Anno XI 
Giovedì 8 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
claudio
claudio5

Scritto da marco treggi
presidente camera penale
07 Maggio 2025

Visite: 237

Anche i penalisti lucchesi hanno aderito ai tre giorni di astensione nazionale dalle udienze per il 5, 6 e 7 maggio proclamata dall’UCPI. A Firenze, con la partecipazione di esponenti della politica e dell’accademia, si è tenuta una tavola rotonda sui contenuti del DL sicurezza, organizzata dal Coordinamento Toscano delle Camere Penali, in cui sono state evidenziare le ricadute della novella sul sistema carcerario. Domani a Roma si terrà una pubblica manifestazione nazionale alla quale parteciperanno i rappresentanti dell’avvocatura, dell’accademia.

Abbiamo criticato lo strumento della decretazione di urgenza che mal si concilia la materia del diritto penale perché sottrae al Parlamento il dibattito sull’opportunità della criminalizzazione dei comportamenti, la creazione di nuove fattispecie di reato invece d’introdurre misure di sostegno alle scuole e alle famiglie, o controlli amministrativi pur penetranti, restando, cioè, al di fuori di un ottica di mera repressione penale che, senza determinare alcun reale incremento della sicurezza, aggrava il fenomeno del sovraffollamento carcerario, peggiora le condizioni di vita dei detenuti con conseguente impossibilità di ogni proficuo trattamento e conseguente aumento del rischio di recidiva.

Nascono reati quali l’occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (art. 634-bis c.p.), punito con una sanzione che può giungere fino a 7 anni di reclusione, o di “rivolta” in carcere (art. 415-bis c.p.) e nei centri di trattenimento per migranti (art. 14, co. 7.1 del T.U. immigrazione), con cui si punisce anche la mera resistenza passiva.

Si puniscono le Proteste su strada e i blocchi ferroviari e nel contempo il decreto trasforma in reato (prima era solo un illecito amministrativo) l’impedimento alla libera circolazione su strada o ferrovia.

Sono state introdotte pene più severe per chi partecipa a rivolte nei centri di trattenimento per migranti, CPR, con reclusione fino a 18 anni.

Si tratta di temi sui quali la Camera Penale di Lucca da sempre è in prima fila e impegnata a promuovere il giusto processo, i canoni del diritto penale liberale e la promozione di azioni tese a migliorare il sistema carcerario e il sistema delle misure alternative alla detenzione.

Pochi mesi fa la CP di Lucca ha organizzato una visita al carcere di Lucca assieme agli ordini professionali della provincia, i quali tutti si sono resi conto delle condizioni della vita carceraria, nonostante che il nostro carcere sia un’eccezione in positivo, e della necessità di incentivare e promuovere forme di pena alternativa e di inserimento nella società al fine di evitare fenomeni di recidiva.

Nei prossimi giorni sarà ripetuta l’esperienza del processo simulato che coinvolge le scuole superiori con il progetto MIM - Unione Camere Penali Italiane, con il Provveditorato: Ufficio scolastico territoriale della Provincia di Lucca, davanti a giudici del Tribunale di Lucca, a Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Lucca e all’Ordine degli Avvocati di Lucca, i quali da anni si rendono disponibili a questo bell’intervento educativo che ne andiamo molto orgogliosi, al termine di ogni anno scolastico durante il quale gli avvocati dell’osservatorio MIM della Camera penale di Lucca si recano presso le scuole superiori della provincia per trattare i temi del processo penale con gli studenti, con prove pratiche molto coinvolgenti.

Il progetto consiste in un primo modulo che vede protagoniste per le scuole superiori le classi quarte che verranno sorteggiate per partecipare al processo simulato; secondo modulo che vede protagoniste le classi quinte che sono state sorteggiate per la visita al Carcere di Lucca, con la collaborazione dell’amministrazione penitenziaria. Per le scuole medie il progetto pilota per le classi terze che dal prossimo anno verrà esteso a tutto il territorio

Le scuole che vincono le selezioni partecipano al processo simulato finale dove ogni anno di trattano i temi che più riguardano i problemi dei ragazzi. Dal bullismo, rapine, ai reati che possono essere perpetrati con l’utilizzo dei telefoni cellulari, alla droga, allo stalking e al maltrattamento.

Gli studenti prendono il posto degli avvocati difensori e della parte civile e del pubblico ministero, indossando la toga e assistiti dai tutor ovvero da avvocati e Pubblici Ministeri con testimoni, polizia giudiziaria, parti offese e imputati, tutti impersonificati dagli avvocati della Camera Penale di Lucca che svolgono il ruolo di simpatici attori e tutti di fronte ad un collegio di tre giudici del Tribunale di Lucca.

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