Politica
Giovanni Minniti candidato alle regionali per Forza Italia insieme a Bigongiari, Bergamini e Romina Mariotti
Continua la marcia di avvicinamento del partito Forza Italia alle elezioni regionali della Toscana che si svolgeranno nel prossimo mese di ottobre

Extracomunitario arrestato per violenza sessuale su una bambina, Rete dei patrioti: “Lucca sulla via del degrado e dell’insicurezza”
Una doccia fredda per Lucca la notizia dell’arresto di un extracomunitario per violenza sessuale su una bambina, dichiara la Rete dei patrioti: “Una città che da sempre è…

La giustizia e la legge: Viareggio si conferma terra di delinquenza
Caro direttore, Viareggio si conferma terra di delinquenza diffusa e pervasiva, di insicurezza che secondo alcuni politici e, ahimé, alcuni magistrati, è solo “percepita” ma che fa vittime…

Montemagni (Lega): "Lucca: bene lo sgombero di un immobile occupato da abusivi per opera della municipale e della polizia di Stato"
"Desidero complimentarmi con l'amministrazione comunale di Lucca ed in particolare con il nostro Assessore alla Sicurezza Salvadore Bartolomei per la brillante operazione di sgombero di un immobile, abusivamente…

Sgombero in via Trenta, Bartolomei: "Situazione seguita da settimane da polizia locale e servizi sociali, un nuovo esempio dell'importanza del coordinamento tra amministrazione comunale e questura per difendere legalità e sicurezza"
L'operazione di sgombero dell'appartamento di via Trenta coordinata dalla Polizia di Stato riporta alla legalità e alla sicurezza un pezzo del nostro territorio nella primissima periferia di…

Pardini: "Due milioni per il nuovo Palazzetto dello sport, un grazie alla Regione ed al consigliere Fantozzi"
La buona politica esiste e quando funziona si vede, si tocca con mano. Oggi, grazie all'impegno della Regione Toscana, possiamo annunciare un finanziamento di 2 milioni di euro per…

Nuova antenna in via di Picciorana a pochi passi dalle scuole, Bianucci si schiera contro:
“L’amministrazione comunale oggi permette l’installazione di una nuova antenna telefonica in via di Picciorana a poche centinaia di metri dalla scuola dell’infanzia di Tempagnano e dalla scuola primaria…

Summer Festival e piazza Napoleone, l'affondo di Giannini (Pd): "Amministrazione Pardini sdraiata di fronte a un privato"
"Difficile pensare che Elisa Baciocchi alias Napoleone, nel 1806, con l'intervento di riqualificazione urbanistica di Lucca, avesse in mente di destinare piazza Napoleone, cuore della vita politica e sociale della…

Aree interne, Puppa: "Dalla Regione opportunità concrete per la Garfagnana e la Media Valle"
"La delibera approvata dalla giunta regionale pochi giorni fa rappresenta un passaggio fondamentale per il rilancio delle aree interne della Toscana e, in particolare, per la Garfagnana…

Parco Alpi Apuane, via libera del Consiglio regionale al budget 2025-27
Il Consiglio regionale della Toscana ha espresso parere favorevole a maggioranza sul budget economico 2025-2027 dell’Ente parco regionale delle Alpi Apuane. L’atto è passato con il voto…

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Preoccupazione per l'impatto sulle imprese locali, richiesta a Regione e Governo di interventi a favore delle cosiddette zone gialle, colpite indirettamente dall'epidemia del nuovo coronavirus Covid-19 ma danneggiate gravemente dal rallentamento generale dell'economia, promozione della città in Italia e per favorire la ripresa dei consumi interni; inoltre allo studio provvedimenti diretti del Comune che dovranno essere però ben ponderati per essere incisivi. Questi gli impegni del sindaco Alessandro Tambellini e degli assessori allo sviluppo economico Valentina Mercanti e al Turismo Stefano Ragghianti all'incontro organizzato Palazzo Orsetti con le categorie economiche lucchesi: Confcommercio e le sue articolazioni, Confesercenti, Confartigianato, Cna, guide turistiche alla presenza dei rappresentanti della Provincia Paolo Benedetti, di Camera di Commercio Roberto Camisi e dei consiglieri Cristina Petretti e Chiara Martini.
“La vita, il tempo libero, gli spettacoli, lo sport, le fiere il turismo devono andare avanti. Non possiamo farci prendere dall'emotività o peggio da paure irrazionali, il nuovo coronavirus rischia di fare i danni più gravi non alle persone ma all'economia e in particolare a quella italiana – ha affermato il sindaco Alessandro Tambellini - La situazione è sotto controllo gli enti locali si coordinano strettamente con l'autorità sanitaria e con il Governo; non possiamo cedere all'irrazionalità, i nostri provvedimenti si baseranno su evidenze scientifiche e strategie condivise. Il Governo e la Regione Toscana hanno dettato delle linee chiare che escludono la nostra regione da chiusure e misure precauzionali straordinarie, i casi scoperti in Toscana sono monitorati e prontamente isolati, è sufficiente quindi seguire le precauzioni generali di igiene personale e buon senso consigliati dalle Asl. Il Comune di Lucca non prenderà nessuna iniziativa autonoma e conferma il proprio calendario di eventi, esorta tutti i privati a fare altrettanto, invita cittadini, turisti e viaggiatori a non rinunciare ai propri programmi. La città è aperta e accogliente come sempre. Per questo siamo particolarmente soddisfatti di confermare i prossimi appuntamenti fieristici e culturali”.
“Il Comune non è immune da questo trend negativo – hanno affermato gli assessori Mercanti e Ragghianti – se questa situazione perdurerà anche il bilancio dell'ente potrebbe trovarsi in difficoltà. Detto questo – proseguono i due assessori – siamo a lavoro da giorni per individuare una strategia condivisa che ci permetta di agevolare e favorire le attività imprenditoriali e turismo a livello locale e diffondere fiducia e normalità di cui c’è un estremo bisogno. Il Calendario Vivi Lucca resta confermato e chi vorrà spostare senza giustificazioni dovrà confrontarsi con noi. Ci coordineremo con altri ambiti turistici per unire le forze anche sulla promozione”.
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Ormai è evidente e mai come su queste pagine, così provinciali, così unpolitically correct, così provocatorie eppure prodotto di una pancia che non fa a cazzotti col cervello, ma, anzi, lo affianca quotidianamente, lo avevamo annunciato e previsto. Gli imbecilli e gli idioti degli Organismi Sovranazionali, i politicanti marci e ipocriti di una classe dirigente senza nerbo né coraggio di assumersi le proprie responsabilità e difendere il proprio Paese e il proprio popolo, l'omino vestito di bianco d'Oltretevere che apre bocca solo per dire ovvietà e augurarsi un ritorno al medioevo e alle carestie di un mondo senza confini né identità, non sanno più cosa inventarsi per porre rimedio alle loro nefandezze e ai loro errori. Il Coronavirus, se ce n'era bisogno, ha evidenziato tutta la paura e, allo stesso tempo, l'incapacità di erigere un muro di onestà intellettuale capace di fronteggiare una minaccia che, al momento, promette di distruggere, soprattutto, non solo la nostra economia, ma anche la vita di coloro che, da essa, dipendono.
Ma a poche migliaia di chilometri di distanza, al confine tra la Turchia e la Grecia, con propaggini nell'Africa tanto cara alle Ong, alle Boldrini, al governo 5Palle-Pd (quando, di palle, ne basterebbero solo due), alle Rachete che chissà dove si troverà quando scoppierà l'inferno - e ci siamo vicini - sta accadendo quello che noi e pochi altri avevamo intuito, ma che nessuno aveva avuto la forza, la dignità, la capacità di ammettere.
Milioni di individui provenienti da tutti gli emisferi stanno cercando di raggiungere l'Europa, sì signori miei, l'Europa che sta agonizzando in un finto benessere pronto a crollare da un momento all'altro di fronte ai colpi inferti dal Coronavirus e che non può permettersi di far arrivare un solo immigrato di più da qui all'eternità.
Da noi i Conte e la truppa di servi sciocchi che si porta dietro, hanno da pensare a come arginare il contagio e poiché non siamo capaci, a queste latitudini, di costruire due ospedali in dieci giorni, ecco che si è costretti ad arrabattarci in tutti i modi con i nosocomi che, presto, esploderanno rigurgitanti di malati affetti da questa epidemia. Con i Mattarella che, altro non sanno fare, se non evocare i fantasmi di un nazifascismo per fortuna morto e sepolto, non riescono a vedere l'approssimarsi della vera minaccia alle nostre porte.
La Turchia ha aperto i confini e lascerà arrivare, se l'Europa non si calerà le mutande schierandosi al suo fianco contro la Russia, milioni di profughi che inonderanno l'Europa. Che cosa potrà e dovrà fare l'Italia per evitare la catastrofe rappresentata da una invasione che darebbe la spallata finale suscitando una reazione comprensibile e giustificabile da parte di coloro che, di immigrazione incontrollata, non ne possono più?
E' semplice e lo ripetiamo da anni: l'Italia deve fare come dovrebbero fare tutti gli altri Paesi europei. Chiudere immediatamente le frontiere, rifiutare sbarchi di qualunque tipo e arrivi da qualunque parte, siano essi via terra o via mare. Quando un organismo viene a contatto con una epidemia e un contagio di qualunque genere si tratti, o cerca di isolare la parte contagiata ed evitare la sua espansione incontrollata, o è destinato a perire.
Questa classe politica sta provocando la nostra morte con la sua pavidità e il suo politicamente corretto. Abbiamo visto tutti, e chi non lo ha visto o è un cretino o è un incosciente, che di fronte alla paura ogni Stato pensa, prima di tutto, a se stesso. Accade ed è sempre accaduto. In economia, nella storia, nella politica, negli affetti. Ovunque. Non ci voleva Thomas Hobbes né ci volevano i Machiavelli o i Guicciardini per insegnarcelo.
Oggi, però, è necessario che chi decide delle sorti di questo Paese si assuma la responsabilità di fare il massimo per proteggerlo. Se milioni di esseri umani senza arte né parte invaderanno l'Europa, sarà la guerra civile, sarà una guerra strada per strada, città per città, tra chi ha qualcosa da difendere e chi, questo qualcosa, non ha. Leggete i libri di Laurent Obertone (Guerrilla e Les Temps des barbares) e vi renderete conto di come la Francia e noi subito dietro con tutta l'Europa, finiremo a breve se non si diventerà quello che nessuno vorrebbe mai diventare, ma che, per necessità, è costretto ad essere.
Verrà un tempo in cui non ci sarà più nemmeno la pietà, dove soldi, potere, ricchezza, cultura non serviranno più a niente e dove conterà soltanto la legge del più forte e, di conseguenza, del più violento. Gli uomini, sosteneva Rousseau, avevano rinunciato alla propria libertà per firmare quel contratto umano che garantiva loro la sicurezza, ma questo contratto, per colpa di una classe politica imbelle e schifosa, è stato disatteso. Uno dei due contraenti si è dato alla fuga e ha lasciato l'altro, il popolo, praticamente da solo.
A questo punto non possiamo commuoverci di fronte alla sofferenza di un mondo che non ci appartiene e non perché siamo malvagi o egoisti o razzisti, ma perché ne va della nostra sopravvivenza. O l'accoglienza indiscriminata e l'invasione oppure il rifiuto totale di ogni compromesso. No pasaran gridavano i repubblicani spagnoli durante la guerra civile del 1936 contro i generali di Franco appoggiati da Hitler e Mussolini.
Mai avremmo potuto immaginare, nemmeno nei nostri peggiori incubi, che questa espressione sarebbe dovuta essere applicata nei confronti di masse umane inermi inevitabilmente pronte a distruggere il nostro sistema. Non è follia, la nostra, ma consapevolezza. O chiudiamo i nostri confini o non ci sarà un futuro.