Chi conosce Ferruccio Pera sa che persona è. Una bella persona. Una persona curiosa del mondo e della sua storia, uno che legge un libro dopo l'altro proprio perché vuole comprendere quello che è stato e cercare di essere preparato al meglio per quello che sarà. Di ospitare la cena post presentazione del libro di Roberto Vannacci ne avevamo parlato insieme e ci era apparsa subito una ottima idea. Perché Roberto Vannacci non è assolutamente quel mostro che gli imbecilli dei colleghi leccaculo e svenduti hanno dipinto o che i politicanti e gli intellettuali da strapazzo verniciati di rosso-fucsia stanno cercando di infangare. In mezzo a tanti ominicchi e quaquaraqua, è ovvio che una figura come lui pare un gigante quando, in realtà, è semplicemente un uomo dalla schiena diritta, un Hombre vertical ed è ovvio che scateni la rabbia e l'invidia della massa di invertebrati che popola, purtroppo, non solo buona parte della peniosola, ma anche di questa città.
Bene, una cena a cui hanno partecipato 60 persone che avevano e hanno in comune il pensarla allo stesso modo e di non volere quel mondo al contrario che Vannacci ha così limpidamente dipinto e descritto nel suo libro. Ebbene, non ci crederete, ma il giorno seguente, in calce all'articolo apparso sul profilo facebook della Gazzetta di Lucca, sono arrivati i messaggi offensivi e/o denigratori anche da un commerciante lucchese di via Santa Croce e dell'ex segretario del Pd Roberto Panchieri, quello che, ci dicono, organizzava le pastasciutte antifasciste in piazza San Francesco, il covo della sinistra lucchese nel quartiere più degradato di Lucca che solo i soldi della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca di King Arthur al secolo Arturo Lattanzi - anzi, auguri per i suoi 86 anni appena compiuti - hanno riportato ad un livello umano.
Tantissimi gli inviti a non recarsi a mangiare al ristorante Gosto e Mea di Borgo Giannotti, altrettanti impegni e promesse a non andarci più o mai, nonostante sia uno dei locali dove, a Lucca, si mangia meglio. Intanto precisiamo che questo, per chi, come noi, è bastian contrario, è un motivo più che valido per non solo andarci regolarmente, ma ancora di più di quanto, fino ad oggi, non ci si sia mai andati.
Un imbecille ha anche pubblicato l'immagine di un negozio di ebrei durante il nazi-fascismo con tanto di stella di David dipinta sul vetro come a dire che non ci si deve mettere piede pena chissà quale conseguenza.
Il tutto sempre con la scusa e all'insegna dell'antifascismo. Sì, perché questi dementi ancora credono alle favole di quegli amministratori pubblici o di quei politici che con l'antifascismo ci sguazzano e se lo inventano ogni giorno così da raccattare voti e preferenze, soldi e sensi di colpa. E ne abbiamo degli esempi a poche decine di chilometri da qui. Ma Lucca no, Lucca non pensavamo potesse ridursi in questo stato, con una opposizione e una Sinistra che fanno schifo per come hanno cavalcato la presenza di Vannacci, un uomo ancor prima che un generale che ha manifestato il proprio pensiero liberamente in un Paese che tutela la libertà anche dei cretini che lo hanno minacciato l'altro giorno al grido brigatista 'Vannacci fascista sei il primo della lista'.
Roberto Vannacci ci invita costantemente alla calma, a mantenere i nervi saldi, a non rispondere alle offese, ma noi non indossiamo una divisa e ce ne freghiamo della prudenza e se poi arriva la inviata di Striscia la notizia a chiederci come mai auguriamo questo e quello, beh, pazienza, in fondo non ci pare di essere da meno di tutti gli altri che militano dall'altra parte.
Ferruccio Pera è un ristoratore e dei tanti ristoratori (sic!) che ha Lucca divenuta ormai quasi una mangiatoia, solo due hanno espresso solidarietà personalmente. Gli altri, tutti zitti, magari pensando di essere stati più furbi di lui nel non aver accolto la cena organizzata dalla Gazzetta di Lucca. Eppure immaginate cosa sarebbe successo se al posto di Gosto e Mea ci fosse stato un ristoratore - e ce ne sono - smaccatamente schierato. Apriti cielo, sarebbero arrivati gli inviati di tutti i quotidiani e periodici da cesso pronti a starnazzare sul riavvento di Mussolini e delle camicie nere. Il centrodestra, invece, no, non fa niente, non scende in piazza, non è nel suo stile. Troppo indaffarato a pensare al denaro, ai massimi sistemi, al politicamente corretto per non finire nel mirino della critica di sinistra. Solo il sindaco ha aperto la bocca per un piccolo post su facebook. Al suo posto e a quello dei suoi pretoriani avrei organizzato immediatamente una mega cena con tanto di appello alla città per dare solidarietà a Ferruccio Pera e questo lo avrei fatto anche a parti inverse. Perché quello è accaduto è una sconfitta e una schifezza non solo e non tanto per chi sostiene e difende Vannacci, ma per l'essere umano in quanto tale, per quella intelligenza e quel buonsenso che, ormai, veramente sono scomparsi dietro la patina dell'individualismo corrotto e inteso nel senso peggiore del termine.
Voi fate come credete. Noi, quello che c'è da fare, lo sappiamo benissimo.
