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Sabato 10 Maggio 2025
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Scritto da irene decorte
Cultura
01 Dicembre 2023

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Un concerto d’altri tempi per il pubblico di oggi: questo è Accademia, che ormai alla sua terza edizione ambisce a riproporre, come indicato dal suo stesso sottotitolo, “un concerto alla maniera del tempo di Mozart”.

Accademia è il termine che si usava nel Settecento, in tutta Europa, per indicare i concerti, prima di essere sostituito dal francese concert- ha spiegato Marco Mangani, presidente del centro studi Luigi Boccherini, coordinatore dell’evento- Vogliamo riprodurre l’atmosfera dei concerti settecenteschi, molto diversa da quella di tipo ottocentesco e novecentesco cui siamo abituati, che vede il concerto essenzialmente unitario dal punto di vista del genere e caratterizzato da una netta divisione di ruoli tra esecutori e pubblico: il concerto settecentesco è rapidità, varietà di generi, è esecuzione musicale come momento di una relazione sociale più articolata e composita”.

Il concerto, che avrà luogo mercoledì 6 dicembre alle 21 al teatro del Giglio, riprenderà dunque alcuni dei capisaldi del concerto settecentesco, prima fra tutti la prassi di eseguire i vari movimenti di una sinfonia in diversi momenti della serata: ad essere stata selezionata quest’anno è la Sinfonia in re maggiore G 490 di Luigi Boccherini, opera giovanile concepita nel 1765 come ouverture per la cantata La confederazione dei Sabini con Roma composta in occasione delle tasche, le elezioni delle massime cariche esecutive della repubblica di Lucca. Come per la scorsa edizione, l’esecuzione sarà affidata all’orchestra de Il Settecento musicale a Lucca, egida sotto cui sono riunite tutte le associazioni del territorio impegnate dal 2015 a proporre all’ascolto del pubblico odierno le composizioni del tempo di Mozart; la conduzione sarà invece affidata ai maestri Luca Bacci e Manuel Del Ghingaro.

Dopo l’accoglienza nel foyer del teatro da parte delle giovani violiniste studentesse del conservatorio cittadino Alice Laudicina e Chiara Bosco, che eseguiranno il Duo n. 2 op. 3 G 57 in fa maggiore di Luigi Boccherini, gli spettatori avranno modo non solo di godere delle note di questa sinfonia così brillante e dinamica, ma anche di ulteriori momenti musicali offerti dalle varie associazioni partecipanti che si frapporranno ai tre movimenti della sinfonia: grazie ad Animando, in primo luogo, la soprano Maria Novella Malfatti e il pianista Petr Yanchuk proporranno musiche di Georg Friedrich Händel, Antonio Vivaldi e Wolfgang Amadeus Mozart; interamente dedicato al grande compositore di Salisburgo sarà invece l’intervento organizzato dalla Flam (Federazione lucchese delle associazioni musicali) con la partecipazione della soprano Chiara Ramello e del pianista Alberto Vannucci. Ancora, l’Orchestra da camera Luigi Boccherini schiererà il quartetto d’archi composto da Luca Celoni ed Enrico Bernini al violino, Angela Landi alla viola e Paolo Ognissanti al violoncello, che si misureranno con alcune pagine del repertorio cameristico di Mozart. Tre i compositori proposti, infine, dalla più longeva associazione musicale di Lucca, la Sagra musicale lucchese: Fritz Kreisler, Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach, affidati al violino di Brad Repp e al pianoforte di Roberto Barralli.

E non si esaurisce qui il programma della serata, dal momento che da quest’anno verranno introdotte due novità così da riprodurre ancora meglio il clima musicale di quei tempi lontani e così importanti per la nostra cultura europea e cittadina: un momento di improvvisazione jazz e un altro di lettura. “L’improvvisazione è una pratica prettamente settecentesca- ha commentato, in riferimento a questo primo punto, Mangani- Spesso identifichiamo la cultura musicale occidentale solo con la sua tradizione scritta, ma dimentichiamo che l’improvvisazione fu onnipresente: quell’esperienza è per noi perduta, ma questo non vuol dire che, solo perché non lo conosciamo, non esistesse una sorta di Mozart jazzista che partendo da un tema improvvisava e intratteneva gli ascoltatori andando dove lo portava la fantasia”. Questa pratica verrà riprodotta dal pianista jazz Leonardo Pieri, che partendo da due temi classici ben riconoscibili per gli spettatori farà un’improvvisazione nello stile del nostro gusto contemporaneo.

Per quanto riguarda invece le letture, il loro scopo è di rappresentare, attraverso le parole dei protagonisti dell’epoca rappresentata, una sorta di mediazione in quello che risulta un costante dialogo con il passato. Questo compito sarà affidato al doppiatore Nastro d’argento Carlo Valli, noto al pubblico italiano per essere stato la voce di Robbie Williams, che leggerà alcune lettere di Boccherini e Mozart e, successivamente un passo del racconto Un re in ascolto di Italo Calvino, grande scrittore del nostro tempo di cui quest’anno si festeggia il centenario della nascita.

Un programma d’eccellenza, insomma, per celebrare un’epoca così significativa non solo per la cultura musicale europea in generale, ma anche lucchese, che proprio al Settecento ha dato protagonisti assoluti e indiscussi come Francesco Gemignani e Luigi Boccherini. Un’eccellenza che non deve, peraltro, essere osservata isolatamente: può anzi essere affascinante e interessante analizzare come i grandi sviluppi di questo periodo musicale abbiano potuto influire sul genio di Giacomo Puccini, motivo per cui, ormai nel pieno delle celebrazioni dell’anno pucciniano, è stato ritenuto appropriato inserire quest’evento entro il programma Puccini Days del teatro del Giglio, come ha spiegato il suo presidente Giorgio Lazzarini. “Puccini non è un marchio: è un protagonista della storia, storia in cui è pienamente inserito e di cui lui stesso era completamente consapevole”, ha commentato Mangani.

Qual è, in sintesi, il senso profondo di quest’iniziativa? Non, come ha detto Mangani, “il gusto archeologico di riprodurre qualcosa che è stato, ma cercare nel passato suggerimenti, stimoli, valori, idee che ci aiutino a proporre delle strategie di ascolto”.

Non si tratta solo di presentare al pubblico un’iniziativa per portarci indietro nella storia e rivivere un’epoca in cui si ascoltava così, ma di indagare insieme al pubblico nuove modalità di ascolto e fruizione della musica”, ha spiegato il direttore artistico del teatro Cataldo Russo.

I biglietti del concerto, a un costo simbolico di 6,50 euro, saranno acquistabili alla biglietteria del teatro del Giglio sabato 2 e mercoledì 6 dicembre dalle 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18, nonché online in qualunque momento su Ticketone.

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