L’opera omnia di Maria Luisa di Borbone, Duchessa di Lucca, fu raggiunta sicuramente con la costruzione dell’acquedotto realizzato dall’ingegnere Lorenzo Nottolini da lei incaricato, a partire dal 1823, che prelevando l’acqua dai monti di pisani portò acqua “bona” dentro le mura della città, per le fontane pubbliche e i palazzi nobili, dando così soluzione all’approvvigionamento idrico della città di Lucca
Una delle opere civili più importanti erette a Lucca dopo le Mura!
Quattrocento sessanta pilastri per una distanza di 3,250 Km che sorreggevano due condutture idriche per acque di diversa qualità e captazione, che prima dell’ingresso in città transitavano in un tempietto-cisterna costruito in zona S. Concordio.
L’acquedotto ancora in uso, ha subito ormai un adeguamento alle regole della modernità scorrendo in tubature interrate, ma rimangono in piedi quasi intatti, tutti i manufatti del tempo. Un monumento di rara bellezza che dal Tempietto di S. Concordio al Tempietto di Guamo, attraversa i territori sud della campagna lucchese.
Lo scorso anno, ricorrevano i 200 anni dall’inizio dei lavori e proprio il 13 Marzo 2024 ricorrevano i duecento anni dalla morte di Maria Luisa.
Due ricorrenze importanti per la memoria storica della città di Lucca.
Due ricorrenze totalmente disattese dalla Amministrazione Pardini che fra feste e lazzi non ha trovato il tempo per iniziative celebrative adeguate alle importanti ricorrenze.
Una Duchessa dimenticata, evidentemente valutata dai nostri amministratori né “Magica” né “Historica”.
Dopo anni di degrado del monumento, finalmente nel 2018, il Comune di Lucca (Amm.Tambellini), finanziava in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, un primo lotto di restauro, relativo al Tempietto di S. Concordio e prime cinque Arcate, che evidenziavano seri problemi di staticità, ed un secondo lotto di interventi fino al Tempietto di Guamo, integrato poi nel finanziamento dalla Regione Toscana con € 200mila.
I lavori ed i finanziamenti di quel progetto di restauro, termineranno entro il mese di aprile, ma il recupero totale del tempietto di S.Concordio non potrà ancora essere completato per una apertura al pubblico, per residuali lavori di completamento che ancora non hanno trovato una previsione di finanziamento. Una mozione portata in commissione LLPP dai consiglieri Giannini-Bianucci-Raspini per sollecitare uno sforzo della amministrazione a stanziare la cifra residua per il completamento dei lavori, ancora non ha una risposta, pur essendo la Mozione andata a discussione. Questo silenzio e disinteresse contrasta fortemente con lo spirito combattivo col quale gli allora consiglieri di minoranza, bollavano l’amministrazione Tambellini di “ interesse puramente propagandistico “, quando il Comune, con grande impegno, stanziava cifre importanti (€120.000) , che unite al finanziamento in ambito Art Bonus della CrL (€ 190.000) permettevano l’avvio del primo serio intervento di restauro.
Dove è finita oggi la grande attenzione al Monumento di questi amministratori designati? Quali risorse ha intenzione di stanziare questa Amministrazione per il completamento dei lavori e quando?
E’ l’Art bonus per la raccolta fondi considerato ancora “..un accattonaggio istituzionale nell’attesa che le Fondazioni facciano ciò che il Comune non fa? [ndr. Fabio Barsanti casa Pound]
Ad oggi, nonostante i proclami del tempo, nel piano delle Opere Pubbliche non c’è menzione di intenzioni di finanziamenti a compimento, che va poi di pari passo con il disinteresse a qualunque tipo di celebrazione delle ricorrenze citate , di pura iniziativa comunale.