Il consiglio comunale è iniziato alle ore 21 con il consueto appello nominale richiesto dal presidente Enrico Torrini al segretario generale. Prima dell’inizio ufficiale del consiglio comunale, nella sala consiliare, ed in particolare nell’emiciclo, si percepiva un latente clima di tensione tra i componenti degli schieramenti di maggioranza e di opposizione, che coinvolgeva anche i falchi della giunta, a cominciare proprio da quello che, pur essendo assente, riesce ad influenzare anche l’atmosfera di palazzo Santini, oltre a quella di palazzo Orsetti dove ormai è diventato il dominus e viene indicato come il vero primo cittadino di Lucca: l’indomabile Fabio Barsanti.
La condotta del sindaco Mario Pardini è ormai sotto gli occhi di tutti, e solo chi non vuole guardare oltre il proprio naso non si è accorto che ormai è succube del suo potente assessore allo sport. Ormai Pardini è considerato solo il paravento di colui che gli indica la via da seguire, visto che acconsente, placidamente e senza colpo ferire, ad ogni sua presa di posizione, come la più recente cronaca ci riferisce. Nutriamo la segreta speranza, comunque, che riesca a smarcarsi da questa ingombrante presenza o, se proprio non potrà farne a meno, che i due diventino come i Dioscuri Castore e Polluce ed i ruoli tornino quelli di inizio mandato.
Finalmente l’uomo di Casapound ha gettato la maschera della sfinge ed ha rivelato a tutti la sua vera indole di capo ultras. Ormai è evidente che, invece di occupare lo scranno di assessore comunale, di fatto siede sulla più alta poltrona di primo cittadino. Peccato, però, che non ha il british style che ci aveva affascinato di Mario Pardini, con quel comportamento curiale ed il sorriso sornione di democristiana memoria. No, l’uomo nero si trova certamente più a suo agio sulle barricate degli spalti di uno stadio, situazione a lui molto più congeniale, pronto a gettarsi nella mischia e mostrare i muscoli, invece che vestito di tutto punto nella malcelata intenzione di apparire quella finta sfinge imperturbabile di destra che la sua stessa vera natura ha smascherato.
Sull’altro versante si poteva notare invece come Francesco Raspini, capo gruppo di minoranza del PD e leader indiscusso dell’opposizione, si muoveva agevolmente tra i suoi colleghi delle minoranze come un gatto sornione che stava attendendo solo il momento opportuno per intrappolare un ghiotto topo e farne la sua prelibata cena.
Il nervosismo era nell’aria, mentre gli sguardi di sottecchi tra i vari componenti dei banchi della maggioranza con quelli della minoranza si incrociavano continuamente: gli schieramenti sembravano studiarsi vicendevolmente come due pugili sul ring che cercano di capire quando e dove sferrare il colpo decisivo per mandare a tappeto l’avversario. L’impressione era quella di essere spettatori di un film surreale con dei soggetti a cavalcioni della Santa Barbara di un’isolata nave da guerra, pronta per il combattimento in mare aperto, ma accerchiata da un’intera squadra navale da cui si prepara a partire un cannoneggiamento serrato che la farà saltare in aria.
Terminate le formalità dell’appello nominale e di verifica del numero legale, ritenuti giustificati per l’assenza il capo gruppo di minoranza Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina e il consigliere del gruppo di maggioranza Difendere Lucca Andrea Barsanti, che avevano fatto pervenire l’apposita comunicazione, il presidente Enrico Torrini ha dato inizio all’ordine dei lavori previsto.
Il primo punto era quello relativo alle raccomandazioni e ha visto prendere per primo la parola il capo gruppo di minoranza Lucca Futura Gabriele Civati che, prendendo spunto da un articolo di stampa apparso nelle giornate precedenti, ha chiesto chiarimenti circa le intenzioni del sindaco e della giunta sulla richiesta del comitato dei residenti di san Pietro a Vico inerenti la realizzazione di un parcheggio, di aree a verde e, in particolare, la riqualificazione del Mulino Pardini, per cui sarebbe stato presentato un esposto alla locale procura della Repubblica e richiesto un sopralluogo da parte dell’Arpat, poiché vi è il timore di un inquinamento ambientale dovuto al disfacimento della struttura sempre più vecchia e fatiscente. Sempre dalla stampa Civati aveva appreso che la giunta, in contemporanea all’articolo di stampa menzionato, aveva dichiarato il passaggio della pratica di riqualificazione in questi giorni, denotando un ritardo di circa sette mesi rispetto ai tempi dichiarati a suo tempo. Il consigliere ha raccomandato quindi alla giunta di dare corso veloce alla pratica, dal momento che serve una risposta celere alla cittadinanza, e ha rafforzato la richiesta già fatta dai suoi colleghi di minoranza nella commissione lavori pubblici e ambiente di fare un sopralluogo da parte dei componenti della stessa insieme ai tecnici comunali ed al comitato dei residenti di San Pietro a Vico al mulino Pardini, calendarizzandola al più presto in quanto non più procrastinabile.
Successivamente ha preso la parola il capo gruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci per raccomandare un intervento in relazione alla prospettata chiusura del negozio monomarca Thun ubicato in Via Fillungo, essendo probabile il licenziamento delle quattro dipendenti per cui la CIGL aveva avviato una mobilitazione della cittadinanza.
Bianucci ha continuato affermando di aver ricevuto, da parte di alcuni genitori preoccupati, delle foto ritraenti lo stato dei rubinetti dei bagni della scuola dell’infanzia di san Marco da cui fuoriusciva acqua rugginosa, che veniva data da bere ai bambini; ha sottolineato la necessità di un intervento di sostituzione degli stessi, visti anche i casi di legionella presentatisi in città. Ulteriore raccomandazione, peraltro già fatta in altra occasione, è stata quella relativa all’abbandono delle biciclette di share bike sulle strade: il consigliere ha richiesto che l’assessore competente intervenga sulla società di gestione perché le stesse vengano lasciate negli appositi spazi.
È poi intervenuto il consigliere di minoranza del PD Vincenzo Lorenzo Alfarano per raccomandare un intervento in via Corte Pistelloni in Sant’Anna, nell’ultimo tratto sterrato, perché si provveda ad un livellamento della stessa onde evitare l’effetto conca che tende a verificarsi nei giorni di pioggia, con conseguente reflusso delle acque che stagnano rendendo difficoltoso il passaggio soprattutto dei pedoni.
Ha chiesto e ottenuto di intervenire il consigliere di minoranza del PD Gianni Giannini per raccomandare l’installazione di un cartello stradale/turistico per uno dei luoghi più suggestivi della città, particolarmente apprezzato dai turisti, il passo di Dante, evidentemente difficoltoso da raggiungere senza delle chiare indicazioni. Ha approfittato dell’occasione per richiedere che lo stesso luogo venga incluso per almeno due volte l’anno nel programma di sfalcio delle erbe.
Ulteriore raccomandazione da parte di Giannini quella inerente al fatto che nella zona sud si è verificata una recrudescenza di furti in abitazione che sta minando la percezione della sicurezza degli abitanti; il consigliere ha quindi affermato di voler conoscere quali iniziative di raccordo l’assessore Minniti abbia posto in essere con le FF.PP. per infrenare questo fenomeno. Ha concluso, sorridendo, rivolgendosi all’assessore Moreno Bruni per informarlo che la famosa penna per sottoscrivere gli atti di matrimonio durante le funzioni civili non è ancora tornata al suo posto e si continua ad utilizzare una semplice bic. Immediata replica dell’assessore per affermare che effettivamente la penna di rappresentanza era stata sostituita, ma anche questa è stata asportata da ignoti, per cui ha dato disposizioni perché nella sala cerimonia venga messa un’ulteriore piccola scrivania con cassetto in cui sarà riposta, chiusa a chiave, subito dopo l’utilizzo.
Si è allora giunti al secondo punto, quello relativo alle risposte orali alle interrogazioni, per cui il presidente Enrico Torrini ha dichiarato che nella seduta odierna la giunta avrebbe provveduto a rispondere alle interrogazioni nr.156/2023 del consigliere Daniele Bianucci, nr.192/2023 del consigliere Vincenzo Lorenzo Alfarano e 4/2024 dei consiglieri Gabriele Civati e Vincenzo Lorenzo Alfarano. Ha illustrato, come da regolamento, la sua interrogazione Daniele Bianucci, interrogazione inerente alla progettazione degli assi viari e in cui si chiede se il sindaco abbia incontrato o meno il commissario straordinario di Anas: infatti, mentre il primo lo ha negato, da parte della regione Toscana è stato confermato l’avvenuto incontro, nonché quali siano le osservazioni che il sindaco e la giunta hanno proposto visto che da oltre un anno, stanti le reiterate richieste delle opposizioni, non erano state discusse nella commissione lavori pubblici e ambiente, e la cui conoscenza era necessaria per eventuali azioni da intraprendere in ordine alle tante criticità emerse dal progetto stesso.
Ha chiesto di intervenire il sindaco Mario Pardini per precisare che lui non ha mai affermato di non aver incontrato il commissario straordinario dell’Anas e che, anzi, lo ha fatto per ben due volte; quindi, ha delegato l’assessore Nicola Buchignani per una risposta esaustiva, dal momento che questi è sempre presente ai tavoli regionali per la questione. Ha preso la parola l’assessore per confermare quanto dichiarato dal primo cittadino, ossia gli avvenuti incontri con regione ed Anas, rappresentati dall’assessore Baccelli e dal commissario straordinario dell’Anas, con il sindaco e lui stesso. Inoltre, ha riferito che vi sono stati e sono in corso degli incontri a tavoli tecnici che vedono la partecipazione di un funzionario del comune di Lucca unitamente ad un professionista della ditta che deve eseguire i lavori, proprio per arginare e dare soluzioni alle criticità emerse in fase progettuale.
Buchignani ha proseguito con il suo intervento di risposta a Bianucci affermando che sono ancora in corso degli incontri tecnici e che, non appena saranno terminati, sarà sua personale premura andare in commissione lavori pubblici e ambiente per far conoscere le osservazioni prodotte dalla giunta e se queste siano state o meno accettate dagli altri interlocutori. Bianucci si è dichiarato non soddisfatto della risposta e ha dato una stoccata al presidente Torrini perché a suo dire, con una interpretazione restrittiva del regolamento, non consentiva di argomentare l’insoddisfazione o meno della risposta ricevuta. Torrini ha replicato seccamente che non può consentire ogni volta di fare dei comizi, mentre larga parte della maggioranza rumoreggiava all’indirizzo dell’esponente delle minoranze.
È giunto il turno del consigliere di minoranza del PD Vincenzo Lorenzo Alfarano di esporre la sua interrogazione, inerente all’occlusione di un canale presente in via della Chiesa Ventiquattresima della frazione di Santa Maria a Colle che provoca continui allagamenti con notevoli rischi per i passanti sia a piedi che in automobile, per cui la soluzione più opportuna sarebbe l’inscatolamento del canale o, provvisoriamente, una bonifica, come già fatto negli anni precedenti. Ha ricordato che già la commissione competente, dopo un sopralluogo, aveva promesso un rapido intervento ma, a distanza di molti mesi, nulla ancora è stato fatto per dare una minima soluzione, ancorché temporanea. Ha concluso richiedendo una riposta del sindaco e degli assessori competenti sulle modalità risolutive della problematica e delle tempistiche previste per compierle.
Ha risposto ancora Buchignani, premettendo che negli ultimi dieci anni le soluzioni tampone sono state, appunto, delle bonifiche, ma mai si è fatto lo spurgo, operazione assolutamente necessaria perché sono stati accertati anche degli sversamenti, dovuti probabilmente a scarichi abusivi, per cui la polizia municipale è stata incaricata di indagare per risalire agli autori e si è resa necessaria la campionatura di questo materiale inerte per qualificarlo o meno come rifiuto speciale e, quindi, smaltirlo da parte di una ditta specializzata nel rispetto del codice dell’ambiente. Non appena terminati questi accertamenti si provvederà ai lavori necessari. Il consigliere Alfarano si è dichiarato insoddisfatto della risposta e ha puntualizzato la mancata risposta sulle tempistiche certe dell’intervento.
Civati ha allora dato lettura della sua interrogazione a firma anche del consigliere del PD Alfarano, inerente all’avvenuto abbattimento, nel 2018, dell’immobile ex sede circoscrizione 3 di viale Einaudi, perché non conveniente per l’efficientamento energetico e la ricostruzione di un nuovo stabile, che era stato terminato da molti mesi e non vedeva più alcun lavoro in corso ma, nonostante ciò, non era stato ancora reso fruibile alla cittadinanza; è stato richiesto perciò al sindaco e agli assessori competenti quando lo stesso sarà utilizzabile. Ha risposto anche in questo caso l’assessore Buchignani confermando il termine dei lavori del fabbricato e, inoltre, aggiungendo che è stato collaudato e con la settimana prossima verrà consegnato al patrimonio; successivamente, quindi, vi verranno trasferiti gli uffici e diventerà operativo. Il consigliere Alfarano, cofirmatario dell’interrogazione, si è dichiarato soddisfatto, ma ha precisato che non sono state precisate le tempistiche esatte di trasferimento degli uffici.
Si è passati quindi alla trattazione del terzo punto dell’ordine dei lavori, inerente alla pratica nr.9/2024 avente per oggetto il “Regolamento di fornitura del servizio idrico integrato del comune di Lucca – Approvazione”, illustrato dall’assessore Cristina Consani, la quale ha fatto una cronistoria della genesi del regolamento, che prevedeva l’approvazione con voto del consiglio comunale. È intervenuto il capo gruppo del PD Francesco Raspini che ha rappresentato alcune perplessità sorte nella minoranza, giustificando con queste l’astensione dal voto del suo collega di partito Gianni Giannini nella commissione all’uopo convocata e precisando che la perplessità più importante è quella relativa alle nuove regole di allacciamento all’acquedotto. Ha attaccato polemicamente Marco Enrico Santi Guerrieri, presidente della commissione lavori pubblici, dandogli dell’autocratico e criticando fortemente la sua gestione, molto spesso di totale chiusura alle legittime richieste di convocazione della commissione stessa fatte dalle minoranze consiliari. Ha concluso che nell’insieme il lavoro fatto è buono, ma ha dichiarato l’astensione dei gruppi di minoranza nella votazione della pratica in disamina.
L’assessore Consani ha replicato affermando che, benché siano condivise alcune delle perplessità palesate dal capo gruppo del PD, si era preferito soprassedere per non creare disarmonie con la regione ed evitare conflittualità che comunque sarebbero state inutili, perché non avrebbero fatto modificare il progetto regolamentare che ci si accingeva a votare ed approvare. È stata posta in votazione da parte del presidente Enrico Torrini la pratica e la sua immediata eseguibilità, ottenendo in entrambe le occasioni 19 voti favorevoli, nove astensioni e nessun voto contrario: la pratica è stata quindi approvata.
Si è infine giunti al quarto ed ultimo punto dell’ordine dei lavori, relativo alla pratica nr.17/24 avente per oggetto il “Regolamento comunale per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. Parziali modifiche. Approvazione”, illustrato dall’assessore Paola Granucci.
È intervenuto il consigliere di minoranza del PD Chiara Martini, che ha criticato il provvedimento: “Questo presenta ancora ancora solo dei piccoli ritocchini, timorosi e pavidi rispetto alla precedente versione ma a cui ancora manca totalmente una visione strategica di più ampio respiro, come richiesto nell’occasione in cui essa è stata ritirata”, ha commentato. Da quest’affermazione è nato un simpatico siparietto di botta e risposta tra Granucci e Martini, conclusosi con un intervento del sindaco che ha precisato l’azione di governo della sua giunta tendente principalmente a favorire il turismo e quindi incrementare l’economia cittadina.
Ciò ha provocato la reazione ironica di Raspini, che ha dato lettura di un articolo di stampa inerente a un’intervista rilasciata dall’assessore Granucci ad inizio mandato in cui essa ribadiva che non sarebbe aumentata la tassa sul suolo pubblico. “Mi congratulo con il sindaco- ha affermato Raspini- perché dall’inizio del suo mandato è riuscito a fare tutto il contrario di quanto promesso in campagna elettorale senza avere proteste”. È stata quindi posta in votazione la pratica per l’approvazione e l’immediata eseguibilità, che ha ottenuto in entrambe le votazioni 19 voti favorevoli, nove voti contrari e nessuna astensione.
Il consiglio comunale è terminato alle ore 22.45 con lo sciogliere le righe del presidente Torrini. senza che i presagi dell’inizio diventassero realtà; quindi, rimarremo in attesa mentre maggioranza ed opposizione continuano ad affilare i coltelli per darci, prima o poi, lo spettacolo prospettato ma ancora non avverato.