“Giulio Maria Corbelli non c’è più, e il dolore che proviamo ci spinge a ricordare il suo impegno per i diritti di tutte e tutti: a partire dagli ultimi, quelli a cui nessuno pensa, i diseredati, gli scomodi, gli invisibili”.
Così Daniele Bianucci, consigliere comunale, ricorda Giulio Maria Corbelli, a lungo punto di riferimento per tante e tanti attivisti del mondo dell’associazionismo lucchese.
“Pugliese di nascita, ad inizio degli anni duemila Giulio è stato lucchese di adozione, per l’impegno portato avanti nella nostra Città non solo nel mondo culturale (è stato attore del Teatro del Carretto) ma in particolare per la lotta contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere - ricorda Daniele Bianucci - È stato, quello, un momento molto importante: perché ha dato visibilità, pure nella nostra Città, ad un moto di richiesta di diritti ed integrazione che, fino a quel momento, era assolutamente molto più sommerso. E il contributo di Giulio è stato importante, io direi decisivo: come fondatore e poi primo presidente dell’associazione “L’Altro Volto”; come principale promotore della grande manifestazione cittadina che nel settembre 2003 coinvolse migliaia di persone nel Centro della Città, che reagirono così alla violenza fascista che aveva danneggiato la libreria Baroni di via San Paolino, “colpevole” di aver ospitato un libro a tematica lgbt. Non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo dimenticare Giulio: perché la sua storia è intrinsecamente legata a quella di tutti noi e della Città intera. E le lacrime che oggi versiamo per la sua scomparsa ci danno la forza per pensare a tempi e modi per ricordare il suo coraggio, la sua passione, il suo amore per gli altri”.