Ve lo ricordate? Noi si, eccome e anche con grande affetto. Il tempo stempera gli animi e restituisce le persone e i sentimenti nella loro umana dimensione. Fouzi Hadj, per noi un amico sincero, ex presidente della Lucchese prima di incappare nel suo fallimento. Un uomo che venne a Lucca per investire nel calcio e che nel calcio, effettivamente, ha investito parecchio e avrebbe continuato ad investire se non fosse stato per una inchiesta giudiziaria che finì per condurlo in rovina e, soprattutto, gli aprì le porte del carcere.
Sono passati molti anni e che anni, da quando, era il 2004, questo bisiness sirio-armeno sbarcò insieme a Franco Scoglio a queste latitudini calcistiche. La Lucchese del dopo Maestrelli-Grassi era diventata una sorta di espressione geografica e niente più e lui si incaricò di rilanciarla con grandi ambizioni. Furono tre anni di soddisfazioni che si conclusero con una profonda amarezza che ancora oggi, nel ricordarla, fa male al cuore di quest'uomo che, oggi, si trova con la moglie in Ucraina, per la precisione nella capitale Kiev da cui ci ha inviato un breve video https://youtu.be/ZdxsCv7MdAY che pubblichiamo e che ha ripreso dalla sua abitazione.
Siamo riusciti a metterci in contatto con lui attraverso un comune amico che ci ha fornito il suo nuemro di telefono. Non lo sentivamo da anni e da tempi senza dubbio migliori di questi. E' un piacere sapere che, in un mondo al di là del mondo, c'è qualcuno che ricordiamo con simpatia e, perché no?, anche con grande amicizia. Grazie alla sua Lucchese abbiamo girato in lungo e in largo l'Italia e, in particolare, quella del sud, conoscendo, assaporando, viaggiando, curiosando e scrivendo di una squadra che ovunque andava riscuoteva, anche se sconfitta, apprezzamento e calore. Le dirette post partita dalle trasferte trasmesse da Noi Tv erano seguitissime e la trasmissione Curva Ovest dell'epoca un appuntamento irrinunciabile per i tifosi rossoneri.
C'era, all'epoca, anche Andrea Palmeri, adesso nel Donbass e chissà se l'uno sa dell'altro. Palmeri era l'indiscusso capo dei Bulldog, la frangia più rumorosa e violenta della curva rossonera. Fouzi Hadj aveva messo Kutufà e Bubbi a cercare di calmare gli animi, ma era inevitabile che questi si scaldassero e, la domenica, emergesse dalla folla qualche coro di insulti all'indirizzo dei giornalisti pezzi di merda.
In questi giorni di guerra, Fouzi Hadj se ne è stato rinchiuso in casa. Sua moglie è ucraina. La sua casa dista circa 500 metri dall'ambasciata italiana: "Purtroppo c'è la guerra. Questa brava gente sta subendo sofferenze indibili per non aver fatto niente. Intendiamoci, parlo dei cittadini. Il governo, a mio avviso, ha fatto un gioco più grande di sé. La città è circondata o quasi. I russi colpiscono solo le strutture militari e non i civili".
Guerra o non guerra, Lucca è sempre nel suo cuore nonostante il dolore che ancora gli procura ricordare quel tempo. Gli portiamo i saluti di Giuliano Pacini della Buca di S. Antonio, il suo ristorante preferito: "Salutamelo tanto, è un grande amico e devo ammettere che ci mancano i suoi piatti. Spero che le cose si calmino, poi un giorno devi venire con Maurizio (Silva ndr) e sarai ospite mio. Ti vedo con piacere".
WhatsApp funziona egregiamente. "A parte la disavventura della Lucchese, ho ottimi ricordi e ho molti amici a Lucca a cominciare da te, Maurizio, Silvio (Giusti ndr), Florenzo (Storelli ndr), Giu(g)liano (Pacini ndr)".
Nei prossimi giorni proveremo a telefonargli e a farci raccontare cosa sta accadendo da quelle parti anche se la città è molto grande e la guerra non tocca, fortunatamente, tutti i quartieri. Nell'attesa abbi cura di te caro Fausto e pensa che qualcuno, e non sono pochi, quaggiù ancora ti vuole bene.