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Tante volte si suol dire: chi, in Conclave entra Papa, ne esce cardinale, asserzione che sta a significare come i troppo favoriti escano molto spesso sconfitti dalle finali.
Moltiplicando la fatica nell'organizzare eventi podistici a causa del covid che ha ridotto le partecipazioni e le adesioni degli atleti, le squadre cercano di tenere in vita i vari eventi, che però spesso vengono annullati all'ultimo momento. Chi non si arrende a questa disagevole situazione è il gruppo Mele Marce di Nozzano, diventato in pochi anni uno dei punti di riferimento a Lucca assieme agli storici Marciatori Marliesi, G.S. Antraccoli ed altri che ancora resistono.
"Purtroppo-dice Lara Lenci, coordinatrice di Mele Marce-tante società sono in difficoltà. In particolare quelle organizzatrici delle gare non competitive che restringono sempre più il numero dei partecipanti, vuoi perchè gli anziani stanno perdendo l'abitudine in un periodo travagliato come questo, vuoi per le persone che purtroppo sono decedute per il covid. Tante manifestazioni, come quelle del TPL vengono annullate all'ultimo momento dopo che avevano già centinaia di iscritti. In più diversi gruppi si sono sciolti e difficilmente torneranno in vita".
Quindi l'attività podistica è sempre più praticata dai giovani?
"In prevalenza si perchè i giovani sono maggiormente propensi a disputare le gare competitive e quelle continuano ad affascinare migliaia di persone. Purtroppo quando un runner ad età avanzata perde il ritmo delle gare, difficilmente riesce a ritrovarlo"
Lara Lenci ricopre un ruolo fondamentale nel gruppo Mele Marce. E' lei l'atleta di riferimento che favorisce la socializzazione, che è poi quella che tiene a galla tutto il concetto del movimento, ma rappresenta anche l'educatrice alla collaborazione ed alla cooperazione nello sviluppare gli incontri e programmare le partecipazioni agli eventi competitivi e non competitivi.
"Il nostro motto, da sempre condiviso dal nostro presidente Paolo Frizza, è quello di allenarci assieme, ma soprattutto percorrendo itinerari a contatto con la natura. Ci aiuta a gaurdare noi stessi ed a socializzare con gli altri che condividono i nostri stessi ideali."
La soddisfazione viene anche dai risultati?
"Emergere ad una gara e portare a casa un semplice trofeo ci da indubbiamente una immensa gioia ma alla base di tutto c'è il gruppo: si vince collettivamente e l'obiettivo di raggiungere assieme un risultato conta di più della bravura del singolo"
Le gare competitive sono più partecipate sullo sterrato o sul suolo rigido?
"Senza dubbio sullo sterrato. E' più divertente. Aiuta di più a staccare la spina dalla routine quotidiana nei weekend settimanali, scoprendo sempre di più cosa offre la natura anche a livello di colori ed a scrutare il meraviglioso silenzio dei boschi. La mente si rilassa di più anche a livello competitivo su percorsi ondulati."
SODDISFAZIONI DALLE ULTIME PARTECIPAZIONI
Il gruppo Mele Marce è da diversi anni uno fra i più attivi a Lucca. A quali eventi avete partecipato ultimamente?
"Ci siamo tolti delle belle soddisfazioni nella 30.a tappa Trail competitiva San Miniato-Gambassi Terme. La gara si è svolta il 5 giugno in un percorso della Via Francigena con partenza alle 8,30 da piazza della Repubblica di S.Miniato fino all'arrivo nella suggestiva piazza Castello di Gambassi Terme. Un tracciato congeniale al nostro gruppo ed abbiamo partecipato in quattro. Io sono giunta terza di categoria; Luca Cortopassi terzo nella categoria veterani e Roberto Gallione secondo di categoria. Assieme a noi ha corso anche Alberto Barsotti. A volte purtroppo vengono annullate le gare all'ultimo momento e per fortuna si è svolto regolarmente il 19 giugno il Trail del Capitan di Ventura Spadaforte, il cui nome è tutto un programma (ride ndr). È andata benissimo perchè ho vinto di categoria, nella fascia dai 18 ai 39 anni, sulla distanza competitiva di 24 km. Tanti hanno partecipato alla gara più corta dei 15 km.: due trail in completa autonomia che si sono svolti sul Colle di Buggiano."
A 37 anni di età Lara Lenci è ancora in splendida forma e spruzza felicità da tutti i pori. Ma qual'è stata la gara che più ricorda con soddisfazione?
"Sicuramente il Giro podistico d'Italia che si è corso nel mese di maggio: il Run4Hope, organizzato dalle staffette regionali con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno dell'Airc e dell'Ail dove si vede la cooperazione dei gruppi nel consegnare il testimone. Noi come Mele Marce lo abbiamo portato da Lucca a Viareggio fino alla piazza dove ha sede il Comune. La partenza della Toscana era fissata a Firenze. Da Lucca a Nozzano il tratto era asfaltato, poi da Massaciuccoli abbiamo proseguito nei sentieri fino a Montramito ed a Viareggio abbiamo consegnato la staffetta all'Atletica Pietrasanta che l'ha portata fino a Carrara."
Nell'ultimo weekend dove avete corso?
"Domenica abbiamo partecipato alla 16.a Corsa dei Capitani. Una competitiva di 14,3 km., valevole come campionato regionale Uisp di corsa in montagna che si è svolta a Cutigliano"
MELE MARCE DOMANI DOMANI IN GARA NELLA CAMAIORE-CAMPALLORZO
Prossimi impegni?
"Domani siamo a Camaiore alla partenza della Camaiore-Campallorzo. La maggior parte di noi prenderà parte al Trail Running competitivo di Km. 9,5, alcuni invece alla non competitiva di km. 8,5. Le due partenze sono fissate alle 9 da piazza Bernardino con arrivo previsto al Rifugio Baita Verde di Campallorzo. Non vedo l'ora di inoltrarmi su quei magnifici sentieri. Il nostro gruppo è amante del dislivello e delle panoramiche. Chiuderemo il mese di luglio con un'altra competitiva: il Trail Moggiona di 20 km. fissato per domenica 31 luglio verso Poppi in provincia di Arezzo. Per me le migliori domeniche sono quelle dedicate alle corse podistiche, ma assolutamente in compagnia con il mio gruppo. Siamo molto affiatati e ci concediamo spesso dei buoni pranzi una volta portata a termine la gara. Non potrei stare senza correre ed anche nel prossimo futuro i miei momenti di svago preferiti saranno sempre questi, pur con le dovute difficoltà che comporta il piacere della fatica ma in piena libertà ed assolutamente con il mio gruppo".
MELE MARCE A LIVELLO ORGANIZZATIVO
Dopo aver organizzato la 1.a edizione competitiva della Walls Run il 12 giugno sulle Mura Urbane di Lucca, assieme ai Marciatori Marliesi ed al G.S. Antraccoli, Mele Marce ha in programma un evento che rientra nel Trofeo Podistico Lucchese. Se non ci saranno intoppi, domenica 30 ottobre, avrà luogo sulle colline di Nozzano la marcia di "Hallouin" denominata Melemarciando. Un evento non competitivo la cui originale partecipazione impone il travestimento nell'abbigliamento da indossare per rispettare la vicina festa di Hallouin. Una marcia unica nel suo genere dal crescente successo delle prime edizioni anche se nelle ultime ci sono stati gli annullamenti a causa del covid e del distanziamento sociale.
Tra gli spettatori del 1.o Trofeo Vivaldo Cipollini, in programma sabato a Massa Macinaia, ci sarà anche il patron di Amore e Vita Ivano Fanini. La corsa, riservata alla categoria juniores, voluta da Re Leone Mario Cipollini ed organizzata dal G.S. Porcari Lucca Sport Events, ha smosso le motivazioni del patron lucchese fortemente legate ai numerosi ricordi che conserva per Vivaldo Cipollini ed i suoi figli Cesare, Mario e Tiziana per il loro passato in maglia Fanini.
Allora Ivano ha deciso di tornare alle corse? Sabato sarà a Massa Macinaia?
"Sicuramente-risponde il patron lucchese-non posso mancare ad una corsa dove si ricorda il mio grande amico Vivaldo. Fra noi c'era un rapporto di stima e amicizia, altrimenti non avremmo potuto rimanere in contatto per così tanti anni. Anche quando i suoi figli Mario e Tiziana, ancora minorenni, correvano per le mie squadre, cercavamo di dire la nostra in maniera pacata, raggiungendo sempre una posizione di accordo. La maglia Fanini è l'unica che hanno indossato tutti e tre i fratelli ciclisticamente ed anche questo è un motivo che mi lega a loro affettivamente".
Lei è stato vicino a Vivaldo anche dopo l'incidente che l'ha portato alla morte?
"Certo. Fino agli ultimi giorni che ci ha lasciato nel 2010, all'età di 78 anni, gli sono sempre stato vicino, andandogli a fare visita alla Casa di Riposo di Marlia dove era ricoverato da anni. Ho sempre cercato di aiutarlo dandogli speranza, quando si sfogava sul suo infortunio o su altri argomenti. Gli faceva piacere ricordare la carriera di suo figlio Mario, diventato il più forte velocista del mondo di tutti i tempi".
Ci può ricordare qualche episodio?
"Vivaldo ha avuto il merito di avere messo in bicicletta Mario e Cesare (Tiziana ha corso poco ndr). Due grandi talenti, uno da dilettante (Cesare) era un fenomeno. L'altro (Mario) lo è stato per tutta la carriera. Con il passare degli anni l'amicizia fra me e Vivaldo si era consolidata, in virtù di una comunanza ideale e caratteriale. Quando Mario aveva appena sei anni, nel 74, impuntò per la prima volta i pedali su una bicicletta e questa era una bicicletta Fanini di colore azzurro, allestita a livello meccanico da mio fratello Michele scomparso di recente. Le prime pedalate Mario con quella bicicletta le fece a Porcari assieme a suo padre Vivaldo. Indimenticabile per me la gioia che mi dette lo stesso Mario quando nell'85, indossando i colori della Porcari-Fanini, all'età di 18 anni, da juniores si impose nel campionato del mondo della 4x70 km. Posso dire di averlo lanciato con le mie squadre e lui mi ha ricambiato la fiducia vincendo ovunque ed impinguando la mia bacheca di trionfi con il primo dei diversi titoli mondiali conquistati in 50 anni fra dilettantismo e professionismo."
E di Cesare cosa ricorda?
Ha corso con la mia Fanini nell'85 e nella Pepsi Cola-Fanini nell'87 anno in cui si impose nel prologo della Vuelta a Mendoza in Argentina e nella 5.a tappa dello stesso giro sudamericano. Aveva tanta classe, peccato che da professionista non è riuscito a sfruttarla come avrebbe dovuto".
Questi sono gli unici motivi per la sua presenza alla gara juniores di sabato?
"Non solo. Fra le squadre partecipanti è iscritta anche Mamma e Papà Fanini di Livorno e la mia presenza potrebbe essere di sprone alla squadra che porta il nome dei miei amati genitori. Poi ad organizzare la corsa c'è il G.S. Porcari, il cui presidente Lido Del Carlo è stato in passato un mio corridore nelle varie categorie giovanili. Mi fa veramente molto piacere che Mario Cipollini abbia voluto questa corsa e si sia prodigato per alimentarla anche a livello economico. Un bel gesto che gli fa onore. Pensare che quando era bambino lo tenevo in braccio mettendogli già allora in testa il ciclismo e la maglia di campione del mondo ed oggi me lo ritrovo da adulto a ricordare le sue origini ed il suo grande papà dopo aver fatto una carriera irripetibile per qualsiasi corridore, trasmettendo la sua passione ed i valori del ciclismo ad una nuova ondata di giovani. E' così che questo sport può continuare ad avere un futuro...."