“La destra lucchese, attraverso il presidente del Teatro del Giglio - esordisce “Lucca è un grande noi” - tenta di archiviare la deludente candidatura di Lucca a capitale italiana della cultura, esclusa alla prima selezione, puntando sull'inconsistente proposta di modificare il nome del Teatro e il colore della facciata. La storia del Teatro va rispettata: non abbiamo ancora concluso le celebrazioni in ricordo di Maria Luisa di Borbone per il suo intervento sul teatro e già intendiamo gettarla nell'oblio cancellandone il segno?”.
“Per "onorare" Puccini la vera strada consiste nella attivazione di nuovi percorsi vitali e condivisi, attraverso la produzione e co-produzione nella lirica, la produzione Lucca junior, i programmi di Crescendo con il teatro e Crescendo con la musica, progetti utili per ottenere i finanziamenti nazionali. Siamo di fronte al nulla: conferenze stampa in giro per l'Italia a spese dei cittadini lucchesi, progetti annunciati senza solide basi finanziarie, assenza di programmazione”.
“Sollecitiamo il sindaco e la sua maggioranza a cambiare rotta, a metter da parte l'orgoglio per accogliere suggerimenti, idee e disponibilità. Non si ripeta l'errore commesso in occasione dell'azzardata candidatura a capitale della cultura italiana. Se l'obiettivo di chi ha la responsabilità di guidare la città sarà davvero il tesoro Giacomo Puccini, la musica nelle sue numerose declinazioni, l'arte e la cultura - beni comuni - siamo certi che in molti risponderebbero con passione, disponibilità ed entusiasmo ad una chiamata collettiva”.