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Mara Meo Pizzerie e Atletica Virtus ancora insieme
Lo storico gruppo lucchese, da decenni attivo nella ristorazione, ha scelto di affiancare la società del Presidente Nando Caturegli in tutte le sue manifestazioni sportive. Mara Meo, già…

DRK Capannori Baseball - "Draghetti" pronti alla sfida casalinga contro i Lancers Lastra a Signa
Domenica 18 maggio alle 10,30, il diamante di casa del DRK Capannori Baseball si prepara ad accogliere un'entusiasmante sfida per i piccoli Under 12: dopo numerose trasferte finalmente…

Prosegue in modo vittorioso il cammino delle squadre giovanili di pallanuoto del Circolo Nuoto Lucca
Prosegue in modo vittorioso il cammino delle squadre giovanili di pallanuoto del Circolo Nuoto Lucca nei campionati regionali UISP. La selezione Under 14, superando domenica 11 maggio, per…

Verso Lucchese – Sestri Levante: prevendita a gonfie vele, staccati già quasi 2 mila biglietti
Cresce l’attesa in città in vista della partita di ritorno dei playout che sabato sera (fischio d’inizio alle 20) vedrà la Lucchese impegnata al Porta Elisa contro il…

Immensa Jasmine agli Internazionali di Roma: batte la Stearns e per la prima volta in carriera accede alla finale del Foro Italico
Grande, unica, immensa Jasmine Paolini. La campionessa di Bagni di Lucca schianta nella semifinale del Wta 1000 di Roma la statunitense Stearns col punteggio di 7-5, 6-1 e…

Ennesima scalata sugli Appennini di Paolo Bianchini che porta a termine la super Rando 'La Florence Nord' in 45 ore
Non è certo una novità per uno fra i più grandi specialisti delle Randonnée in Italia. Paolo Bianchini che più passano gli anni e più si appassiona…

Richeson, Ghelber, Fantini: livello altissimo nel martello femminile
Primi annunci al femminile per la quarta edizione dell’Italiana Assicurazioni Meeting Internazionale Città di Lucca, l’evento che è una delle tappe Challenger del World Athletics Continental Tour 2025 e che domenica 8 giugno porterà sulla pista e sulle pedane del Moreno Martini i big dell’atletica leggera internazionale

Bodymind Karate Team impegnata in Slovenia e nelle qualificazioni per le finali nazionali cat. Cadetti e Trofeo CONI
La Bodymind Karate Team di Gossi lo scorso fine settimana ha partecipato a tre importanti tornei come l’Open Postumia e le qualificazioni per i campionati nazionali categoria Cadetti…

Un altro fine settimana di grande boxe alla Pugilistica Lucchese
Un altro fine settimana di grande pugilato si è svolto nella sede della Pugilistica Lucchese, con la seconda edizione del Trofeo delle Cinture Città di Lucca memorial…

Ciclo Team San Ginese che squadra! Ciclismo, amicizia e trionfi
Il Ciclo Team San Ginese sta confermandosi a suon di risultati fra le squadre più forti della Toscana su ogni tipo di tracciato. Forse mai in passato…

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Reagire alla disabilità e migliorare la propria qualità della vita creandosi obiettivi e rendendosi autonomo anche se portatore di handicap. Ce lo insegna Stefano Gori, il pluricampione italiano paralimpico delle specialità di atletica, che, attraverso lo sport, riesce a vivere bene la sua quotidianità, sia in famiglia, sia sul lavoro, esercitando una professione che lo soddisfa dedicando il tempo libero ad inseguire sempre nuovi traguardi attraverso lo sport, per poi trasmettere le sue esperienze di vita e le soddisfazioni nel mantenere fede alle sue aspettative, agli alunni delle scuole dislocate nelle diverse regioni italiane. Riesce a farci capire quanto sia per lui importante sentirsi utile alla società ed essere anche di esempio ai giovani che sempre più numerosi lo ammirano, mantenendo sempre sotto controllo le sue capacità che lo hanno portato a migliorarsi a livello motorio conquistando nelle varie discipline dell'atletica (dalle gare veloci , a quelle dei salti) più di 80 titoli italiani fra Cip, Fispes e Fispic. che hanno fatto di lui un campione unico nelle varie categorie paralimpiche.
"I sacrifici-ci insegna il non vedente-sono gli stessi che riguardano i normodotati. Pur essendo affetto dalla cecità, sono riuscito a tirare avanti coniugando il sacrificio al piacere, con tanto duro lavoro e costanza negli allenamenti. Senza questi, come alle tante rinunce, non è possibile superare le difficoltà che inevitabilmente si trovano nel percorso. Senza sacrifici e sofferenze non si va da nessuna parte, sia che si tratti di normodotati, sia di portatori di handicap."
I suoi insegnamenti e le sue testimonianze, ma anche le sue strategie e dinamiche adottate nella vita sportiva gli hanno consentito di ricevere l'onorificenza di Ambasciatore di una quarantina di comuni italiani. Attestati di benemerenza ai quali Gori tiene molto, soprattutto perché gli danno la consapevolezza di essere riuscito con tanto impegno a trasmettere le sue esperienze ai giovani ipovedenti, ma anche a scuotere tutti coloro che, da portatori di handicap, trovano maggiori difficoltà a reagire.
GORI, UN FIUME IN PIENA
Stefano è un "fiume in piena". Pratica sport da quando era ragazzo e , da mancato calciatore come promettente terzino fluidificante, l'insorgere della retinite pigmentosa lo ha indotto a scegliere una nuova disciplina sportiva. Atleta polivalente, spiccava con ottimi risultati a livello podistico fino a sfociare nelle specialità di atletica leggera. Non ha perso l'appuntamento con la vittoria, allora come oggi quando all'età di 60 anni sta facendo un pensiero al ritiro dall'attività agonistica che gli ha aumentato il bagaglio di esperienza da trasmettere ai giovani come relatore nelle scuole. A livello agonistico anche in questo travagliato 2020, ha portato punti importanti alla sua nuova squadra del G.S.H. Sempione 82 della provincia di Verbano-Cusio-Ossola presieduto da Elisabetta Saccà nel vincere il titolo italiano per società. Una società cresciuta grazie anche all'ex presidente Angelo Petrulli, scomparso tre anni fa, figura storica piemontese che ha avvicinato centinaia di disabili allo sport e promosso un gemellaggio con l'Unione Italiana Ciechi UIC Pisa, della quale Gori è un membro del consiglio ed ex atleta.
IVAN BORSERINI: STEFANO È UN TORNADO"
Sono molti gli insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori che conoscono l'atleta paralimpico lucchese. Una conoscenza avvenuta nelle scuole quando Stefano è stato invitato come relatore nel promuovere la diffusione delle attività sportive superando anche le difficoltà incontrate nelle discipline paralimpiche. Ivan Borserini, insegnante di educazione fisica all'Istituto di istruzione Superiore "Luigi Castiglioni" di Limbiate in provincia di Verbano-Cusio-Ossola commenta: " Conobbi Stefano in occasione di un meeting internazionale di atletica per non vedenti che organizzavo in Lombardia. Da li è iniziata un'amicizia che abbiamo consolidato relazionando con i ragazzi in diverse scuole una ventina di anni fa im Garfagnana. Tre anni fa a Barga abbiamo presentato un libro sulla disabilità in un liceo scientifico di Barga dal titolo Maurizio l'Albatros dove sono autore assieme allo stesso Maurizio e S.Patellaro". Attualmente Ivan Borserini ricopre l'incarico di delegato provinciale CIP di Monza e Brianza. Continua il suo commento:
"Stefano è un tornado, non si ferma mai. Ed è ancora molto reattivo in pista, nonostante l'età. Difficile trovare per lui anche delle guide adeguate. Io ad esempio non riesco a stargli a fianco con la cordicella. È molto più veloce di me. Ha una potenza muscolare da fare invidia ai giovani, ai quali serve molto la sua pratica sportiva anche come esempio e stimolo nel sollecitarli a dare il meglio di loro stessi.".
SARA SAVIGNAGO: "I MIEI ALUNNI DI OULX AFFASCINANTI DAI RACCONTI DI STEFANO GORI"
Un 'altra testimonianza sulle relazioni instaurate del velocista con gli alunni delle scuole viene da Oulx in provincia di Torino. A parlare è l'insegnante di Educazione Fisica Sara Savignago, docente all'Istituto di Istruzione Superiore Luigi Des Ambrois:
"Stefano attraverso lo sport-dice la professoressa-ha continuato a darsi motivazioni ed a realizzarsi. Con lui assieme ai miei alunni parliamo di inclusione e poi Stefano ci dimostra le sue qualità esercitandosi in palestra dove è velocissimo. Abbiamo anche provato a correre con lui. Questa esperienza diretta piace molto ai ragazzi che rimangono incuriositi ed a volte anche increduli delle sue capacità. Dal momento che gli spostamenti fra regioni restano sempre difficili a causa del covid gli proporremo di fornire delle lezioni di didattica a distanza nelle scuole di Ulzio, Bardonecchia e Sestriere, dove l'atleta interviene spesso esternando le sue sensazioni.".
MIRIAM PERINO: "STEFANO È MOLTO PROPOSITIVO"
Sempre dalla provincia di Torino gli insegnanti si soffermano commentando l'operato dell'atleta lucchese. Anche l'insegnante di educazione fisica Miriam Perino si è espressa a favore. La professoressa insegna al liceo statale Norberto Rosa di Susa e all'Istituto comprensivo di Oulx, Bardonecchia, Borgone e Susa. "Conobbi Gori-dice-alle Paralympic Day. Nel 2006 ci fu il suo primo incontro con i miei alunni. Era lui che si proponeva telefonandomi e trovando sempre disponibilità da parte dei Presidi delle rispettive scuole. Ha un entusiasmo eccezionale. Ha relazionato ogni volta rispondendo esaurientemente ad ogni domanda che gli incuriositi alunni gli rivolgono su temi sociali e sportivi. Le sue presenze e le sue esternazioni si sono succedute negli anni un po' in tutte le scuole di Sant'Antonino di Susa, Bussoleno, Susa e Borgone. Le sue relazioni sfociano spesso anche sulla sua vita privata ed anche i genitori dei ragazzi gli mostrano ammirazione. Stefano è ormai diventato una figura familiare dalle nostre parti".
GIULIO BALDACCI: "GRAZIE A GORI HO CONOSCIUTO SPORT SENZA BARRIERE"
L'ex dipendente comunale di Gallicano Giulio Baldacci, che conobbe Stefano in occasione del suo matrimonio celebrato pubblicamente nella casa comunale di Gallicano dall'allora Sindaco Maria Stella Adami, è entrato a collaborare nel grande mondo sportivo delle paralimpiadi grazie al pluricampione.
" Sono stato responsabile dell'Ufficio Cultura e Sport di Gallicano a stretto contatto dell'allora Assessore Francesca Taddei-dice l'oggi pensionato-e grazie a Stefano conobbi le specialità paralimpiche e la grande organizzazione di Sport Senza Barriere, di cui l'atleta è un autorevole rappresentante. Una manifestazione che promuove l'inclusione tra atleti con disabilità e normodotati. Grazie a Stefano arrivarono nel nostro territorio comunale diversi campioni portando il messaggio dell'Associazione nelle scuole medie inferiori. I diversi incontri si sono succeduti negli anni, allargando questa iniziativa. Questo grande movimento sportivo valse a Stefano il conferimento del titolo di Ambasciatore e la presenza annuale come Testimonial della manifestazione comunale di più alta risonanza a livello mediatico che è la Fiaccolata. Quest'anno si terrà il 20 dicembre ma a causa del covid per non creare assemblamenti si svolgerà soltanto in maniera simbolica. Stefano ha messo in pratica le sue idee. È un innovatore e nel suo piccolo guardava già lontano nei primi anni 2000. Grazie alla sua collaborazione Gallicano ha esteso le sue conoscenze con gli sport paralimpici con manifestazioni di basket, tennis, tiro con l'arco e Torball, dove venivano coinvolti anche diversi allenatori. Anche se sono in pensione collaboro sempre a queste iniziative sportive del territorio comunale".
IL PATRON DI AMORE & VITA FANINI: "STEFANO GORI È UN ATLETA STRAORDINARIO"
Nelle prime edizioni del Premio Fedeltà allo Sport di Lucca si conobbero Ivano Fanini, patron della squadra ciclistica professionistica Amore & Vita, e Stefano Gori, presidente onorario della manifestazione. Due personaggi che hanno a comune la passione per lo sport. La loro amicizia si è consolidata nel tempo. Dice Fanini:
"Stefano è un atleta straordinario. Lui riesce a impersonare il mio motto che vuole lo sport come raggiungimento della felicità fisica e psicologica. Rappresenta un circolo virtuoso dove con il divertimento si finisce per allenarsi con costanza. Con impegno e fatica sia nel ciclismo, sia nell'atletica si possono ottenere grandi risultati e Stefano ci unisce anche tanta motivazione come piace a me quando ingaggio giovani corridori. È difficile praticare ciclismo per i non vedenti, altrimenti Stefano avrebbe ottenuto grandi risultati anche in questa disciplina".
FRANCESCO RISTORI: "L'IMPEGNO DI STEFANO GORI HA COINVOLTO ANCHE IL COMUNE DI CAPANNORI"
Francesco Ristori, ex impiegato comunale di Capannori, da poco in pensione, ha instaurato da tanti anni un rapporto di fiducia con Stefano Gori. "Verso la fine degli anni '90-dice-veniva indetto un premio dall'amministrazione comunale di Capannori e Stefano , sempre sensibile a dare riconoscenza ai valori dello sport, collaborò portando grandi personaggi come testimonial. Su tutti ricordo l'ex c.t. della nazionale italiana di calcio Marcello Lippi. Poi, grazie soprattutto al lavoro dell'allora assessore allo sport ed alla polizia municipale Giuseppe Bandoni, nacque nei primi anni duemila "Tutti in Gioco", una manifestazione sportiva tutt'ora esistente, che ha lo scopo di non fare differenze tra normodotati e diversamente abili. Una aggregazione che interessa le società sportive del territorio e la scuola. Sono invitati a partecipare centinaia di ragazzi che si cimentano in varie discipline sportive facendo amicizia, all'insegna della solidarietà. L'amministrazione comunale di Capannori ha sempre manifestato apprezzamento per l'impegno di Stefano Gori e per il suo progetto diffuso da nord a sud dell'Italia nelle scuole nel dare dimostrazione che si possono superare le barriere e le difficoltà della disabilità. Per dare sostegno a questo impegno, a spese del Comune di Capannori , a Stefano viene fornita auto ed autista per raggiungere le scuole dove viene invitato a relazionare con gli alunni."
STEFANO GORI: "MI IMPEGNERO' SEMPRE PER TRASMETTERE AI GIOVANI UM MESSAGGIO DI FIDUCIA"
L'impegno di Stefano vuole far capire ai normodotati e soprattutto ai diversamente abili che nessuno deve fare la vittima, anche coloro che sono afflitti da una disabilità grave, perché tutti con impegno possono superare le difficoltà ed assaporare il gusto della vita.
" Il mio costante impegno-dice Stefano-è per sedimentare in tutti, soprattutto nei giovani, la gioia di muoversi, per essere autonomi, per crearsi degli obiettivi che si possono concretizzare superando qualsiasi handicap. Io sono una persona felice, ho ottenuto attraverso lo sport grandi soddisfazioni e probabilmente ci sarei riuscito anche vedendo, dal momento che prima di perdere totalmente la vista giocavo bene a calcio. Mi sento una persona realizzata e mi impegnerò nel resto della vita per dare conforto e sicurezza ai portatori di handicap ma anche a coloro che pur essendo normodotati non riescono a superare le proprie insicurezze. I giovani devono crescere rendendosi autonomi il più possibile, formando una famiglia ed assaporando il gusto della vita, della libertà e dell'uguaglianza. Appena i DPCM ce lo consentono, riprendo il mio viaggio nelle scuole, da quelle elementari a quelle superiori. Sono passati 20 anni da quando iniziai il percorso nella scuola elementare di Fornoli in provincia di Lucca, grazie all'interessamento di Roberto Barbi. Fra gli ultimi episodi che mi hanno fatto sentire protagonista due anni fa portai in una tappa la fiaccola dei Giochi Special Olympics nazionali a Bardonecchia assieme all'ex campione olimpico di sci Piero Gros. Mi sono esercitato nelle scuole mostrando il percorso che si può fare anche da non vedente con il bastone bianco a zig zag fra i paletti ed ho coinvolto ragazzi normodotati nelle palestre a correre bendati senza guida in slalom fra i birilli. Dimostrazioni pratiche che anche i disabili possono superare qualsiasi barriera e che non deve esistere in loro uno stato di emarginazione sociale, civile e lavorativa".
Foto Roberto La Vigna
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86-78
(24-23, 43-43 e 67-54)
Virtus Segafredo Bologna: D’Alie ne,Begic 14, Tassinari, Bishop 2, Tava 3, Bassi ne, Tartarini, Barberis 18, Battisodo 18, Cordisco, Williams 31 e Rosier Allenatore: Lorenzo Serventi
Gesam Gas e Luce Le Mura Lucca: Jakubcova 14, Spreafico 16, Russo 11, Miccoli 8, Pallotta, Harper 16 e Tunstull 13 Allenatore: Francesco Iurlaro
Arbitri: Vladislav Doronin, Emanuela Tommasi e Chiara Corrias
Dopo 48 giorni lontano dalle competizioni ufficiali, con cinque rinvii sulle spalle e con alcune giocatrici ancora positive al covid-19, il Basket Le Mura Lucca è tornato finalmente sul parquet per un match della Techfind Serie A1. Alla Segafredo Arena finisce 86-78 per la Virtus Bologna, sempre più seconda forza del torneo, ma la squadra di coach Iurlaro, con sole sette cestiste a disposizione, esce a testa alta da questo confronto. Grande prova di orgoglio da parte di Spreafico e compagne che hanno fatto gara pari per tre quarti con le felsinee, pagando a caro prezzo un calo fisico, plausibile visti i pochi allenamenti nelle gambe, nel terzo quarto dove le “V” nere hanno piazzato l’allungo decisivo. Con questo spirito e determinazione, unito al recupero delle tre giocatrici quest’oggi assente, deve ripartire il torneo delle biancorosse, mai come quest’anno bersagliate dalla sfortuna. Prezioso l’apporto fornito da tutte e sette le giocatrici ospiti che hanno denotato un grosso attaccamento alla maglia. Continua il percorso netto nelle partite casalinghe della Virtus, unica formazione a restare in scia all’imbattuta capolista Umana Reyer Venezia.
Coach Iurlaro, costretto a rinunciare a Orsili, Smorto e Pastrello, inizia la partita con il quintetto formato da Jakubcova, Tunstull, Spreafico, Harper e Russo. Dal canto suo la Virtus, guidata dall’ex di turno Serventi, si affida al collaudato starting five che sta dando grossi risultati alle felsinee: Begic e Bishop sotto le plance, Barberis, Williams e l’altra ex di serata Battisodo in cabina di regia. Nonostante debba fare i conti con delle rotazioni ridotte all’osso, Lucca interpreta bene la gara con capitan Spreafico che manda subito a referto una tripla. Marce basse per i rispettivi attacchi nei primi cinque minuti di una contesa che si dipana su dei ritmi frenetici. Sul 4-7 in favore delle biancorosse, che difendono adottando la zona, la seconda forza della classifica risponde con due di tiri dalla lunga distanza mandati a bersaglio da Battisodo e Williams. È il momento migliore per le “V” nere che scappano sul 20-10 grazie anche al contributo proveniente dalla panchina con Tava e con l’esperta playmaker titolare. Le Mura, però, non ci sta ed inanella a sua volta un parziale di 9-0 per effetto, tra le altre, delle “bombe” di Russo e Spreafico (saranno 16 per lei alla fine) Davvero ottimi lo spirito, l’abnegazione e la grinta messi in campo dal Basket Le Mura dopo 50 giorni veramente complicati, dinanzi ad uno dei pochi team a non aver saltato nemmeno una partita. Strappo finale che consente a Lucca di chiudere il primo quarto sul -1 da recuperare.
Nel secondo quarto ad uscire meglio dai blocchi è la Gesam Gas e Luce che si fa valere anche a rimbalzo, specialmente con Miccoli e Tunstull. La squadra di Iurlaro riesce ad issarsi fino al 26-33 dopo un canestro di Jakubcova, servita da uno splendido assist della caparbia Haper. Diversi i canestri costruiti da Lucca dopo aver scippato il pallone alla Virtus Bologna. Le padrone di casa si affidano alla classe e al dinamismo di Williams per risalire la china, trovando la fattiva collaborazione di Barberis. Il testa a testa nel punteggio si prolunga sino all’intervallo lungo, con Le Mura che risponde colpo su colpo ai tentativi di allungo della Virtus Bologna. Dopo i primi due quarti il tabellone della Segafredo Arena recita 43-43.
A far pendere definitivamente la bilancia dalle parti delle padrone di casa, che approfittano del comprensibile calo fisico di Lucca, è la terza frazione di gioco. La squadra di Serventi alza i giri del proprio motore difensivo dove Bishop, limitata in maniera eccellente nel pitturato avversario dalla difesa lucchese, fornisce il proprio contributo a rimbalzo. È la forza delle singole, su tutte la solita Williams e Battisodo, a scavare il gap decisivo con Lucca che si ritrova anche sotto di 18 punti. Nonostante le molteplici difficoltà, però, le biancorosse hanno il merito di non staccare la spina della concentrazione. Nel quarto finale, apertosi con la Virtus avanti sul 67-54, il canovaccio tattico della partita vede le padrone di casa gestire il punteggio con il Basket Le Mura che lotta fino all’ultimo secondo accorciando il divario sul definitivo 86-78. Una partita che lascia indicazioni positive a coach Francesco Iurlaro e a tutto l’ambiente biancorosso in vista dell’ultimo impegno di questo 2020, il prossimo 30 dicembre quando a Lucca calerà la Magnolia Campobasso. La speranza è che le biancorosse possano presentarsi a tale appuntamento con tutto il roster a disposizione.