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Scritto da andrea cosimini
Enogastronomia
22 Novembre 2022

Visite: 1286

Tutto è iniziato da qui: Viareggio, lungomare.

Un giovane cuoco di 27 anni muoveva i primi passi nella cucina di uno stabilimento balneare della riviera e già cominciava a deliziare i palati con le sue crudité di mare, così innovative all’epoca.

Oggi quello chef è cresciuto tantissimo. Ha acquisito enormi capacità professionali e sa proporre in tavola il sapore di una volta - quello che scalda il cuore - ma con forme inedite e bizzarre, grazie all’ausilio delle nuove tecniche.

Di nome fa Cristiano, di cognome Tomei: una vita all’insegna del gusto del cibo in tutte le sue forme.

Il suo ultimo libro, intitolato “Mio nonno mi portava a fa’ gli erbi” (editore BUR), ripercorre un po’ le tappe del suo esuberante percorso da cuoco autodidatta. Alla prefazione lo accompagna un’altra firma, quella di Eleonora Cozzella, appassionata conoscitrice della grande tradizione enogastronomica italiana. Il sottotitolo la dice la lunga sulla sua devozione ai fornelli: “Una vita di ricette e ricerca in cucina”.

Mercoledì 23 novembre, alle 17.30, Tomei sarà presente al Gran Caffè Margherita di Viareggio – la ‘sua’ Viareggio – proprio in passeggiata, lungo viale Regina. Presenterà il libro in compagnia di un amico: il naturopata etnobotanico Marco Pardini. Quello tra i due sarà un vero e proprio dialogo sull’utilizzo di erbe, piante, bacche e legni nelle sue ricette. Un modo per farci comprendere quanto gli erbi, in generale, sappiano fare la differenza trasformando una semplice ricetta in una raffinata portata.

L’ingresso è libero e tutti possono partecipare.

Si tratterà di un’occasione ghiotta (è proprio il caso di dirlo!) per conoscere da vicino la storia di un cuoco che, partito con idee sperimentali in cucina, ha ritrovato – dopo la morte del caro nonno – il gusto per la cultura contadina nei piatti, tra frutti di campo e pesce. Sono sapori riconoscibili i suoi, eppure sorprendenti. Sempre fedele a se stesso - e al suo spirito sanguigno -, oggi Tomei continua a stupire unendo gastronomia e bellezza al ristorante “L’Imbuto” di Lucca.

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