Non c'è niente e non c'è nessuno in grado mdi compensare la perdita di una persona cara, soprattutto se, con quella persona, si è diviso una vita intera. Eppure siamo certi che, sia da lassù, sia da quaggiù, la vittoria del professor Marcello Pera e la conseguente conquista di un seggio al Senato rappresentino, per questo intellettuale prestato alla politica, un robusto contributo se non a superare, quantomeno ad affrontare meglio la scomparsa, recentissima, della adorata moglie Antonia Tomei. Glielo avevamo preannunciato in tempi non sospetti che, se candidato, avrebbe conquistato il diritto a fare ritorno nella capitale, ma adesso che ciò è avvenuto, aggiungiamo che siamo certi il nuovo primo ministro gli affiderà il dicastero delle riforme costituzionali. In fondo, è stata proprio una telefonata di Giorgia Meloni in questo senso a convincerlo a scendere di nuovo in pista.
Lucca, torna, così, sia pure sul versante opposto, a Roma e per un Marcucci che se ne va, c'è un Pera che vi approda con innegabile soddisfazione. La sua vittoria nel duello con il candidato del centrosinistra non ha avuto storia perché sin dall'inizio la distanza tra i due contendenti a favore di Pera è stata costante e consistente.
Che dire? Al professor Pera, nel momento più difficile della sua vita, un abbraccio e le congratulazioni che seppure non aiutano a lenire il dolore, almeno servono a manifestare un affetto sincero.