Caro direttore,
leggo la tua intemerata a mia difesa.
Ti ringrazio delle espressioni di stima: troppa grazia!
Per chiarezza l’accusa non è quella generica che io scriva sulla Gazzetta, ma che i miei interventi avrebbero ostacolato la designazione del prossimo candidato sindaco di cdx a Lucca. Come se Pellati fosse un demiurgo e come se ci fosse bisogno di un demiurgo per indurre in confusione l’intero cdx lucchese: ci riesce da solo.
Rilevo solo, con rammarico, che:
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Avevo mantenuto il più stretto riserbo, convinto che i panni sporchi (se sporchi sono) si lavano in casa: esporre le vicende interne di un partito non è mai consigliabile. Ma qualcun altro ha “spifferato” e ne è nata l’attuale esposizione: un altro modo per destabilizzare la Lega.
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Infatti altri media si sono occupati e si stanno occupando della vicenda. Ad essi non replico. Resto indisponibile.
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Ho ricevuto da molti amici, in prevalenza leghisti o ex tali, conforto e solidarietà. Il loro numero è talmente elevato da lasciarmi stupito.
Ribadendo il mio riserbo mi fermo qui.
Entro invece nel ginepraio in cui continua oggi (10 marzo 2022) a dibattersi il cdx lucchese.
Per la verità ginepraio assai più modesto di quello internazionale che ci proviene dalla povera Ucraina o dalla ripresa della pandemia, con tutti i timori connessi ad entrambi.
Continuando a occuparmi di Lucca, per caso mi sono imbattuto in un tuo resoconto di metà novembre 2021 nel quale davi conto della situazione in casa cdx lucchese.
A distanza di 4 mesi rilevo che lo stallo di allora non è mutato. Sono passati 4 mesi invano: la gallina non ha fatto l’uovo
All’ultim’ora si apprende che questa sera il prescelto sarebbe il dottor Quiriconi, proposto da FdI e metabolizzato da Lega e F.I., mentre le liste “civiche” devono ancora esprimersi,
Nel frattempo Mario Pardini, da civico vero, si occupa della sua azienda sudamericana: prende un biglietto per l’Argentina (non propriamente girato l’angolo) e va a fare il suo mestiere di imprenditore. Lascia i partiti nel loro labirinto. Se ne riparla fra una settimana.
Forse quella cruciale: anche il dr. Del Ghingaro sarà alle strette, non politiche ma normative: dentro o fuori entro fine settimana prossima.
Non è necessario essere sismologi per prevedere la possibilità di ulteriori terremoti (politici) in quel di Lucca.