Parafrasando l’intramontabile canzone di Lucio Battisti, si può affermare che tante qualità di “acqua azzurra, acqua chiara” si possono “finalmente bere”, magari non con le mani come cantava il grande artista, ma semplicemente alla bottiglia o al bicchiere, sempre e indiscutibilmente di vetro.
Nella due giorni EnoMundus all'hotel Albani a Firenze in via Fiume dedicati ai vini internazionali non è mancata la presentazione di questa importante risorsa globale come l’acqua, elemento indispensabile alla vita, ma anche alla buona tavola. Una “masterclass acqua” patrocinata da Acque Minerali Academy aps e sapientemente condotta da Emanuele Murone di Aur'a Gold Water Italy insieme alla promotrice dell’iniziativa, l'infaticabile Carol Agostini, commissario internazionale enologico nell'ambito della rassegna organizzata da Olfa Haniche nel capoluogo toscano.
Sono state messe a confronto acque provenienti da tante parti del globo appunto terracqueo, acque apparentemente simili che hanno invece caratteristiche non solo chimiche, diverse. Acquee artiche che si originano nell’immediato dallo scioglimento dei ghiacci, quindi senza attraversare strati di terreno e acque profondamente intrise da quelle che sono le caratteristiche dei terreni che hanno attraversato. Ma tutte acque estremamente pregiate, per la gioia dei palati più esigenti che andranno ad arricchire e impreziosire i sapori della tavola.
Assaggi e confronti si sono susseguiti e alternati ad altrettanti momenti di confronto dove è stata spiegata l’importanza dell’acqua sulle tavole, certamente insieme a un buon vino o champagne.
Un’idea vincente quella che ha dato vita all’associazione Acque Minerali Academy Aps che nasce presso l’università della Calabria in Italia nel 2017. Scopo principale – spiega Emanuele Murone - era quello di favorire la conoscenza di un importante risorsa, quale le acque minerali come parte integrante della nostra alimentazione, sviluppare degli aspetti scientifici, alimentari e nutrizionali correlati a questo elemento/alimento.
Studio e ricerca delle acque internazionali finalizzata alla promozione e al giusto abbinamento acqua-cibo fino ad arrivare, con corsi specifici, alla formazione della figura professionale dell’hydrosommelier, un esperto qualificato e certificato, capace di consigliare non solo le proprietà dei minerali più adatte all’esigenze individuali del momento, ma anche il giusto abbinamento cibo/acqua.
Anche nel mondo delle acque, come quello dei vini, può affascinare e accontentare tutti i palati: dall’acqua artica Lofoten della Norvegia ad Aur’a che proviene dal massiccio montuoso Cracul de Aur in Romania.
Imbottigliamenti fatti sempre nelle immediate vicinanze delle sorgenti e nel vetro che costituisce lo standard internazionale di alta qualità. Acque come Aur’a per giunta provenienti da zone incontaminate, prive di attività industriali, agricole e turistiche e come è scritto nel libro di Daniele Salvatore Valente, “a migliaia di ettari di distanza da possibili fonti di inquinamento, una benedizione della natura.”
Insomma, non solo vino e champagne di qualità a tavola, ma anche acqua, con o senza bollicine: L’importante è che sia di qualità, per accompagnare palati sempre più preparati ed esigenti.