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Destra e sinistra, "Caro Aldo ti scrivo, così, mi arrabbio un po'..."
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La sessualità maschile rappresenta un pilastro essenziale della qualità della vita
La sessualità maschile, ancora oggi tema spesso sottovalutata o affrontata con imbarazzo, rappresenta un pilastro essenziale della qualità della vita. Disturbi come calo del desiderio, disfunzione erettile o eiaculazione precoce…

Gioco online e minori: come funziona la normativa internazionale
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Recinzioni in ferro: soluzioni per il giardino
Tutti coloro che sono alla ricerca di soluzioni di recinzioni casa, giardino o altri contesti abitativi e commerciali, possono ottenere diversi prodotti scegliendoli tra una vasta gamma

Casinò digitali sempre più popolari: +31% di iscrizioni nel 2025
Il comparto del gioco online continua a registrare una crescita marcata a livello globale, con i casinò digitali che si confermano tra i segmenti più dinamici del settore

Come il settore del gioco d’azzardo sta sostenendo l’economia italiana
Il settore del gioco d’azzardo rappresenta una componente significativa dell’economia italiana. Negli ultimi anni, la sua incidenza è cresciuta non solo in termini di gettito fiscale ma anche per quanto riguarda l’occupazione e l’indotto generato in ambiti collaterali

Lucca dietro le mura: segreti, fantasmi e colpi di scena
Dietro l’armoniosa cornice delle antiche mura rinascimentali, la città di Lucca nasconde un labirinto di racconti mai del tutto svelati – come un sipario che si solleva a…

Come Localizzare una Foto Inviata su WhatsApp: Guida Passo per Passo
WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica più usate al mondo, apprezzata per la sua facilità d'uso, velocità e possibilità di condividere contenuti multimediali come foto, video e documenti

Sport notturni: cosa si nasconde dietro la febbre delle attività dopo il tramonto
La scena è sempre più familiare: ciclisti illuminati che attraversano viali deserti, gruppi di runner che iniziano l’allenamento alle 21, campi da gioco affollati nelle ore piccole e palestre che prolungano l’orario per soddisfare un nuovo tipo di pubblico

Il successo dei giochi da casinò nella versione online
Scopri i giochi da casinò più amati nella loro versione online, tra varianti moderne e jackpot. Vivi l’emozione del gioco virtuale e inizia a giocare ora!

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Quando ho partecipato al programma televisivo "Il ristorante" nel 2004, ho avuto una forte attrazione per Tina Cipollari.
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“Come candidarsi ad un annuncio e trovare lavoro velocemente” è uno dei quesiti più frequenti posti da chi sta cercando un nuovo impiego. E se il desiderio è quello di trovare un lavoro all’estero? Allora il punto non è solo come scrivere un CV perfetto, ma è come preparare tutti quei documenti in inglese che ti permetteranno di candidarti all'annuncio di lavoro.
Quanto deve essere lungo il curriculum vitae? Cosa devo scrivere nella lettera di presentazione? Devo inserire la fotografia? Le prime domande che probabilmente ci si pone nel momento in cui si deve scrivere un CV in inglese sono simili a quelle che ti verrebbero in mente dovendo preparare i documenti necessari per candidarti ad un lavoro In Italia. Partiamo quindi da questi punti.
La lunghezza del curriculum vitae
Il curriculum è il biglietto da visita, il primo passo verso il colloquio che ti farà trovare il lavoro dei tuoi sogni. È fondamentale quindi strutturare il curriculum vitae in maniera chiara, sintetica ma completa. Non bisogna tralasciare le informazioni importanti, al contrario è bene evidenziare esperienze e skills che possono portare valore alla candidatura ad un determinato lavoro. Ma non bisogna neanche esagerare nella lunghezza del CV. I recruiter non hanno infatti tempo di leggere centinaia e centinaia di pagine. Piuttosto gli esperti invitano a individuare alcune keywords legate al lavoro offerto e cercare di utilizzarle in maniera coerente e adeguato nel CV che dovrà essere di massimo due o tre pagine.
La struttura del CV
E’ buona norma iniziare il curriculum con informazioni personali; segue il percorso legato all'istruzione e infine le esperienze lavorative, di solito partendo dall’ultimo impiego. Sono poi da indicare le abilità, le cosiddette hard skills e soft skills, e infine gli interessi.
In un curriculum perfetto non possono mancare alcune righe iniziali che in inglese vengono chiamate “personal statement”, un breve spot promozionale in cui devi raccontare in maniera molto sintetica le tue qualità e abilità, in modo che il datore di lavoro possa identificare immediatamente che cosa hai da offrirgli.
Per quanto riguarda l'inserimento della fotografia nel curriculum, in Italia è una pratica piuttosto comune oggigiorno: è però importante che sia una fotografia professionale e in linea con l'impiego di lavoro per cui ti stai candidando. Negli Stati Uniti e in Inghilterra invece non è una modalità diffusa, a meno che non sia richiesto specificatamente dell'application form.
Non dimenticare di inserire il tuo indirizzo email e che sia aggiornato e professionale.
La lettera di presentazione
Documento immancabile nel momento in cui ci si candida per un lavoro è la lettera di presentazione. Di solito viene abbinata al curriculum vitae in formato pdf ed è una vera e propria presentazione del proprio profilo. Devono essere messe in risalto le skills e le esperienze in maniera coinvolgente, ma anche le motivazioni che ti hanno portato a rispondere all'annuncio di lavoro. Infatti questo documento viene da molti chiamato lettera di motivazione. Così come per il CV, anche in questo caso si consiglia brevità e chiarezza, andando ad individuare le keywords più appropriate. Attenzione alla grammatica. E’ sempre bene rileggere più volte.
Scrivere un curriculum vitae in inglese
Nel momento in cui devi scrivere una lettera di presentazione in inglese e un CV in inglese devi tenere conto di alcuni ulteriori aspetti. Prima di tutto la correttezza grammaticale del contenuto: se vuoi lavorare in un paese come gli Stati Uniti o nel Regno Unito devi ovviamente avere un livello di conoscenza della lingua elevato. Questo si rileverà anche attraverso le frasi che utilizzerai per descrivere la tua esperienza lavorativa e le tue skills.
Per tradurre il proprio CV in inglese si possono usare i diversi tool disponibili sul web, ma poi è bene chiedere ad un amico di madrelingua inglese o un professionista di controllare la grammatica e la traduzione. Allo stesso tempo, sempre online si possono trovare degli elenchi di parole appropriate, in inglese, per poter tradurre alcune voci come maturità, dottorato, laurea, non sempre di immediata traduzione. E non dimenticare che esiste l’inglese britannico e quello americano: dove si trova l’azienda per cui ti stai candidando? Attenzione a non mescolare le due varianti, dato che mostrano differenze piuttosto significative.
Nella lettera di presentazione in inglese sarà altrettanto evidente la tua conoscenza linguistica, nei modi di dire e nelle espressioni utilizzate. Valgono le stesse regole appena date per il curriculum.
Visto che parliamo di una candidatura in inglese, è ovvio ma non scontato cercare di mettere in evidenza la tua conoscenza della lingua anche all’interno del CV, magari inserendo le certificazioni che hai ottenuto a riguardo, se hai già avuto esperienze all’estero, se hai frequentato della scuole in lingua. Nelle abilità devi inserire, oltre alle conoscenze informatiche, anche quelle linguistiche, ovviamente. Potrebbe essere utile far riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
Altri suggerimenti per rispondere ad un annuncio in inglese
Dal punto di vista più strutturale, ricordati che scrivere un CV per gli USA significa creare un documento che non sia più lungo di una pagina, perché questa è la prassi più comune, mentre per il Regno Unito di solito il curriculum dovrebbe essere di due o tre pagine, così come in Italia.
Altro aspetto di cui tenere conto e l'inserimento dei dati sensibili. All'estero infatti non bisogna indicare informazioni come la data di nascita, il luogo di nascita, il sesso, lo stato civile.
Non in ultimo, mentre in Italia le referenze non sono un elemento particolarmente rilevante, o almeno non in tutti gli ambiti lavorativi, all’estero se ne tiene in maggior conto. Quindi è una buona idea inserire almeno due referenze. Se il rischio è dilungarsi troppo nel curriculum vitae in inglese, allora si può inserire semplicemente la voce “references on request” e fornirle nel caso in cui il potenziale datore di lavoro lo richieda.