"I ricordi portano inevitabilmente al bar" recita un noto cantautore. È proprio il caso di dirlo per il bar-ricevitoria Catelli di San Vito che, attraversando quattro generazioni, quest'anno compie 115 anni e li festeggia con una bella novità che è l'introduzione della produzione propria di tutti i prodotti delle colazioni.
D'altro canto, la capacità di adattarsi ai tempi, di reinventarsi e far evolvere la propria attività per accontentare tutti i clienti è un tratto distintivo della famiglia Catelli fin dall'esordio nel 1907. Nato come un locale di paese, infatti, in poco tempo il bar è cresciuto, si è allargato e ha fatto spazio anche alla tabaccheria e ricevitoria nella quale oggi è possibile effettuare commissioni di vario tipo come pagare bollette, bollo auto e molti altri servizi che agevolano i cittadini. Un vero e proprio negozio di poli servizi come spiega uno dei titolari, Giovanni Catelli: "Quando il mio bisnonno Paolo aprì il bar sul tondo di San Vito – racconta – era proprio il classico bar di paese nato sul crocevia di due strade. Pur evolvendosi, divenendo un'importante ricevitoria sul territorio, ha saputo mantenere questo tratto distintivo che gli è valso l'affetto e la fiducia dei sanvitesi. Da quel momento – prosegue – la crescita è stata continua passando prima da mio nonno Giuseppe e poi da mio padre Loreno e i miei zii Lelio e Guglielmo". Lo zio Lelio Catelli è noto in città soprattutto per aver fatto sognare la tifoseria calcistica della città militando per anni nella Lucchese quando era in serie A. Una volta lasciato il calcio, poi, insieme ai fratelli prese le redini di quello che all'epoca era un piccolo bar di campagna composto di una sola stanza riscaldata da un camino attorno al quale la gente del paese si incontrava per scambiare due chiacchere e bere un bicchiere di vino o un caffè giocando a carte.
Così tra una partita a carte e un caffè corretto la crescita dell'attività è stata inarrestabile tanto che già nel 1948 era una delle prime ricevitorie e punto totocalcio a Lucca. È con i primi anni novanta, poi, che Giovanni, insieme con il cugino Davide, ha scommesso sull'attività di famiglia prendendone le redini e trasformandola in un locale moderno e al passo con la tecnologia che negli ultimi trent'anni si è continuamente evoluta. Un grande successo, tante soddisfazioni e tante gioie: la ricevitoria, infatti, negli ultimi anni ha registrato importanti vincite, anche milionarie, al Lotto e agli altri giochi istantanei. Una serie di successi del negozio che sono andati di pari passo con quelli del titolare: proprio quest'anno, infatti, Giovanni Catelli è stato eletto vice presidente nazionale vicario della federazione italiana tabaccai (Fit) segnando una sua ulteriore crescita all'interno del mondo Fit che per i prossimi quattro anni lo vedrà a tutti gli effetti il ricoprire il ruolo di numero due per tale realtà che è il principale punto di riferimento per i tabaccai italiani. Si tratta di una crescita che arriva a conclusione di un lungo percorso che ha visto l'imprenditore, entrato a far parte di Fit nel 1998, ricoprire prima il ruolo di presidente provinciale per poi entrare a far parte della giunta nazionale e, infine, del comitato esecutivo nel 2006, anno in cui è stato insignito del titolo di cavaliere della Repubblica.
Oggi il locale, con accesso sia dalla via vecchia Pesciatina che dalla Pesciatina, offre un ambiente spazioso con tavoli per la colazione e una veranda che si affaccia sul "tondo" di San Vito, all'inizio di Viale Castruccio Castracani. Attraversato ogni giorno da centinaia di persone, sia sanvitesi affezionati da generazioni che clienti di passaggio, e allargato anche nelle dimensioni, il Catelli ha saputo mantenere molti dei tratti che fin dall'origine lo hanno caratterizzato come un bar di paese pur divenendo un complesso commerciale in grado di soddisfare un'ampia clientela.
Insomma, dalla colazione con prodotti sempre freschi e di produzione propria, al pranzo e all'aperitivo, fino a tutti i servizi dell'edicola-tabaccheria, con un'importante selezione di tabacchi pregiati, il Catelli è un posto in cui c'è sempre un motivo per andare.
Foto Ciprian Gheorghita