Ho sempre creduto nell'importanza dei partiti nel sistema democratico; la loro funzione è essenziale nel trasformare in programmi e linea politica i valori che sottintendono le varie culture con tutte le loro molteplici sfaccettature. Sono importanti nella formazione del cittadino cosciente e consapevole, così come altre agenzie formative che in questi ultimi decenni sono purtroppo venute meno e anche da questo nasce la superficialità della politica spettacolo ed immagine, la politica che invece di procurare visione si appella ai sondaggi.
Leggendo i giornali oggi ho notato un piccolo fatto che potrebbe rappresentare l'emergere di un ritorno alla concezione del vecchio partito di occupazione delle istituzioni e un vero e proprio tentativo di riportare i partiti al sistema dell'occupazione del potere e della formazione di clientele, spero si tratti di un incidente non voluto.
Il sindaco di Lucca si è recato dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini con alcuni suoi assessori per sollecitare, giustamente, la pratica, ormai storica, della costruzione della grande viabilità e in particolare l'asse nord-sud. Tutto positivo sin qui. Quello che stona è che si è fatto accompagnare da esponenti del partito del ministro, perché? Il ministro della repubblica sarà più benevolo e sollecito se è la sua fazione a chiedergli l'intervento?
Quindi si fanno gli interventi, non sulla base delle necessità e importanza ma sulla base di chi li sponsorizza. Speravo (e continuo a crederci) che i partiti delle clientele e dell'arrogante occupazione del potere fossero un retaggio di un determinato periodo storico. Nel terminare mi sorge un dubbio: verrà notata la differenza tra questi due modi di concepire il ruolo dei partiti?