A Marina di Pietrasanta il 6 agosto alle 18.30, al Caffè La Versiliana, tavola rotonda su 'Separazione delle carriere. Sì, ma perché?'. Introduce e modera l'avvocato Eros Baldini, past-president della Camera penale di Lucca. Ne discutono: il senatore Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, il professore e avvocato Oliviero Mazza, l'avvocato Beniamino Migliucci. Conclusioni affidate agli avvocati Flaviano Dal Lago, presidente dell'ordine degli avvocati di Lucca e Marco Treggi, presidente della camera penale di Lucca.
“Con la Camera Penale di Lucca unitamente al Consiglio Ordine Avvocati di Lucca e la Versiliana abbiamo organizzato un evento dove cercheremo di affrontare in modo semplice l’importante tema della riforma ordinamento giudiziario e in particolare della separazione delle carriere dei magistrati e di coinvolgere la società civile in un contronto tra avvocatura, accademia e politica. l’Unione delle Camere Penali Italiane vuole la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e lo chiede da circa 25 anni per attuare finalmente il codice accusatorio Giuliano Vassalli del 1989 (commissione presieduta da Giandomenico Pisapia) al fine di avere un Giudice più forte (e non un PM più debole), cioè quel giudice terzo voluto dall’art. 111 della Costituzione, separato dall’accusa e dalla difesa, garante dei diritti dei cittadini, sempre nell’assoluta indipendenza della magistratura.
A tal fine nel 2017 l’Unione guidata dal presidente Miliucci ha raccolto 72.000 firme per una proposta di legge costituzionale ad iniziativa popolare, oggi al centro del dibattito politico seppur con alcuni correttivi. Il 29 maggio Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un disegno di legge costituzionale per l’introduzione di norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare. Oggi “Unione delle camere penali Italiane guidata dal presidente Petrelli si sta confrontando con il disegno di legge del governo”. Così l'avvocato Marco Treggi presidente della camera penale di Lucca: