La segreteria del partito democratico comunale di Lucca interviene di nuovo sulla vicenda legata alla presenza, in videoconferenza, del latitante lucchese Andrea Palmeri alla festa dei tifosi della Lucchese al centro Vignini alla quale ha partecipato anche l'assessore allo sport Fabio Barsanti:
Il sindaco Pardini risponda nel merito riguardo all'affaire Palmeri senza continuare ad arrampicarsi sugli specchi e a utilizzare il vittimismo per mascherare un fatto gravissimo che coinvolge un membro illustre della sua giunta.
Il partito democratico di Lucca chiede ancora una volta che sia fatta chiarezza su quanto accaduto al centro Vignini. Proprio "il sindaco di tutti", in una delle tante risposte date via social alle cittadine e ai cittadini che chiedono lumi sulla vicenda, ha dichiarato che alla festa dedicata ai tifosi della Lucchese sarebbero state presenti famiglie con bambini. La segreteria del partito democratico di Lucca chiede al sindaco Pardini quale esempio può dare un personaggio come Andrea Palmeri, latitante, foreign fighter putiniano in Donbass, ai bambini presenti alla festa alla quale è intervenuto proprio il pluripregiudicato Palmeri.
La segreteria del Pd lucchese chiede ancora e con grande preoccupazione, se l'ammistrazione comunale di Lucca condivida gli ideali putiniani rappresentati dal latitante Andrea Palmeri.
Inoltre, per quale motivo Fabio Barsanti, assessore allo sport della Giunta Pardini, non ha sentito l'esigenza di alzarsi e andarsene via una volta comparso sullo schermo il latitante Andrea Palmeri? Non prima di aver adempiuto agli obblighi legati al suo ruolo: un rappresentante delle istituzioni quando un latitante si palesa magicamente in pubblico, infatti, avrebbe dovuto (come minimo) chiamare le forze dell'ordine per informarle del fatto. Sapere dov'è un latitante in fuga è di interesse pubblico, delle forze dell'ordine, della digos, del questore.
L'assessore Barsanti avrebbe dovuto riferire dell'accaduto per poi lasciare a chi di dovere, di fare i giusti e opportuni accertamenti.
Invece, il sindaco Mario Pardini ha addirittura dichiarato che se avesse potuto sarebbe andato lui stesso all'evento al centro Vignini. Ma non si vergogna?
Sarebbe andato a presenziare a un evento in cui è intervenuto un latitante pluripregiudicato?
Sindaco Pardini, perché non prende le distanze da quanto accaduto?
Perché non si dissocia?
Perché non sente l'esigenza di distaccarsi dall'operato del suo assessore?
Riteniamo che siano domande semplici a cui è necessario dare una risposta chiara e netta con grande urgenza.