Politica
Vietina: "La violenza fisica e verbale non è mai tollerabile, allarma l'escalation di Daspo a Lucca"
L'aggressione di tre tifosi ai danni di un calciatore della Lucchese e i fatti accaduti nella sede di Confcommercio lasciano sgomenti. La violenza fisica e verbale non è mai tollerabile
Lucchese calcio, i consiglieri di centrosinistra: "Feriscono i silenzi di Pardini sulla violenza al calciatore e su chi oggi gestisce la società"
"Ferisce che il sindaco non abbia voluto esprimere neppure una parola di solidarietà al calciatore della Lucchese Quirini vittima di un inqualificabile episodio di violenza. E che abbia…
Pd Lucca su Comitato Celebrazioni Pucciniane e Alberto Veronesi: "Continua la scia di figure pessime a livello nazionale e internazionale"
Torna ad affrontare il controverso tema del Comitato per le Celebrazioni pucciniane, indissolubilmente legato alla figura del suo presidente, Alberto Veronesi, la segreteria comunale del Partito Democratico. E…
Mara Nicodemo esprime solidarietà ad Alessandro Di Vito: “La minoranza ormai sa solo chiedere dimissioni”
Mara Nicodemo, presidente della commissione sociosanitaria di Lucca, esprime piena solidarietà al collega in consiglio comunale Alessandro Di Vito, oggetto nei giorni scorsi di un attacco a mezzo…
Tavolo sociale Pd Lucca: "Accessibilità e barriere architettoniche: quando la toppa del sindaco è peggio del buco"
"Quando la toppa è peggio del buco": sulla mancata partecipazione del Comune di Lucca al bando per l'accessibilità della Regione Toscana interviene il tavolo sociale del Pd comunale di Lucca
Gruppi opposizione: "Dal sindaco giustificazioni troppo vaghe sul tema delle barriere architettoniche"
Sono i consiglieri comunali del centrosinistra lucchese (PD, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca civica-VOLT-Lucca popolare, LibDem) a commentare la…
Eterni ed esterni, il terzo mandato
Correva l'anno 1975 ed i mutati equilibri tra le correnti interne alla Democrazia cristiana, il partito allora egemone in Italia, portarono ai vertici della segreteria politica Benigno Zaccagnini. Discepolo di Aldo Moro, medico e partigiano, di indole mite seppe fare sintesi tra i vari contendenti e le “correnti” organizzate interne al partito
L’Italia e le sue mode
Da alcuni lustri l’Italia sta arretrando sotto il profilo culturale, anzi l’italiano medio, quello che esce dalle nostre scuole e dagli atenei, sta diventando prossimo all’analfabetismo funzionale
Richiesta di ritiro di delega al Consigliere Di Vito: atto irresponsabile!
Nel momento in cui il modello sanitario toscano voluto dal partito democratico mostra tutte le proprie criticità, producendo un deficit di bilancio che la Regione riesce solo a…
Nasce Casa Azzurra, uno sportello per tutelare i diritti dei cittadini
Nasce "Casa Azzurra", un'associazione che si caratterizza per essere la prima in assoluto nell’area di centro destra ed in particolare del movimento politico Forza Italia, con l'obiettivo di…
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Il consiglio comunale di Lucca del 16 gennaio è iniziato alle ore 12,05 con la consueta richiesta del presidente Enrico Torrini al segretario di procedere all’appello nominale con contestuale verifica del numero legale. Al termine dell’incombenza, sono risultati assenti giustificati i consiglieri di maggioranza Antonino Azzarà della Lega Salvini Premier e Luca Pierotti di FDI, nonché il capo gruppo di minoranza di Lucca Civica Volt-Lucca è popolare Valentina Rose Simi.
Si è dato quindi proseguo alla seduta con il primo punto dell’ordine dei lavori, relativo alla pratica nr. 7/2025, avente per oggetto: “Sostituzione componente Commissione consiliare permanente di Controllo e Garanzia – Presa d’atto”. Il capogruppo del PD Vincenzo Lorenzo Alfarano, a nome di tutti i gruppi di minoranza, ha indicato quale sostituto del componente uscente della commissione, il dimissionario Francesco Raspini, il consigliere Chiara Martini, anche lei del PD. Il presidente Enrico Torrini, a nome del consiglio comunale, si è congratulato con Martini per il nuovo incarico.
Si è passati alla trattazione del secondo punto dell’ordine dei lavori, inerente alla pratica nr. 172/2023, avente per oggetto: “Mozione presentata dai Consiglieri Ricci e Di Vito per il rispetto delle tradizioni, delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa e della Festa del Natale presso l’istituto Universitario Europeo di Firenze”. La mozione è però stata ritirata, a nome di tutti i proponenti, dal consigliere di maggioranza di FI-UDC Giovanni Ricci.
È dunque giunto il momento della trattazione del terzo punto dell’ordine dei lavori, inerente alla pratica nr.119/2023, avente per oggetto: “Mozione presentata dal Consigliere Bianucci per favorire il recupero della dimensione e l'uso culturale di piazza Anfiteatro”. A illustrare la pratica il proponente e capogruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci, il quale ha chiesto, in sintesi, che piazza Anfiteatro diventi un luogo di socialità soprattutto per i cittadini e non solo per i turisti, richiedendo un impegno formale dell’amministrazione per il coinvolgimento della piazza nelle varie manifestazioni.
L’assessore alla cultura Mia Pisano ha preso la parola per osservare che, di fatto, la mozione è superata dai fatti: sono già programmate diverse manifestazioni che prevedono soprattutto il coinvolgimento dei cittadini lucchesi, ha dichiarato. È intervenuto anche il capogruppo di maggioranza di Difendere Lucca Lorenzo Del Barga, che ha riconosciuto la necessità di una maggiore partecipazione dei lucchesi alla vita della città, riconoscendo che sicuramente il fatto di svolgere manifestazioni nei maggiori luoghi di attrazione, come appunto piazza Anfiteatro, andrà in quella direzione; nonostante ciò, ha dichiarato che la mozione sarebbe stata respinta dalla maggioranza, essendo superata di fatto, e ha annunciato un ordine del giorno.
A questo punto sono entrati nella discussione anche il capogruppo di maggioranza di Lista Civica Lucca Elvio Cecchini e il consigliere di FDI Laura Da Prato, nonché quello di minoranza Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina, che hanno supportato le due tesi contrapposte. C’è stato un leggero battibecco tra Da Prato e Bianucci, il quale ha tacciato la prima di fare ricostruzioni non veritiere in ordine alle discussioni avvenute all’interno della commissione cultura; la presidente ha naturalmente rinviato al mittente tali accuse, affermando di disporre di testimoni per confutare tali asserzioni. Di seguito, Lorenzo Del Barga ha dato lettura dell’ordine del giorno della maggioranza, subito posto in votazione e approvato con 19 voti favorevoli, nessun voto contrario e otto astensioni. È stata allora posta in votazione la mozione oggetto della pratica trattata, respinta con 19 voti contrari, otto favorevoli e nessuna astensione.
Il quarto punto dell’ordine dei lavori era relativo alla pratica nr.246/2024, avente per oggetto: “Mozione presentata dai Consiglieri Fagnani, Di Vito e Nicodemo avente ad oggetto: Pronto Soccorso di Lucca e Castelnuovo Garfagnana”. Prima dell’illustrazione della mozione ha chiesto e ottenuto la parola il capogruppo di minoranza del PD Vincenzo Lorenzo Alfarano, che ha posto una pregiudiziale, avendo riscontrato che vi era stata una violazione del regolamento in quanto l’allegato alla mozione oggetto della discussione era pervenuto soltanto alle ore 13,50 del 16 gennaio 2025, mentre era previsto che lo stesso dovesse giungere almeno 24 ore prima per dare modo ai consiglieri di studiarlo, per cui ha chiesto formalmente di rinviare la discussione. La pregiudiziale è stata accolta dalla presidenza del consiglio comunale, che l’ha messa quindi in votazione per il rinvio della stessa al prossimo consiglio comunale. La pregiudiziale di Alfarano è stata accolta con 27 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto.
Si è passati allora alla trattazione del quinto punto dell’ordine dei lavori, relativo alla pratica nr. 13/2024, avente per oggetto: “Mozione presentata dal Consigliere Alfarano per intervenire presso il Governo per reintegrare ed aumentare i fondi destinati per il Servizio Civile Universale con una prospettiva di riforma dell’intero sistema”. Ha illustrato la pratica il proponente, il quale ha dichiarato di ritenerla ancora attuale e meritevole di essere discussa nonostante riguardasse la legge finanziaria del 2024, affermando però che, visto che in itinere gli importi erano stati variati dal governo e che la regione Toscana aveva già indicato nuovi parametri, riteneva opportuno ritirarla e ripresentarla ex novo in commissione per una discussione di approfondimento.
Alle ore 23,12 il presidente ha dichiarato concluso il consiglio comunale, rinviando la discussione degli ulteriori sei punti dell’ordine dei lavori al prossimo consiglio comunale, previsto per giovedì 23 gennaio.
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"Un movimento politico è populista quando si presenta come un'opposizione alle élite corrotte; quando si contrappone alle classi dirigenti che si sono arroccate su posizioni di potere e che, grazie a tale posizione, perseguono i propri interessi di 'casta' invece del bene comune". Questo l'incipit del bel libro di Daniel Klein professore di Economia alla George Mason University (Usa), presentato dall'istituto "Bruno Leoni" di Torino, celebre tink tank di scuola liberale.
In effetti visto sotto questo aspetto il populismo non appare necessariamente un male, così come in genere lo si intende quando lo si identifica come sottocategoria delle dottrine politiche e per come lo si esecra nelle mani di improvvisati leader che lo indirizzano in ben altra direzione e con finalità di scadente contenuto. Nel Belpaese non sono stati pochi gli interpreti di un populismo "alle vongole" spesso coinciso con il qualunquismo e la demagogia spicciola di qualche istrionico ed improvvisato interprete.
Il populismo all’italiana è cominciato con "L'Uomo Qualunque", un movimento varato nel primo dopoguerra che raccolse quanti si sentivano disorientati dal neonato sistema democratico repubblicano e che, pur non essendo mai stati degli avanguardisti o delle camice nere, votavano per un partito anti-regime, ossia contro la nuova classe dirigente formata da democristiani e socialcomunisti, senza ripararsi dietro lo scudo crociato. Guglielmo Giannini, capo di quel movimento, era un uomo di cultura o meglio ancora, di teatro. Più allenato alla battuta che alla politica. Allorquando, convocato da Alcide De Gasperi (che aveva ricevuto dal Capo dello Stato il mandato di formare il nuovo governo), si sentì chiedere a quale ministero avrebbe aspirato in caso di confluenza parlamentare del suo "Uomo Qualunque" sulle posizioni del nascente esecutivo, l'istrionesco drammaturgo di origini campane, rispose: "il Ministero delle Fregnacce". Una battuta sprezzante ed immaginifica per rimarcare la sua contrarietà ai governi di unità nazionale dove sarebbero entrati anche i socialisti di Pietro Nenni ed i comunisti di Palmiro Togliatti. Ma bastarono pochi anni perché quel movimento esaurisse la propria forza propulsiva in uno con l'attitudine di voler dare risposte semplici a problemi complessi. L'elettorato "qualunquista", mano a mano virò verso il Movimento sociale italiano, la Democrazia cristiana e le frange più clericali ad anti comuniste. Ora, venendo ai nostri tempi, la reviviscenza di quella irripetibile esperienza apolitica è tornata in qualche modo in auge con il sorgere del movimento grillino, con i "Vaffa Day" e poi con l'organica formazione politica del Movimento 5 Stelle. Va comunque detto che un po' tutta la storia della politica parlamentare italiana ha visto nascere e poi morire partitini e movimenti che a quello stampo indeterminato ed approssimativo di "gianniniana" memoria si sono ispirati. Basti ricordare la nascita delle Leghe in Lombardia, Veneto e Piemonte, riunitesi poi sotto il vessillo comune del Carroccio, con il loro vacuo retroterra culturale e xenofobo e l'assenza di precisi modelli economici e sociali di riferimento. Insomma: sul proscenio del teatro politico nostrano, la rappresentazione spesso ha attinto alla trama delle "fregnacce" e della contestazione al cosiddetto "sistema". Non è un caso infatti che la cosiddetta "seconda repubblica" sia nata da Tangentopoli, dall'onda di contestazione moralistica sollevarasi contro il meccanismo dei partiti, dall'adesione ad una sbrigativa analisi tendente a buttare via l'acqua sporca (la partitocrazia ed il suo enorme bisogno di finanziamenti occulti) con il bambino (la funzione costituzionale dei partiti politici). Tuttavia possiamo affermare che quasi tutti i governi nati dopo il 1994 si siano formati sulla critica al sistema partitocratico della prima repubblica. Quella furia iconoclasta contro il sistema parlamentare ed il ruolo di mediazione delle forze politiche, tra popolo ed istituzioni democratiche, ci ha regalato la politica del “ capo” e gli attuali partiti di plastica, le ditte personalizzate e familiari. Se oggi la critica anti sistema la portano i plutocrati come Elon Musk a l'uomo più potente della Terra, il miliardario newyorkese Donald Trump, è diventato presidente degli Usa, lo dobbiamo ad una nuova forma di populismo, con il suo carico di propositi sbrigativi vuol dire che non siamo molto lontani dal qualunquismo di dimensione planetaria !! Così ad Est del mondo ove gli oligarchi di Putin sorreggono il despota del Cremlino (e la sua politica di espansione) e la Cina vive prigioniera di un ibrido tra marxismo politico e liberismo economico tirannico in politica e permissivo in economia, espressione di un qualunquismo colossale, ossia arrichitevi ma tacete.!! Insomma il qualunquismo del terzo millennio rischia di divenire la narcosi della democrazia e della libertà politica in un mondo dove tutto si decide sugli interessi e nulla sulla dignità, i diritti ed il benessere degli esseri umani.