"Non abbiamo nulla da perdere". Questo era quanto coach Nalin aveva dichiarato prima del match.
"In realtà, anche se qualcuno potrebbe obiettare, usando la famosa espressione "del senno di poi, sono piene le fosse" il Bcl ha perso un buona occasione per assestare un bel colpo in campionato.
In molte fasi di gioco ha dimostrato di avere qualità e tecnica per tenere testa ad avversari forti e decisamente fisici, differenze di altezze e strutture fisiche imponenti sono state spesso controllate se non annientate dai piccoli di Nalin.
Quello che però sembra essere diventato un marchio di fabbrica del Bcl e sul quale Nalin dovrà lavorare e che spesso la condanna ad affannose rimonte, dal risultato quasi sempre scontato, sono quei 4, barra 5 minuti di completa follia: minuti, nei quali pare che, chiunque sia in campo, dimentichi totalmente come si gioca a basket.
Così è andata con il Castelfiorentino, un primo quarto giocato bene e chiuso in perfetta parità, un secondo quarto iniziato abbastanza similmente al primo per poi trasformarsi in una caporetto negli ultimi quattro minuti, 47/31 al riposo
Poi un ripresa, di nome e di fatto, dove il Bcl ha tenuto il passo dei padroni di casa e infine un ultimo quarto giocato ancora meglio, tanto da arrivare sul collo degli avversari e maturare l'idea del "colpaccio", frenata ancora una volta dal poco tempo a disposizione per concretizzarla e da un eccessiva animosità biancorossa che alla fine vanno a premiare i padroni di casa che chiudono l'incontro sul 90/77" conclude il coach.