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Due sere di sold-out per il torneo Lovari al Palatagliate
Il Partizan Belgrado vince la decima edizione del trofeo Lovari. Si è concluso domenica 7 settembre la decima edizione di questo torneo che ha visto vittorioso il Partizan Belgrado sulla Virtus Bologna con il punteggio di 99-67

Il Partizan vince la decima edizione del Trofeo Lovari (Photogallery by Cip)
Per la prima volta il Trofeo Lovari si tinge di internazionale con il Partizan Belgrado che si aggiudica la manifestazione iscrivendo il proprio nome nell'albo d'oro

Il Napoli Basket supera la Libertas Livorno e chiude il Trofeo Lovari al terzo posto
E' il Napoli Basket ad aggiudicarsi la finale per il terzo posto al Trofeo Lovari. Contro una Libertas Livorno che si è presentata al via senza Matt Tiby, a riposo precauzionale per un risentimento alla caviglia, la formazione di coach Magro è riuscita a imporre la maggiore fisicità facendo valere la differenza di categoria

ASD Skating Club Lucca, il 10 settembre l’open day alla pista di via del Brennero
Stanno cominciando veramente a sentirsi a casa, le ragazze dell’ASD Skating Club Lucca, nella rinnovata e sempre più accogliente pista di pattinaggio dell’Ex-Ostello di Lucca, in via del Brennero, che un bando ha affidato in concessione pluriennale all’associazione di pattinaggio artistico su rotelle

La Virtus Bologna supera la Libertas Livorno e sfiderà in finale il Partizan Belgrado
La Virtus Bologna supera la Libertas Livorno e si qualifica per la finale di domani del Trofeo Lovari. Sarà quindi un'edizione del Lovari in versione Eurolega, con i bolognesi che sfideranno il Partizan Belgrado

Il Partizan Belgrado è la prima finalista del Trofeo Lovari
E' il Partizan Belgrado la prima finalista dell'edizione 2025 del Trofeo Lovari. I campioni di Serbia mettono in campo energia, centimetri e atletismo che permettono subito di partire bene e prendere un buon margine su Napoli

Presentate tutte le squadre BCL in un clima fiabesco
In un clima da fiaba nel corso di una cena allestita nell' area della sagra di S. Angelo in Campo con circa 700 commensali si è svolta ieri sera la presentazione di tutte le squadre del Basketball Club Lucca

Grande festa per i 30 anni del Basketball Club Lucca
Si è svolta al campo di S. Angelo in Campo una serata molto importante un grande traguardo: il BCL compie 30 anni. Trenta anni che nascono negli anni '90 quando il nome era quello di Centro Minibasket Lucca

Il Trofeo Lovari parla lucchese più che mai quest'anno con Matteo Lenci, gioiello made in Bcl
Quattro importantissime squadre si sfideranno sul parquet del Palatagliate e saranno i serbi del Partizan Belgrado, il Napoli Basket, la Libertas Livorno e la Virtus Bologna.

Test di lusso per il Bcl: prima uscita stagionale in casa della Pielle Livorno
Scrimmage di gran lusso per il Basketball Club Lucca, nel super confortevole Palafauglia, dotato persino di aria condizionata è andata in scena una gran bella partita.

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Sarà ancora all'insegna di grandi prospettive, la programmazione sportiva 2020 di MM Motorsport.
La struttura toscana sarà parte integrante di un progetto a "tinte tricolori" che renderà protagonista Davide Nicelli, venticinquenne pilota pavese già al centro di soddisfacenti risultati in ambito nazionale.
Una partnership, quella tra il team lucchese ed il driver di Stradella, incentrata sull'utilizzo della Peugeot 208 R2B, vettura che sarà messa a disposizione sulle strade delle due massime serie nazionali, il Campionato Italiano Rally nelle sue due versioni "asfalto" e "terra".
Un connubio di intenti che chiamerà in causa la scuderia Maranello Corse e volto al raggiungimento di una posizione di vertice nella classifica "due ruote motrici" del Tricolore Asfalto e nella "208 Rally Cup Top", il monomarca di riferimento promosso da Peugeot.
Grande, la soddisfazione espressa da Manuela Martinelli, Team Manager di MM Motorsport:
"Ripartiamo da quelle che sono le prerogative del nostro team, puntare forte sui giovani in contesti esclusivi come il Campionato Italiano Rally ed il Tricolore Terra. Il progetto strutturato su Davide Nicelli è stimolante e - allo stesso tempo - costruito su basi solide quali l'esperienza accumulata dal ragazzo nella precedente stagione unita all'entusiasmo che, solitamente, contraddistingue i giovani. La nostra programmazione 2020 riparte da questo concetto, orgogliosi di essersi confermati punto di riferimento per il patrimonio rallistico giovanile che desidera confrontarsi su palcoscenici di assoluto livello".
Parole alle quali fanno eco quelle di Davide Nicelli, pilota che - al proprio fianco - vedrà Alessandro Mattioda impegnato nel ruolo di codriver:
"Una grande soddisfazione, poter condividere questa programmazione con una struttura di riferimento quale MM Motorsport. Un contesto, quello legato alle due espressioni del rallismo tricolore, dal quale mi aspetto un arricchimento a livello di esperienza, facendo leva su una stagione, quella passata, che mi ha visto raggiungere obiettivi e posizioni soddisfacenti come la Coppa Under 25 nel Tricolore, quella Junior nella classifica Due Ruote Motrici ed il terzo gradino del podio nel monomarca Peugeot Top. Un progetto ambizioso che ho scelto di condividere con MM Motorsport, struttura che avevo avuto già modo di apprezzare nelle vesti di avversario".
Una collaborazione, quella tra MM Motorsport e Davide Nicelli, che vedrà le parti coinvolte nell'impegno sulle strade del 40° Rally Casentino, in programma il 3 e 4 luglio nella provincia di Arezzo. L'occasione per assecondare le esigenze di struttura e pilota in una gara affrontata esclusivamente a scopo di test, in preparazione ad una stagione che vedrà il team lucchese ancora protagonista in ambito internazionale.
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Il lucchese Stefano Gori è sempre alla ricerca di nuove motivazioni e pur essendo affetto dalla cecità totale riesce a trovare la luce con lo sport e l'atletica leggera paralimpica in particolare, grazie al suo impegno ed al conseguimento di grandi risultati.
Nei primi anni della sua malattia (retinite pigmentosa ndr) che scoprì nell'84 all'età di 24 anni fino a perdere completamente la vista quattro anni dopo, lo sport gli ha permesso di sperimentare diverse sensazioni facendogli capire che il conseguimento del risultato gli consente di assaporare comunque gioie e la voglia di vivere, tanto da non sentirsi inferiore agli altri, anzi oggi con 82 titoli italiani vinti nelle specialità di atletica paralimpiche è orgoglioso di essere arrivato dove altri non riescono.
A 60 anni si sente ancora giovane anche se le sfide si sono fatte più impegnative e l'abitudine a vincere con poco sforzo non è più sufficiente. Così ha sviluppato quello che a volte la pigrizia giovanile non consente: la costanza e la capacità di resistere alla fatica intensificando gli allenamenti in quelle discipline dell'atletica dove ha dimostrato di avere maggiore predisposizione. Le sue tecnologie usate per superare le barriere dell'accessibilità sono esclusivamente gli sforzi personali che gli consentono di essere sempre un numero uno anche se non vogliono essere un vanto per se stesso ma il suo scopo rimane quello di trasmettere le sue esperienze ai giovani, agli ipovedenti e soprattutto a coloro che hanno il suo stesso handicap e non riescono a reagire.
"La vita - ripete spesso - è comunque bella, anche quando è difficile come nel mio caso ed anche con la cecità si deve imparare a reagire. Non riuscire a sopportare la cecità è triste, non essere cieco!".
La sua vita scorre dedicando molto tempo all'inclusione sociale e con le sue esperienze riesce ad essere di aiuto agli altri facendo intendere che la malattia non deve essere una privazione, ma un impegno ad essere efficienti anche nel lavoro e lui lo dimostra nella professione di centralinista dell'agenzia delle entrate, perché vuole sacrificarsi come un normodotato.
DOPO LA MALATTIA SCOPRI' I BENEFICI DELL'ATLETICA E LA SUA VITA SI TRASFORMO'
Gli anni peggiori del campione italiano di diverse discipline di atletica, furono dopo aver scoperto la malattia e non sapere come reagire. Ma poi tutto ad un tratto la vita per lui continuava a scorrere con sollecitudini a livello mentale che gli ridettero la gioia di vivere. "Devo ringraziare l'amico Gianfranco Delli, scomparso diversi anni fa, perchè i suoi consigli di praticare l'atletica mi cambiarono la vita. Fino ad allora già mi piaceva correre e facevo parte del G.S. Marciatori Morianesi. Partecipavo alle corse non competitive del TPL, ma portavo già a termine anche le ultra maratone come la Pistoia-Abetone, la Reggello-Valleombrosa e la Firenze Faenza, accompagnato dalle guide che si stancavano più di me per tenere il ritmo. Sentivo dentro la voglia di raccogliere i miei impegni con risultati importanti ed è per questo che ho iniziato a cimentarmi nei campionati ufficiali paralimpici confrontandomi anche con atleti più giovani nella categoria T11, riservata ai non vedenti di qualsiasi età. Da allora ho raccolto 82 titoli tricolori vincendo sulle distanze dei 60 metri, 100, 200 e 400 piani. Salto in lungo e salto in alto,getto del peso e pentathlon. Nelle gare veloci accompagnato nelle corsie dalla guida e nei salti mi sono avvalso della voce a distanza nella dinamica dei movimenti.
"Tanti titoli, tante soddisfazioni, troppo lungo sarebbe ricordarli tutti ma quale ricorda dal punto di vista emotivo?
"Direi il primo che conquistai sulla distanza dei 400 metri piani nel 98 ad Empoli nella pista del "Castellani". Ho ancora in visione quel momento. Era il secondo anno che partecipavo ai campionati e subito dopo il successo ho capito che si può sconfiggere qualsiasi malattia e quanto sia importante star bene a livello mentale: ecco, è li che dobbiamo essere reattivi per superare qualsiasi ostacolo".
L'IMPORTANZA DELLE GUIDE E L'AMICIZIA CON IVANO FANINI
Gli amici e le guide sono importanti per la formazione spirituale e morale di Stefano Gori. Vogliamo ricordare le persone che le sono vicine e che soprattutto le fanno da guida? "Io-risponde il campione- li definisco i miei Angeli Custodi. Mi accompagnano non soltanto in pista ma anche facendo assieme a me centinaia di chilometri per raggiungere il luogo delle gare. Sono grandi amici e senza di loro mi mancherebbe il supporto per mettere in pratica tutti i miei sacrifici. Voglio ricordarli tutti: Mario Pardini, Glauco Magnelli, Marco Guidotti, Marco Del Medico, Francesco Niccoli, Patrizio Andreoli e Aron Zaretti. Anche dagli ambienti esterni ho sempre avuto dei sostegni importanti. Vorrei citare Ivano Fanini, presidente della squadra ciclistica professionisti Amore & Vita-Prodir. Ha sempre segnalato atteggiamenti di disponibilità e solidarietà ai miei impegni sportivi, lui che sa veramente quanti sacrifici bisogna fare per essere competitivi nello sport".
Ivano Fanini, chiamato in causa risponde: "Conobbi Stefano in una edizione del Premio Fedeltà allo Sport. Fino ad allora ne avevo sentito parlare per le sue imprese. Nacque fra di noi un'amicizia spontanea raffrontandoci sulle nostre storie sportive. Gori è un campione soprattutto di lealtà sportiva e di generosità".
Corre per il G.S.Sempione 82, presieduto da Elisabetta Sacca. "La squadra fu fondata nell'82 da Angelo Petrulli, scomparso da pochi anni. Colui che assieme al vice presidente Lorenzo Sacca mi volle tesserare, dopo che dal 1996 al 2018 ho gareggiato per l'Unione Italiana Ciechi di Pisa, trascorrendo 22 anni splendidi in una società alla quale sarò legato per sempre, così come al suo presidente Sandro Bensi. L'ASD Sempione vanta dieci titoli italiani a squadre, svolgendo la sua attività con atleti di diverse discipline sportive affetti di disabilità fisica e intellettiva. Ha sede nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Nel 2019 non siamo riusciti per pochissimo a centrare l'11° scudetto. Spero che ci rifaremo una volta che potremo tornare a correre, dopo che sarà debellato il coronavirus".
RELATORE NELLE SCUOLE DI 5 REGIONI ITALIANE
Ambasciatore dello sport di una quarantina di comuni italiani, una onorificenza assegnatagli per la divulgazione dello sport nelle scuole con le sue relazioni sull'abbattimento delle barriere, prevenzione stradale e volontariato, Gori è anche insignito dal 2011 dei gradi onorifici di Commendatore della Repubblica italiana per alti meriti sportivi e dal 2006 di cavaliere della Repubblica Italiana.
"Ringrazio di tutta questa stima e vorrei farlo particolarmente verso il Comune di Capannori che, con la giunta Del Ghingaro prima e di Menesini adesso, contribuisce alle mie spese nei vari trasferimenti.".
Da diversi anni viene chiamato da dirigenti scolastici delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana e Liguria a fare da relatore nelle scuole di 1.o e 2.o grado a trasmettere le sue esperienze sportive. Diversi gli argomenti trattati per avviare i giovani ad una educazione e ad un sano comportamento nella loro crescita. Un esempio per avere rispetto di loro stessi, degli altri e delle regole che stanno a salvaguardia della convivenza civile. Alcune di queste norme sono raccolte dei codici della strada ed hanno lo scopo di informare gli studenti preparandoli ad un sano comportamento.
"Questa mia attività - conclude il campione - penso mi terrà impegnato anche quando avrò attaccato le scarpette al chiodo. Mi colpisce lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini e la loro gioia colma di curiosità. Avrò ricevuto mille lettere, nelle quali mi dedicano poesie, sensazioni e storie. A volte mi dicono gli insegnanti che sono riuscito a catturare l'attenzione anche dei bambini più vivaci. Mi fa piacere essere utile a raccontare la mia vita invitandoli ad impegnarsi per migliorare il loro futuro. Un futuro che mi preoccupa per la poca attenzione che si dedica alla natura. Invito già in età giovanile i ragazzi a rispettare l'ambiente, usando prodotti compostabili e biodegradabili, facendo un corretto utilizzo di ciò che no lo è ".
Quel ragazzo pieno di entusiasmo che è cresciuto nella frazione di Ponte a Moriano e che ha trovato la tranquillità familiare unendosi in matrimonio nel 2009 con la seconda moglie Pierangela Pierini è diventato un esempio di comportamento percorrendo tappe evolutive nel contesto sociale. Un ragazzo di appena 60 anni che vede sempre la luce in fondo al tunnel.