Nella giornata del 20 gennaio sono stati chiamati a raccolta da Piattaforma 2024 - realtà promossa da monsignor Gianni Fusco, dall'on Lucio D'Ubaldo e dall'on Ivo Tarolli - e si sono ritrovate a Roma, in via Merulana 60, oltre 30 movimenti e partiti dell'Area Centrista Italiana (dalla Democrazia Cristiana (Cuffaro/Marini) a Tempi Nuovi, dal Nuovo PSI (Sen. Lucio Barani), Futuro Italia - Democrazia è Libertà - (Giancarlo Affatato) ad Iniziativa Popolare (Orioli e Tassone), da Raffaele Bonanni a Clemente Mastella e Publio Fiori. Apprezzata è stata anche la presenza di Paolo Ciani di Demos.
Era la prima volta dallo scioglimento dell’area cattolica e liberale da circa il 1993, che esponenti laici delle Culture Cristiano- Popolari, Civiche, Riformatrici e Liberaldemocratiche riformiste si ritrovavano per concordare sulle cose da fare. Sono anche intervenute diverse associazioni.
L'incontro introdotto da monsignor Gianni Fusco e da Lucio D'Ubaldo, ha registrato 22 interventi. Le conclusioni sono state sviluppate da Ivo Tarolli che ha ribadito come "lo stare Uniti venga prima, stia sopra, a qualsiasi decisione successiva (liste, candidature, posizionamento ed alleanze) e che ha illustrato anche l'Atto di Indirizzo poi sottoscritto".
Dal dibattito, dal confronto e dalla elaborazione si è passati, con un cambio di passo fino a ieri ritenuto una chimera, ad un programma di intenti ovvero di "ritenere maturo e necessario mettere in campo alle elezioni europee del giugno prossimo di un Pensiero Politico Nuovo e Condiviso (a partire dalle Linee di un Nuovo Modello di Sviluppo) e di una presenza organizzata sotto forma di Rassemlement dell'intera area centrista liberale riformista e forze civiche. Di rendere il tavolo paritario la sede dei prossimi incontri. Di dar vita ad un gruppo nazionale di direzione con compiti di coordinamento ed Indirizzo. E di avviare, da subito, le interlocuzioni necessarie con tutti i soggetti che presidiano questo progetto". Con grande interesse è stata pure condivisa la necessità di trovare un fertile rapporto con tutta l'area civica e riformatrice, rappresentata in sala dal Gianpaolo Sodano.
Dal dibattito è emersa anche la proposta che, a partire da subito, le iniziative che dovessero essere messe in campo dai soggetti presenti, debbano essere promosse e gestite collegialmente e che tutti si sentano responsabilizzati a diffondere e ad allargare il processo avviato.