma di 340 voti o poco più? La verità è che parlare di cambiali è inesatto dal momento che, per chi ha un minimo di cultura economica e bancaria - cosa che a sinistra nemmeno sanno dove stia - le tratte o pagherò che dir si voglia sono titoli esecutivi che, in caso di mancato pagamento, danno il via ad azioni immediate di recupero crediti.
Dubitiamo che i soldi dati a Colombini siano il corrispettivo di una cambiale poiché non ci risulta alcun obbligo da parte del sindaco verso il noto influencer che definire no-vax sarebbe riduttivo. E' probabile e anche più semplice, che la somma elargita dal comune rientri in quelle disposizioni che spettano a chi governa la città e non ci pare che a sinistra siano stati sempre così attenti a quello che veniva dato quando erano loro a comandare.
Che Colombini avesse sulle scatole il sindaco Tambellini era cosa nota a tutti e viceversa. Quello che ha fatto la giunta dei diritti civili con i quali si sciacqua la bocca dopo averla aperta ogni volta, nei confronti di Colombini è da vergogna e forse non tutti se lo ricordano. Noi, al contrario, eccome se ce lo rammentiamo. L'orgasmo che abbiamo provato non appena Mario Pardini è risultato vincitore della competizione elettorale non ci ha impedito di sparare a destra quando si è reso necessario con i risultati che tutti hanno visto: la Gazzetta di Lucca è il solo giornale che fa opinione e che prende a pesci in faccia chi se lo merita.
Andrea Colombini, al di là dei suoi eccessi, è stato, letteralmente, massacrato per aver difeso il diritto di ogni individuo di poter decidere cosa fare della propria vita di fronte a un potere costituito che, con vaccini e lockdown, ha decretato la morte civile, economica e, adesso, anche probabilmente, naturale, di migliaia di esseri umani. Alle nostre latitudini. In questa campagna a chi fosse più realista del re tutte le forze politiche, con in testa 5 Palle e Pd, hanno fatto a gara a sparare sui poveri malcapitati come noi che da sempre abbiamo usato il cervello non votandolo all'ammasso.
Adesso che il Covid non c'è più, con la disperazione di tanti e i cervelli bruciati di moltissimi che ancora vanno in giro con le mascherine per strada o anche al chiuso, è facile essere buoni e anche Mario Pardini, evidentemente, può dimostrarsi generoso a sufficienza. E' probabile che, qualora un qualsiasi Covid dovesse ripresentarsi, anche lui, da buon vecchio democristiano, diventerebbe il più feroce tra i guardiani del faro. Ma, al momento, non ci sono emergenze sanitarie e l'unica emergenza che vediamo, è quella della sinistra lucchese a cui si accendono sistematicamente gli special nemmeno si trattasse di uno di quei vecchi flipper ormai divenuti vintage.
Il più pulito c'ha la rogna, diceva un proverbio riferito alla classe politica. Che sottoscriviamo in toto. Farebbe bene, quindi, la sinistra lucchese, a tenere memoria di quello che ha fatto invece di andare a rompere i coglioni a quelli che governano da appena un anno. Non ne ha né la faccia, né le physique du role. Questi ultimi, a pensarci bene, li abbiamo solamente noi.