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Un necrologio di emozioni per salutare la scomparsa di José “Pepe” Mujica, ex presidente dell'Uruguay
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Lucca per nomadi digitali: dove lavorare e cosa visitare
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Il suricato è u mammifero insettivoro appartenente alla famiglia delle manguste che abita le pianure aride e la savana dell’Africa Sud Occidentale. Istituisce colonie composte da molti individui che coabitano in un intricato groviglio di gallerie sotterranee in cui sono presenti diverse stanze e numerose uscite per sfuggire facilmente ai predatori. Attualmente il suricato può essere liberamente commercializzato, perciò non è necessario possedere un documento Cites per detenerlo.
Il suricato non è un animale domestico alla portata di tutti, necessita molte attenzioni e cure da parte del proprietario e sopratutto molto spazio. Non è raro che chi detiene questi animali nella propria abitazione dedichi loro un’intera stanza. Questi animali sono estremamente socievoli e giocherelloni ,perciò necessitano di avere una persona con cui interagire oppure di poter convivere con altri conspecifici . Un altro aspetto molto importante per il benessere di questi è ovviamente poter scavare, come detto in precedenza, in natura scaverebbero numerose gallerie e per quanto possibile si dovrebbe cercare di riprodurre una situazione simile in una grande vasca di vetro con all’interno terriccio universale, torba, sabbia o segatura in modo tale che loro possano
scavare e nascondercisi dentro.
Nonostante non siano dei roditori anche i suricati adorano rosicchiare perciò mettere a disposizione dei giochi da poter mordere e distruggere evita che si
accaniscano sul mobilio o su altri oggetti che trovano per casa. I materiali preferibili per i giochi sono carta, cartone e legno per aumentare l’interesse verso questi nuovi oggetti si può nascondere al loro interno del cibo. In natura si nutrono principalmente di insetti e piccole lucertole. In cattività sarà comunque necessario somministrare diverse varietà di insetti, come grilli, blatte cavallette, camole della farina e caimani. Agli insetti possono essere aggiunti croccantini per gatti, uova, carni bianche bollite e senza sale, poca frutta e verdura.
In natura, la durata della vita di un suricato varia solitamente tra i 10 e i 12 anni. Tuttavia, alcuni esemplari possono raggiungere anche i 14 anni di età, se vivono in condizioni favorevoli e sono protetti dai predatori, come i suricati domestici. La vita media di un suricato è influenzata da molteplici fattori come l’accesso all’acqua, le malattie e la disponibilità al cibo. In natura un fattore importante è anche dalla capacità di integrarsi nel proprio gruppo sociale chiamato “clan”. I clan riescono a collaborare tra loro per garantire la sopravvivenza di ogni membro. Riescono a suddividersi tra loro diversi compiti, per esempio mentre alcuni suricati si occupano della guardia altri si mettono in cerca di cibo.
Come detto in precedenza necessitano di molto spazio, oggi esistono delle gabbie fatte apposta per cani della prateria e vitelli che sono perfette anche per alloggiare i suricati. Le caratteristiche che le rendono adatte sono la presenza di una vasca in materiale trasparente dove il suricato può scavare e di una parte superiore composta da sbarre e chiusura anti-fuga che favoriscono il passaggio d'aria e ne evitano l’evasione.
In alternativa si può allestire una stanza in cui posizionare una vasca per scavare, vari nascondigli o cucce per cani o gatti e una zona adibita a latrina. Il suricato domestico puzza? La risposta è SI. I principali motivi: ghiandole odorifere, come molti mammiferi, i suricati hanno ghiandole odorifere, specialmente sotto la coda. Queste ghiandole producono secrezioni odorose che possono servire a scopi di comunicazione all’interno del gruppo sociale. Questo odore può essere percepito come sgradevole per esseri umani. Pulizia inadeguata: se un suricato non viene pulito regolarmente e il suo ambiente non viene mantenuto pulito, ciò può portare accumulo di detriti e scorie che possono emettere odori sgradevoli.
Dieta: la dieta del suricato può influenzare l’odore del suo corpo. Se viene alimentato con cibi che producono forti odori o se la alimentazione non è bilanciata i suricati possono soffrire di numerose patologie per cui una visita all’anno presso un veterinario esperto è raccomandabile specialmente subito dopo l’acquisto.
Portando il nostro pet subito al veterinario avremo due grandi vantaggi e non soffrirà in futuro nel vedere il suo medico curante. E soprattutto per essere
sverminato. I suricati devono essere vaccinati per il cimurro e la parvovirosi. Se è un animale che vivrà per tutta la vita in casa e non vengono a contatto con i cani possono anche evitare la vaccinazione. Sono patologie pericolosissime per i cani che possono portare alla morte dell’animale. Il veterinario non può essere quello del cane e del gatto, ma deve essere specializzato in animali esotici.
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Caro direttore,
ho letto con piacere il tuo editoriale sulla vicenda di Lucca capitale della cultura. Al di là delle considerazioni politiche che come segretario provinciale della Lega ho già avuto modo di esprimere, ci terrei davvero a ribadire un concetto fondamentale: questa querelle ha già stufato e non serve proprio a nulla.
Lucca ha tutte le carte in regola per essere capitale della cultura ogni giorno, ogni mese, ogni anno.
La storia millenaria che si respira dentro e fuori le mura vale molto di più di un semplice riconoscimento burocratico. Usciamo per favore da questa sindrome tutta italiana che non si è qualcosa se non si ha un titolo! Non facciamoci pervadere dal provincialismo, i nostri avi che nei secoli passati commerciavano e intrattenevano rapporti con i sovrani europei ci deriderebbero immediatamente.
Sfatiamo anche un altro mito: quello della cultura che non porta ricchezza, tanto caro alla sinistra. Facciamo loro un disegno per spiegare che con la cultura ed il turismo si alimentano le nostre attività ricettive, i locali, l'artigianato, l'enogastronomia. Solo per fare qualche esempio.
Sono felice che l'amministrazione Pardini abbia finalmente una visione per il futuro della città, da cui ne trarrà sicuramente vantaggio tutto il territorio. Il riconoscimento non è arrivato? Pazienza, ciò che conta sono i numeri che per il momento danno ragione a chi in questo territorio desidera investire. Quindi avanti così e lasciamo da parte i gufi e i battibecchi che alla nostra comunità non portano davvero nessun vantaggio.