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Scritto da Redazione
Enogastronomia
11 Marzo 2020

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Siamo usciti, questa mattina, per andare a vedere come reagisce la città in tempi di Coronavirus e abbiamo preso atto, sia pure con rammarico, che gran parte delle attività di ristorazione e di caffetteria sono in procinto di chiudere fino a data da destinarsi. C'è chi lo fa perché è convinto, chi, invece, per non restare da solo con la saracinesca alzata. Difficile, di questi tempi, prendere una scelta che possa essere, in qualche modo, isolata e, magari, controcorrente. Per tanti motivi, economici e non soltanto.

Avevamo, però, in testa una cosa quando siamo usciti di casa: recarci in corso Garibaldi per vedere se il locale aperto dalla famiglia Barbieri-Pacini e condotto alla grande da Benedetto Rullo e Stefano Terigi con Paola Barbieri in cabina di regia, fosse ancora aperto. 

Ci eravamo stati un po' di tempo fa, prima che le misure del Governo Pd-5Palle avessero ridotto anche Lucca come un lazzaretto, e lo avevamo trovato, a pranzo, pieno, con, addirittura, due assessori di nostra simpatia e con tanta gente che, a vederla, sembrava di essere tornati a vivere. 

Arrivati davanti al locale, ad accoglierci abbiamo trovato Stefano Terigi con la sua mascherina e, con lui, dentro il negozio, tutti i dipendenti, Paola Barbieri compresa, in assetto di... guerra. Il locale è aperto e non chiuderà. Fino alle 18 servirà le sue straordinarie pietanze, sia quelle esposte - piccole chicche di sapore d'altri tempi - sia quelle cucinate: forno e alimentari quindi. Dalle 18 in poi e fino alle 22 take away per chi vuole mangiare e gustare ciò che mangia anche in questi maledetti tempi che ci circondano.

Credete, non è piaggeria, ma da quando abbiamo pranzato da queste parti, non possiamo fare a meno di pensare a quando ci ritorneremo. E non soltanto per la gustosissima e prelibata vetrina allestita, ma perché una focaccia e un pane come quelli che abbiamo mangiato qui, non se ne trovano facilmente. Così, senza nemmeno pensarci un attimo, abbiamo acquistato la pagnotta appena sfornata, con una lievitazione che la rende incredibilmente leggera e digeribile, talmente appetibile che la si mangia anche senza niente, così, come si faceva una volta. E il bello è che questa pagnotta non ha bisogno di un coltello né per essere tagliata né per farci un panino poiché, usando le mani, si presta a ogni desiderio gastronomico.

Ecco, toglieteci tutto, anche l'aria che respiriamo, ma quando si trova un pane come questo, allora non vi azzardate ad impedirci di poterlo acquistare.

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