Se il buongiorno si vede dal mattino, chissà come sarà il resto della giornata. Alle 9 era stato fissato l'appuntamento per l'incontro tra l'assessore allo sport Fabio Barsanti e una delegazione del comitato genitori S. Cassiano a Vico e il patron di Real Academy Claudio Polonia. Un appuntamento che lo 'sceriffo' dell'amministrazione comunale non aveva mai accolto prima del cosiddetto ripristino della legalità, ossia prima dello sgombero forzato con il noto blitz delle forze speciali all'impianto di San Cassiano a Vico. Ora, evidentemente, dopo che il pugno di ferro ha ottenuto l'abbandono dell'unico impianto sportivo decente di tutta la città, l'amministrazione comunale ha fissato un incontro per stabilire non si sa bene che cosa visto che fino ad oggi e contrariamente a quanto era stato promesso, di alternative per far allenare le squadre della società di Polonia non è che ne siano state proposte di valide.
Fabrizio Perotti, collaboratore e collega della Gazzetta di Lucca, era stato accreditato da Claudio Polonia come rappresentante di una delle sue società calcistiche così da poter essere presente, anche su consiglio dell'avvocato e per una trasparenza dell'informazione, ma l'assessore lo ha riconosciuto e gli ha gentilmente spiegato che lui, dentro la sala, non ci poteva stare perché, altrimenti, avrebbe scritto un pezzo. Quindi, bando al tentativo legittimo di ogni cronista di essere presente ad un evento, e prego si accomodi fuori dalla porta.
Tra i presenti, sul fronte del comune, anche il consigliere comunale di Lucca 2032 Marco Santi Guerrieri e la dirigente Antonella Giannini.
Come mai l'assessore si sia deciso soltanto adesso e dopo quello che è accaduto a S. Cassiano a Vico con l'intervento di una trentina di agenti... anti-sommossa - ma la sommossa non c'è stata - ad incontrare genitori e Polonia, è un mistero. Peraltro il medesimo, al termine della conferenza stampa del sindaco Pardini sulla piscina si era lasciato sfuggire davanti a testimoni, la frase rivolta a chi scrive che suonava più o meno così: Non ha avuto nemmeno il coraggio di intervenire dopo quello che ha scritto. Noi eravamo fuori regione in quel di Parma mentre lui, chissà come chissà perché, quando venne chiesto il suo intervento a S. Cassiano a Vico da un Polonia che aveva minacciato di darsi fuoco e voleva solamente parlarci, il coraggio di farsi vedere chissà dove lo aveva infilato.
Ma questa, è sempre stato annunciato, è la giunta della trasparenza, della legalità, della correttezza e del metterci sempre la faccia.
Il nostro cronista è in attesa degli eventi. Fuori dalla porta e sulle scale o giù di lì.