Anno XI 
Domenica 4 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
claudio
claudio5

Scritto da Redazione
Cronaca
14 Maggio 2023

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Oggi è un giorno importante perché è la festa della mamma: nonostante la teoria Gender e la politica targata Elly Schlein e non solo vogliano attribuire la medesima importanza ad altri soggetti, per le Gazzette, per noi, per tutti coloro che amano il mondo così come è sempre stato, la mamma è e resta una sola con caratteri e peculiarità ben definiti. A lei è dedicata questa straordinaria lettera inviataci da un cittadino che ha voluto rimanere anonimo:

"Ci sono cose dove l'occhio femminile è più acuto di quello maschile" (Lessing). Un proverbio orientale afferma che "Gli uomini si innamorano con gli occhi, le donne con le orecchie" e in questo rivelano più intelligenza (se gli occhi si fermano alla pelle, alla superficie della persona, alla sua apparenza più o meno attraente, gli orecchi colgono i ragionamenti, i pensieri e quindi le qualità della mente e dell'anima).

La frase di Lessing è un po' l'esaltazione di ciò che Giovanni Paolo II ha chiamato "il genio femminile", che è una maggiore capacità intuitiva. L'occhio in questione sarebbe, quindi, quello dell'anima che sa perforare la superficie e penetrare in profondità, scoprendo anche il recondito, il segreto ultimo delle cose e delle persone.

È, questo, un dono prezioso che anche noi maschi dovremmo sforzarci di acquisire con più introspezione e sensibilità, arricchendo di qualche diottria la nostra vista interiore. Il ruolo della donna, anzi della madre, è sottolineato da questo proverbio burkinabè: "Educa il padre e avrai formato una persona; educa la madre e avrai educato tutta la famiglia". Sulla educazione dei figli da parte della madre, una frase di Gabriel Marquez: "A un bambino regalerei le ali, ma lascerei che imparasse da solo a volare".

Ora, la mamma sa che bisogna offrire al bambino non solo cibo, vestiti, cure esterne; sa che è indispensabile far crescere in lui il respiro della vita, aprirlo ai sogni, alla bellezza, all'infinito, all'amore. Sono queste le ali che devono sollevare la sua esistenza dal basso orizzonte fisiologico. Ma, dopo avere insegnato al bambino le modalità del volo, bisogna che egli stesso s'impegni, con le sue energie, la sua libertà, la sua coscienza, a crescere e a volare lungo le rotte della vita. Non lo si deve tenere sempre in braccio rendendolo inerte, anche se non bisogna abbandonarlo nella solitudine. Una usanza tuareg: la madre, quando deve staccare da sé il figlio perché cresca, tinge il seno di nero, così che il bimbo non vi si attacchi. Il piccolo crede che la madre lo rifiuti e, invece, quel momento è il segno più alto dell'amore vero, perchè inizia a trasformare un cucciolo in un uomo. Auguri a tutte le mamme!

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