Conoscete la storia di quel marito che, per fare dispetto alla moglie, si tagliò il bene più prezioso che aveva? Un po' come quello che sta accadendo, sia pure con le dovute proporzioni, con il presidemnte Putin da parte dell'Unione Europea: invece di cercare di riportare gli animi alla ragione, soprattutto, quelli piuttosto suscettibili degli ex sovietici, l'Unione Europea annuncia al mondo che fornirà armi di ogni genere all'Ucraina per combattere la Russia. Ditemi se non è un suicidio questo o, comunque, una mossa azzardata e avventata.
Ebbene, perdonateci la premessa, ma tornando alle beghe di casa nostra, il Pd viareggino, non i sa bene se opportunamente imbeccato dai vertici regionali o provinciali, ha sancito la rottura con il sindaco di Viareggio uscendo dalla maggioranza. L'allontanamento di ieri sera da parte di Giorgio Del Ghingaro del vice sindaco Federica Mainero da lui, evidentemente, ritenuta troppo vicina al partito e troppo lontana dalla squadra che governava la città, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In realtà e a nostro modesto avviso i dem viareggini non vedevano l'ora di liberarsi di un sindaco che non avevano voluto, che era stato loro imposto dal partito a livello regionale, che non sopportavano da tempo immemore. Ecco, intanto, il comunicato ufficiale votato all'unanimità e fuoriuscito questa sera dall'assemblea comunale del Pd di Viareggio:
Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Viareggio, essendo venuto meno il rapporto di confronto e di dialogo proprio di un contesto di maggioranza, è costretto a collocarsi all'opposizione. Questa scelta, in quanto il sindaco Giorgio del Ghingaro non ha risposto alle nostre legittime richieste di chiarimento circa la sua candidatura come sindaco di Lucca, ha revocato le deleghe alla nostra esponente nella giunta senza motivazioni e si è sottratto a qualunque colloquio o confronto con la diretta interessata, con il partito e i suoi esponenti.
E' chiaro che questa frattura insanabile provocherà le dimissioni del sindaco e l'inevitabile commissariamento del comune in vista di nuove elezioni. Il Pd viareggino non ha nemmeno voluto attendere l'esito della missione che Giorgio Del Ghingaro avrebbe dovuto svolgere a Roma a seguito della candidatura della città a capitale della cultura per il 2024. Nelle ultime righe del documento, tuttavia, fa notare che il sindaco potrebbe continuare a governare pur senza l'appoggio numerico del Pd e che, inoltre, l'atteggiamento dei dem sarà 'responsabile'. Della serie bastone sulle mani e carota nel c..o. Dubitiamo che King George accetterà compromessi davvero squallidi.
A Lucca, questa sera, hanno brindato in molti: da Mario Pardini a Marco Remaschi, da Francesco Colucci ad Alberto Baccini, da Donatella Buonriposi ad Elvio Cecchini, da Celestino Marchini a Lodovica Giorgi e, poi, chissà, magari anche Remo Santini. Si parla, sia pure in termini ironici, di tentativi di suicidio e grida di disperazione sul versante sinistro della politica lucchese. A questo punto manca solamente l'ufficialità. Re Giorgio sta per oltrepassare, politicamente, amministrativamente e fisicamente, il monte Quiesa. Si salvi chi può!