Nella mattinata di domenica 11 maggio, presso il Mercato del Carmine di Lucca, si svolgeranno i lavori dell’Assemblea Regionale di Slow Food Toscana per il rinnovo del Comitato Esecutivo Regionale che è l’organismo di governo dell’associazione sul territorio regionale. Un importante appuntamento che si tiene ogni quattro anni e che vedrà la partecipazione dei circa 70 delegati delle condotte toscane chiamati a discutere e approvare il programma di mandato per il periodo 2025-2029.
Oltre ai delegati sono stati invitati, per i saluti istituzionali il Sindaco del Comune di Lucca, il Sindaco di Capannori, Anci Toscana, Eugenio Giani presidente Regione Toscana e il prof. Francesco Sottile di Slow Food International. Dopo la relazione consuntiva sul mandato 2021-2025 a cura del presidente uscente Gianrico Fabbri, seguirà un intervento del Prof. Gianluca Brunori professore ordinario di Politica Alimentare dell’Università di Pisa sui lavori preparatori dell’assemblea regionale e sul futuro delle politiche del cibo. Successivamente, sarà illustrato il programma di mandato per il periodo 2025-2029 a cura del Prof. Massimo Rovai futuro presidente di Slow Food Toscana.
In questa occasione sarà firmato un protocollo d’intesa tra la Fondazione 4223 che gestisce il Mercato del Carmine e di Slow Food Toscana per la realizzazione di iniziative finalizzate a promuovere i valori e le attività della rete Slow Food e di Terra Madre con l’organizzazione di eventi, degustazioni, mercati, incontri che vedranno la partecipazione di aziende agricole, trasformatori, gastronomi, artisti ecc. legati al mondo del cibo.
Slow Food è un’associazione che, da oltre trent’anni, lavora in difesa della biodiversità legata al cibo per valorizzare le diversità culturali, i saperi tradizionali, il senso di comunità a beneficio delle aree rurali e dei piccoli agricoltori e per contrastare la crescente tendenza della standardizzazione delle produzioni alimentari e del cibo che arriva sulle nostre tavole. Con il programma 2025-2029, Slow Food Toscana, oltre a continuare le attività di promozione dei Presidi, dei Mercati della Terra, dell’educazione ecc., si impegnerà affinché il cibo sia riconosciuto come un bene comune dalle istituzioni locali alla stessa stregua dell’acqua e dell’aria che respiriamo per promuovere uno sviluppo umano sostenibile rispettoso della terra e della biodiversità e per creare e rafforzare sistemi socioeconomici più resilienti e sostenibili di fronte alle sfide del cambiamento climatico e della progressiva perdita di biodiversità attraverso un approccio gentile, gioioso e inclusivo.