Dopo un iter legale durato svariati mesi, i membri del Comitato S. Concordio potranno finalmente dormire sogni tranquilli. L'amministrazione Pardini, all'unanimità, ha deciso di ritirare ogni denuncia verso i cittadini del Comitato, rispettando la promessa fatta durante la campagna elettorale di quest'estate.
Questa mattina all'interno della sala degli specchi di Palazzo Orsetti, il sindaco Mario Pardini, insieme agli assessori Remo Santini, Fabio Barsanti e Moreno Bruni, ha ufficialmente annunciato il ritiro di ogni forma di denuncia e provvedimento legale ai danni dei cittadini di S. Concordio, chiudendo in buona parte l'intera vicenda.
Il procedimento giudiziario, fatto partire dall’ex sindaco Tambellini a marzo ai danni di quattro cittadini per "difendere l'onore e l'immagine del comune" a seguito delle lamentele del Comitato in merito al progetto "Quartieri Social", si è finalmente concluso, dopo una lunga serie di eventi e rivelazioni decisamente poco consone ad un'amministrazione comunale. Già a maggio, infatti, grazie ad un'istanza di accesso degli allora consiglieri comunali d'opposizione Santini e De Vito, era stata rivelata la "lettera di scuse" sottoscritta da due dei quattro cittadini coinvolti.
I due membri del Comitato, per evitare di dover pagare circa 10 mila euro di penale, oltre alle scuse verso la persona del sindaco e l'amministrazione, furono portati addirittura ad affermare che la lettera stessa non fosse in nessuna misura "tesa a reprimere il dissenso contrariamente a quanto sostenuto da Bindocci, Santini, dal comitato Sanità Lucca ecc ...".
"Possiamo finalmente mettere una pietra sopra su questo brutto capitolo sia amministrativo che di rapporti tra amministrazione e cittadinanza - ha chiarito Fabio Barsanti -. Vogliamo partire anche da qui per tentare di ricucire quel divario tra il comune e la cittadinanza, andando a correggere un legame che negli ultimi tempi, per motivo ovvi e evidenti, si era decisamente inclinato. A S. Concordio si trovano ancora tanti progetti, alcuni in corso d'opera alcuni quasi finiti, di cui le persone hanno un’opinione decisamente negativa, anche per mitigare alcune progettualità realizzate senza visione abbiamo voluto ricominciare proprio dalla cittadinanza, chiudendo questa parentesi."
"Già quando portavamo avanti questa battaglia come opposizione - ha raccontato Remo Santini - insieme a Fabio, a Moreno e anche a Massimiliano Bindocci che ora non è qui con noi, il nostro obbiettivo era cercare di riportare al centro il dialogo e il confronto tra l'amministrazione e le persone, stimolando una maggiore partecipazione. In questo caso la situazione era anche più grave, dato che oltre la mancanza di dialogo c'era stato anche un tentativo proprio di tacitare il dissenso. Sono contento che l'amministrazione si sia rivelata compatta e unanime su questo punto, uno dei tanti sui quali ci siamo uniti in primo luogo, riconoscendo che c'era bisogno di cambiamento a Lucca."
"Abbiamo visto altri casi - ha puntualizzato il sindaco Pardini - come il senso unico a via Elisa, dove sono state prese decisioni non condivise dal 90 per cento della popolazione che poi doveva viverle. Se queste sono le condizioni, credo sia lecito quantomeno ripensarle, magari portando una visione diversa. Chiaramente non possiamo arrivare adesso a progetto quasi ultimato e radere al suolo tutto per ricominciare. Avremmo fatto questo progetto? No. Ci Piace? No. Però dobbiamo prendere quello che abbiamo e tentare di rendere il più utile possibile a S. Concordio e a Lucca, attraverso un nuovo confronto con i cittadini e le tante parti coinvolte."
"L'obbiettivo che stiamo perseguendo è lo stesso che abbiamo detto il primo torno: portare più persone possibili ad appassionarsi di nuovo alla politica e magari andare di nuovo a votare, aldilà poi dell'inclinazione politica - ha ripetuto Pardini -. E' necessario riportare tanto a Lucca come ovunque le persone a interessarsi a ciò che viene deciso e a come viene deciso, con la fiducia che se vai a votare, quell'impegno serve a qualcosa. Noi vogliamo fare vedere che ci siamo e che siamo aperti all'ascolto verso tutti."