Anno XI 
Mercoledì 14 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
26 Dicembre 2022

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“Noi, che sul nostro territorio ci riconosciamo in un progetto di impegno civico, alle primarie del PD sosteniamo convintamente il cammino di Elly Schlein, perché è senza dubbio l’opzione maggiormente progressista, e quindi a noi più vicina; perché, in prospettiva, abbiamo l’auspicio lei possa guidare una nuova fase di ritrovata unità del centrosinistra: che è mancata alle elezioni politiche, aprendo la strada alla vittoria di Meloni, Salvini e Berlusconi”.
Il consigliere comunale di Lucca Daniele Bianucci lancia la volata ad Elly Schlein, impegnata nelle primarie costituenti dell’area progressista.
“In lei, la cui corsa è partita da indipendente e che ha alle spalle un’esperienza di amministratrice civica di sinistra in Emilia Romagna - prosegue Bianucci - scorgiamo l’entusiasmo di chi si candida autenticamente a rappresentare un progetto che finalmente si apra a tutte e tutti in un modo che dopo tanto tempo vuole tornare ad essere inclusivo. E ciò non può lasciare indifferente noi, che sul territorio rappresentiamo un impegno civico che proprio Elly Schlein ha sostenuto in maniera generosa, convinta ed importante sia alle elezioni di Capannori del 2019, sia alle recenti elezioni lucchesi della scorsa primavera, venendo personalmente in più occasioni qui al nostro fianco. È anche per questo che mettiamo da parte ogni dubbio, e appoggiamo concretamente la sua candidatura”.
“Le sconfitte degli ultimi mesi, prima a Lucca e poi a livello nazionale, e a seguire la questione morale che è emersa prepotentemente e che non ci lascia certo indifferenti ma che invece ci indigna profondamente, ci interroga con forza circa un impegno importante e urgente, dal quale non possiamo tirarci indietro - prosegue Bianucci - Certo, la nostra delusione è tangibile e motivata. Ed è comprensibile che ci chiediamo se merita davvero la pena spenderci, col rischio anche di essere coinvolti nell’ennesima occasione persa. Eppure abbiamo il dovere di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di tornare ad avere il coraggio di costruire un progetto politico di prospettiva e di unità, come il cammino che incarna Elly Schlein effettivamente fa, aprendosi anche alle migliori forze di chi come noi s’impegna in progetti civici, nel volontariato, nel mondo della scuola, nei sindacati, nell’associazionismo, nelle professioni. Non possiamo rimandare. Ce lo chiedono le famiglie, i lavoratori e gli operatori economici, oggi più che mai in difficoltà; ce lo chiedono i giovani studenti, che vanno in piazza per ricordarci che il tempo per combattere i cambiamenti climatici è scaduto, e che la cura per il nostro ambiente non è più rimandabile; ce lo chiede l’urgenza di chi si spende per la pace, per un’Europa finalmente dei popoli e per la piena attuazione dell’articolo 11 della Costituzione; ce lo chiede chi vive sulla propria pelle l’esigenza dell’equità fiscale e della redistribuzione delle ricchezze, anche attraverso la lotta all’evasione e il rispetto del principio costituzionale della progressività del prelievo fiscale; ce lo chiede l’impeto di chi è convinto della necessità di tornare a difendere senza tentennamenti la scuola e la sanità pubbliche (basti pensare la situazione in cui versa il pronto soccorso di Lucca) e i servizi eguali per ogni persona, a prescindere dal suo censo; ce lo chiede chi lotta per i diritti sociali e civili, non conoscendo rassegnazione. Per fare questo serve un impegno diffuso, ognuno di noi è indispensabile, ciascuno di noi è chiamato a fare un passo avanti. Ogni cosa meno di questa significa tornare indietro alla vecchia politica delle solite correnti che spesso abbiamo patito pure sul nostro territorio, delle infinite contrapposizioni interne che alimentano opportunismi e degli eterni capibastone che si nutrono dell’idea che l’impegno civico e politico sia questione di sempre meno addetti ai lavori. Dinamiche, queste, sicuramente poco edificanti e alla fine perfino drammaticamente inefficaci: come le ultime elezioni hanno, purtroppo, palesemente dimostrato. Al fianco di Elly Schlein possiamo invece provare a fare qualcosa di diverso, e possiamo provare a farlo insieme. Mettendoci in gioco tutte e tutti, in campo aperto e abbandonando ogni rendita di posizione: non perché ci siano vantaggi personali da cogliere, ma solo perché abbiamo il dovere di essere protagonisti del cambiamento che vogliamo. Non sarà facile, ci vorrà tempo e passione, parte da noi la volontà di provarci”.

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