Si è svolto domenica scorsa presso l’Hotel Guinigi il congresso provinciale di Fratelli d’Italia. Eletto alla guida del partito, colui che ne ha retto le sorti in questi ultimi anni: Riccardo Giannoni. Ma se ormai il risultato finale dell’assise del partito di Giorgia Meloni è pubblico, meno noto è sicuramente il dietro le quinte di un congresso che alla vigilia ha mostrato attriti e scintille.
Pochi giorni prima dell’appuntamento al Guinigi, mentre si parlava di un congresso unitario nel nome di Giannoni, è arrivata la candidatura di Michele Giannini. Una decisione da parte del sindaco di Fabbriche di Vergemoli che ha spiazzato alcuni, conoscendo anche i forti contrasti che tra i due ci sono stati nei mesi scorsi. Scontri quest’ultimi, di forte impatto.
Fatto sta che domenica nell’hotel sulla via Romana, Giannini non si è presentato e tutti si chiedevano il perché. La notizia che è subito trapelata è stata quella di una decisone da parte dello stesso sindaco di Vergemoli, di un suo ritiro dalla competizione. Col passare delle ore, però, la situazione si è fatta più chiara. Giannini non si è potuto candidare perché non ammesso dalla segreteria del congresso in quanto non aveva le firme dei sottoscrittori qualificati (consiglieri e assessori iscritti a FdI).
Il candidato unico, quindi, è stato frutto non di una scelta personale, ma dell’esclusione da parte della segreteria del congresso. Che Giannini non fosse in corsa per motivi personali, lo si è capito all’apertura dei seggi quando sono circolate le schede arrivate a Lucca da Roma, con l’assenza del nome di Michele Giannini come candidato presidente. Non troppa fortuna neanche nell’elezione dei membri del comitato provinciale, dove il gruppo di Michele Giannini - insieme all’onorevole Riccardo Zucconi - proponeva tre nomi. Dei tre indicati, è uscita come eletta solo Chiara Bendusi.
Per Lucca, addirittura, la partita è dunque finita con oltre 100 voti di differenza a favore dei candidati al coordinamento provinciale Nicodemo, Filippi e Bulleri sostenuti dagli assessori Nicola Buchignani, e Simona Testaferrata e dai consiglieri Lido Fava, Mara Nicodemo (poi eletta) e Luca Pierotti rispetto ai tre candidati Benedusi, Silla, Baccelli sostenuti dall’assessore Moreno Bruni e dai consiglieri Diego Carnini, Laura Emanuela Da Prato e Niccolò Maltese.
Eletti nel coordinamento provinciale quindi: Giulio Battaglini, Valerio Biagini, Claudia Bouccelli, Marco Dondolini, Mario Filippi, Mara Nicodemo, Elena Picchetti, Battista Reali e Chiara Bendusi con Riccardo Giannoni (che ricordiamo ricopre l’incarico di consigliere comunale di Porcari e provinciale di Lucca) presidente del partito provinciale.
Per il coordinatore e il suo gruppo di lavoro l’arduo compito di ricucire gli strappi nel partito e sedare con la necessaria diplomazia, dissidi e contrasti. Non solo: sarà necessario cementare la coesione con gli alleati che ha portato il centrodestra a governare Lucca, ma per Fratelli d’Italia restano a distanza di mesi le ferite come quelle di Pietrasanta e Massarosa. Fra pochi mesi, poi, un nuovo banco di prova con le scadenze elettorali 2024: europee, ma, soprattutto, comunali dove spicca tra tutti il comune di Capannori, terzo territorio per popolazione della provincia e dove il centrodestra è al palo da vent’anni.