Anno XI 
Venerdì 2 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
Il Porcari spazza via Pescia con un secco 3 a 0 e si avvicina ai play-off

Il Porcari spazza via Pescia con un secco 3 a 0 e si avvicina ai play-off

In un Palacavanis stracolmo di spettatori, molti dei quali giunti dalla confinante Pescia, il Porcari domina la sfida dell' anno, la più attesa ed anche la più importante in chiave play-off in un girone dominato da Livorno

Sono giorni, ma anche settimane, mesi e anni che va avanti ogni la storia della revoca o cancellazione di qualche cosa. Se Laura Boldrini, all'estremo, avrebbe visto di buon grado l'abbattimento dell'obelisco mussoliniano al Foro Italico, molti altri politicanti, pseudointellettuali, giornalisti, docenti universitari assunti chissà come chissà perché, si sono dati da fare per rimuovere ogni traccia di fascismo ovunque si trovasse. Il tutto nella convinzione che, così facendo, avrebbero in qualche modo partecipato anche loro a quel sogno mai vissuto, ma sempre agognato denominato Resistenza. Per questa gente, abbattere una statua, un simbolo, strappare un documento, cancellare una firma o revocare una onorificenza hanno il medesimo effetto che le stesse azioni ebbero dopo il 25 luglio 1943 o il 25 aprile 1945. In realtà ci sono enormi differenze che solo gli sciocchi e i ciechi volutamente tali non vogliono vedere. In questi ultimi giorni anche in Media Valle e in Garfagnana, a cominciare dal comune più grande, Castelnuovo di Garfagnana, i consiglieri comunali di tutte le forze politiche si sono impegnati a rimuovere quella cittadinanza onoraria che, all'epoca, Benito Mussolini riscosse in tutta Italia. C'è un solo consigliere comunale, di Bagni di Lucca, con la testa sulle spalle e che, questa testa, usa per farci quel che vuole, che ha scelto di non votare la mozione di cancellazione della cittadinanza onoraria al duce. A noi sembra una decisione non soltanto legittima, ma senza alcuna connotazione politica e ispirata, soprattutto, dal buonsenso. Negli anni del fascismo, in particolare negli anni tra il 1925 e il 1936, i cosiddetti anni del consenso come li ha definiti Renzo De Felice, Mussolini aveva conquistato l'anima e anche il cuore di milioni di italiani e le accoglienze stratosferiche che vediamo nei filmati Luce, non sono inventati o il frutto di chissà quale artifizio, bensì, il più delle volte, l'esercizio di una entusiastica partecipazione emotiva ad un evento collettivo...

Si avvia verso la sua conclusione l’epocale intervento di restauro del Volto Santo – promosso dall'Ente Chiesa Cattedrale di San Martino, sostenuto dalla Fondazione Cassa di…

Si è tenuto ieri, 30 aprile, alle ore 20:30, presso il prestigioso Teatro del Giglio di Lucca, un evento di grande rilievo culturale e sociale: il Rotary Club Lucca Giacomo Puccini ha organizzato un concerto che ha avuto come protagonista il celebre baritono Giuseppe Altomare, accompagnato al pianoforte dal Maestro Stefano Teani

Catelli - 520

Al via la mostra dedicata alle innovazioni "verdi" portate in città e nel territorio da Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Lucca fino al 27 luglio all'Orto botanico di Lucca, con un calendario di incontri ed eventi di approfondimento

Si comincia a delineare il futuro logistico e didattico del polo scolastico "Fermi-Giorgi" e, in particolare dell'istituto professionale Giorgi che è operativo su varie sedi. In questi giorni si è tenuto un incontro a Palazzo Ducale tra il presidente della Provincia Marcello Pieruccicoi tecnici provinciali, insieme con la dirigente scolastica Donata De Cristofaroaccompagnata nell'occasione dal vicario Matteo Munafò, dall' Animatore digitale, Paolo Masini,dal responsabile della…

A seguito del dibattito sollevato da Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara sul futuro della sede di Lucca della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest, l'associazione di Palazzo Sani intende ritornare sull'argomento con alcune ulteriori considerazioni. "Abbiamo letto con interesse – si legge in una nota – le valutazioni espresse dalle altre associazioni di categoria…

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Quasi 9mila presenze registrate nei centri di accoglienza turistica in una settimana. Anche per il ponte del 1 maggio previsti grandi numeri

Li chiamavano Norcini perché provenivano in gran parte dalle zone della Valnerina umbra, Norcia e Cascia, e godevano di qualche fama perché erano i più esperti nell’uccisione, macellazione e lavorazione delle carni del maiale

È recente e oggetto di fiera diatriba l’ultima serie di norme volute dal Ministro dell’Istruzione Valditara, che rappresenterebbero la fine della libertà, o comunque un passo avanti verso il totalitarismo. Vediamolo, questo passo nel baratro del fascismo

Sono terminati gli interventi selvicolturali finalizzati alla prevenzione da rischio di incendio in località Pian della Fioba, nel comune di Massa. Le opere sono state finanziate nell'ambito del Regolamento UE n.1305/2013 – Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, specificamente attraverso la Misura 8.3 denominata “Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità…

Nel consiglio comunale di martedì 29 marzo, l'assessore al patrimonio Moreno Bruni ha ribadito l'intenzione di chiudere la Biblioteca Popolare di San Concordio senza spiegazioni credibili. A dirlo sono i gruppi consiliari PD, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi. "Con una risposta incomprensibile a una raccomandazione dell'opposizione - spiegano…

Sabato 3 maggio, dalle ore 16:00 alle 18:30 in via Beccheria, Gioventù Nazionale sarà presente con un gazebo per sostenere la petizione "Sbarazziamoci della cultura maranza", lanciata su tutto il territorio italiano dal movimento giovanile di Fratelli d'Italia

Si è disputato nella giornata di domenica 27 aprile 2025 il quarto memorial Alessandro Natali, trofeo natatorio riservato agli atleti master, ormai un classico appuntamento di altro livello che si svolge alla piscina ITIS fermi nella primavera lucchese

L'artista lucchese pronto a partire per Milwaukee. La nuova Harley Davidson S-M parte per Milwaukee il 7 luglio da Lucca. E dedica questa opera alla sua musa ispiratrice , una donna straordinaria e un sentimento che lo lega a lei da tutta la vita. Lucca– La nuova Harley-Davidson parla italiano e sembra uscita da un…

Tanti gli ospiti all’insegna del divertimento: da Rocco Papaleo, agli autori di Lercio.it, dall’attrice Katia Beni al cantante umorista Max Paiella, fino alla giovane Graziana Allegra

Gaetano Ceccarelli, 66 anni, pensionato Asl, attualmente capogruppo in consiglio comunale della lista ‘Giordano Del Chiaro Sindaco-Capannori 2034’, entra a far parte della giunta Del Chiaro. Il sindaco Giordano Del Chiaro ha nominato il nuovo assessore dopo le dimissioni per motivi personali dell’assessore Serena Frediani. A Gaetano Ceccarelli sono…

Prosegue al Teatro “I. Nieri” di Ponte a Moriano il Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano: domenica 4 maggio (ore 21) sarà la Toscana la regione protagonista del terzo appuntamento della rassegna teatrale che, da aprile a novembre, porta sul palcoscenico del Nieri sedici compagnie teatrali amatoriali provenienti da altrettante regioni italiane vincitrici delle selezioni F.I.T.A. svoltesi nel 2024

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento inviatoci da una volontaria che, quotidianamente, assiste i gatti a Lucca nella struttura ad hoc e che vuole manifestare il proprio pensiero in merito all'ultimo annuncio della giunta sulla nascita del 'gattile'

Giovanni Martini, 49 anni, due figli, titolare di uno dei locali più conosciuti e frequentati nel centro storico, presidente della commissione Città di Lucca e membro della giunta provinciale di Confcommercio.

Martini, lei è titolare di un pubblico esercizio e, se si va avanti di questo passo, riaprirà, probabilmente, dopo il 15 maggio. Come mai non è per niente incazzato?

Voglio fare una premessa. Noi, i commercianti di Lucca, non solo del centro storico, ma anche quelli fuori, siamo stati, per senso civico e responsabilità, i primi a chiudere le proprie attività anche prima che venisse applicata la quarantena e, quindi, ai primi di marzo eravamo già con le saracinesche abbassate. Perché dico questo? Perché non vorrei si pensasse che siamo persone senza scrupoli, che pensiamo solo al cassetto e a lavorare per incassare.

Ci perdoni, ma che cosa c'è di male nel lavorare e incassare?

Non c'è niente di male, però, di fronte all'inizio dell'epidemia, a noi sembrò una cosa giusta chiudere e tapparsi in casa anche perché ci avevano detto che questa cosa sarebbe passata in due settimane. Anticipando i tempi e, ripeto con grande senso civico, ci siamo detti che prima si chiude e prima si riapre. Così, abbiamo pensato, con qualche giorno di anticipo evitiamo che i nostri dipendenti, i nostri clienti e le nostre famiglie possano, magari, essere contagiati. Tornando alla prima domanda, le dirò che adesso sono molto incazzato perché a distanza di 40 giorni e dopo i sacrifici che abbiamo fatto e stiamo facendo, non si vede una luce.

Cosa vuol dire non si vede una luce?

Non si vede una luce perché i provvedimenti adottati fino ad oggi sono scandalosi e inadeguati alla situazione attuale. Sono 40 giorni che siamo chiusi, ad oggi l'elemosina di 600 euro a qualcuno è arrivata e a qualcuno ancora no e secondo i benpensanti e i geni di questo Governo, con questi soldi noi dovremmo pagare l'affitto, l'energia elettrica, il gas e l'acqua. Inoltre ci sono gli assegni che arrivano da parte dei fornitori che sono messi come noi. Poi ci sono le scadenze da pagare messe in programma con la speranza che a Pasqua uno avrebbe potuto saldarle. Invece, abbiamo visto come è andata a finire. Ci vogliamo mettere anche qualcosa da mangiare e anche le bollette doppie visto che abbiamo anche una casa dove viviamo? E chi ha il mutuo da pagare come fa? Secondo lei con 600 euro cosa ci facciamo?

Martini, ma la gente pensa e crede che voi commercianti vi siete sicuramente messi da parte un bel gruzzoletto visto che, secondo vox populi, guadagnate parecchio in genere.

Sicuramente questa roba qui appartiene alla generazione che non c'è più da molto tempo. La realtà di oggi è ben diversa e quelli che hanno un minimo di intelligenza dovrebbero saperlo. Sono almeno 15 anni che le cose vanno ben diversamente e in peggio. La realtà di oggi è che noi commercianti lottiamo contro tutto e tutti per cercare di mantenere aperta l'azienda mese dopo mese. Anche prima della pandemia le cose non andavano bene. I nostri comunicati stampa pubblicati dai giornali lo hanno detto più volte. Chi sostiene che abbiamo da parte chissà quale tesoretto o non ci conosce oppure dice cazzate.

A proposito di cazzate... lei è conosciuto per essere una persona schietta e senza peli sulla lingua, che più volte si è messa di traverso alle decisioni assunte dall'amministrazione comunale in materia di commercio. Non pensa che la giunta Tambellini, in materia di aiuti ai commercianti in questo difficile momento, abbia fatto poco o nulla?

Non è che lo penso, è la verità. Al momento non è stato fatto nulla anche se devo dire che alle nostre richieste che arrivano continuamente all'amministrazione comunale, ci è stato risposto che stanno preparando una fase 2 in base a quello che il Governo darà ai comuni e che questi potranno utilizzare per aiutare il commercio. Così mi risulta, ma di concreto, al momento, c'è solo quello che è uscito settimane fa e non è assolutamente sufficiente, anzi, è meno di zero.

Il direttore di Confcommercio ha chiesto la cancellazione dei tributi per il 2020, una richiesta plausibile e manifestamente logica: se non si lavora, come si fa a pagare le tasse e le imposte? Però, sono sempre le solite parole a fronte delle quali non arrivano mai risposte concrete da parte della giunta. Non crede che sarebbe l'ora di passare ai fatti? Insomma Martini, ci vogliamo dare una mossa?

Dottor Grandi le vorrei ricordare che siamo costretti a restare in casa e che qualunque movimento che non sia tra quelli autorizzati ci porterebbe conseguenze pesanti. Detto questo, aggiungo che questo non mi preoccupa nemmeno più di tanto nel senso che c'è in ballo la nostra vita, ci sono le nostre famiglie che hanno bisogno di sopravvivere e, quindi, non mi spaventano le conseguenze di una eventuale protesta accesa. La realtà, però, è che non siamo stati fermi. Abbiamo avuto modo di consultarci con i vertici federali di Confcommercio e abbiamo buttato giù delle richieste che ci auguriamo vengano prese in considerazione. Qualora dovessero, però, abbandonarci e lasciarci morire così, il passo successivo sarebbe quello della protesta e posso garantire che abbiamo preso in esame già alcune ipotesi che, indubbiamente, sono molto significative, ma, del resto, glielo ripeto, questo non è un gioco e stiamo combattendo per la nostra vita e quella delle future generazioni.

L'anno scorso avevate il Summer Festival, prima la pasqua e la pasquetta, poi il 25 aprile e il primo maggio. Aggiungiamoci anche Lucca Effetto Cinema e il turismo quotidiano che a Lucca, fortunatamente, non manca quasi mai. Quest'anno, invece, è crollato tutto. Come sta vivendo lei, emotivamente, questo disastro?

Le rivelo che a differenza degli altri problemi che quotidianamente affrontiamo - problematiche di lavoro ormai di routine - questa è molto più angosciante perché non ha termini di paragone e non ci sono soluzioni all'orizzonte. Faccio un esempio stupido, per un terremoto abbiamo dei precedenti cui fare riferimento. E la volta dopo si cerca di migliorare la reattività. Questa non ha precedenti e di conseguenza spaventa di più perché si vive nell'incertezza senza sapere se tutto tornerà ancora come prima. Questo, sicuramente, vale per tutti, ma noi abbiamo un pensiero in più perché siamo lavoratori autonomi cioè viviamo di un lavoro fatto di consumi. Per noi è ancora peggio e saremo gli ultimi a ripartire. Ci sono molte categorie che sono ripartite e sono attive, alcune non si sono nemmeno mai fermate, noi invece dobbiamo reinventarci tutto da capo.

Sia sincero Martini: ha paura?

Certo, tantissima.

Del Coronavirus?

Fino a qualche giorno fa sì, ora ho paura del post Coronavirus. Fino a qualche giorno fa pensavo esclusivamente alla salute mia e dei miei cari, ma adesso mi sto rendendo conto che saremo in pericolo anche dopo e che questo pericolo è altrettanto grave.

Non crede che se un Governo obbliga la gente a stare a casa e a non poter lavorare per vivere, dovrebbe garantirgli la sopravvivenza?

Certo, è questa la questione che stiamo affrontando con i vertici della nostra categoria. O ci mettete in condizioni di lavorare dignitosamente per mangiare o se ci fate stare a casa dovete garantirci la sopravvivenza. E non con 600 euro al mese che non bastano nemmeno per fare la spesa. Noi non vogliamo essere mantenuti, questo deve essere chiaro. Noi vogliamo soltanto essere messi nella condizione di poter lavorare per vivere. E certamente le ultime disposizioni, non solo governative, ma anche regionali, sulle aperture di alcune attività piuttosto che altre, non servono a nulla. Le nostre attività hanno dei dipendenti che lavorano con noi da anni e che, ormai, fanno parte della famiglia. Pensi lei al dolore di doverli, eventualmente, mandare via perché non possiamo lavorare come prima. Sarebbe una tragedia nella tragedia. Noi abbiamo un indotto troppo grande per poterci permettere di abbandonarlo. Poi, le dico sinceramente una cosa. Possibile che siamo stati i primi in Europa a prendere provvedimenti drastici come il lockdown e ora finirà che saremo gli ultimi a riaprire con altri paesi che, invece, stanno già ripartendo? E abbiamo più morti e contagiati degli altri. Qualcosa non quadra. 


Lei in questi giorni, immaginiamo, sentirà molti colleghi.

Tantissimi.

Cosa le dicono?

Quello che le ho elencato fino ad ora. Questo è l'umore di tutti ed è per questo che, rispetto ad altre volte, c'è e ci sarà una forte unità, perché questo è un male più grosso di noi e ci fa nascere dei dubbi più grandi noi e che riguardano la nostra stessa sopravvivenza.

Ci sono già situazioni di emergenza economica che lei sappia?

Certo che ci sono.

Intendiamo gente che non ha più soldi né risparmi.

Certo. Si fanno aiutare dai parenti, da chi è pensionato, dalle persone che hanno vicino e che, magari, hanno stipendi fissi.

Siamo tutti, adesso, sotto anestesia Coronavirus, ma quando ritorneremo a respirare sarà, a nostro avviso, molto peggio di prima e di adesso. Sarà una tragedia immensa. Lei è consapevole di tutto ciò ossia del fatto che niente sarà più come prima per chissà quanto tempo?

Certo che lo so e lo sappiamo. Io, fino a poco tempo fa, ho sempre detto ai miei colleghi: 'Ora pensiamo a rimanere vivi perché da morti non si può fare nulla'. Adesso dico di prepararsi, perché finito tutto questo, inizierà la nostra vera battaglia, quella della fase 2 o fase tre chiamatela come vi pare, quella per riportare le cose come erano prima.

Ultima domanda. Nei giorni scorsi il comitato vivere il centro storico e un cittadino residente in Corso Garibaldi hanno presentato due esposti in comune contro quei gestori di esercizi pubblici che hanno lasciato sedie e tavoli sulla strada senza toglierli adducendo motivi di pericolo per il contagio. Secondo noi si tratta di stronzate. Secondo lei?

Secondo me tanto sciacallaggio. La cosa positiva è che la maggior parte dei residenti ha preso le distanze da tutto ciò perché sono nostri clienti e persone molto comprensive. Con questi esposti i firmatari, che dicono di rappresentare molti cittadini e, invece, non è assolutamente vero, si sono isolati. Questa è l'unica cosa positiva.







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