Economia e lavoro
Licenziamenti Valmet, i lavoratori saranno ascoltati a Palazzo Ducale in uno dei prossimi consigli provinciali
I lavoratori degli stabilimenti lucchesi della multinazionale Valmet (ex Perini e poi Korber - ndr) saranno invitati a Palazzo Ducale, a Lucca, dove saranno ascoltati in Consiglio provinciale

Essity inaugura il suo nuovo magazzino a Porcari
È stato inaugurato mercoledì a Porcari, nella piana di Lucca, alla presenza del Sindaco Leonardo Fornaciari e del consigliere della Regione Toscana Valerio Fabiani, il nuovo magazzino…

Benedetta Taddeucci, commerciante controcorrente
Andare controcorrente a Benedetta è sempre piaciuto. Dalla centralissima e brulicante Via Cenami a una Chiasso Barletti all’epoca ancora in ombra, da quel suo scrigno di cioccolata e…

Caso Valmet interviene Casotti di Fim Cisl
Un annuncio choc quello della proprietà di Valmet (ex Perini e ex Korber) di Mugnano che intende procedere a un nuovo taglio sugli organici - dopo la "ristrutturazione"…

La Valmet annuncia 22 esuberi nello stabilimento di Mugnano, sindacati e lavoratori in rivolta
Acque agitate all’interno del gruppo Valmet, azienda del comparto cartario con sede anche a Lucca. Come reso noto dalla Rsu, infatti, la proprietà ha annunciato la volontà di…

Ingegneri a confronto alla due-giorni di convegno in San Francesco
Codice degli Appalti 2023 e Correttivo 2025: resoconto, criticità e modifiche introdotte. Questo il tema delle due giornate di convegno organizzate dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di…

Open day alla Cna di Lucca per corsi gratuiti di formazione
Formazione e tante opportunità di lavoro. Con Copernico, agenzia formativa di Cna Lucca, appuntamento nella sede della associazione mercoledi 14 maggio per scoprire i nuovi corsi gratuiti nei…

Sofidel dona azalee Airc alle 50 neo-mamme di Porcari
Anche quest'anno si rinnova l'attenzione di Sofidel, leader mondiale nella produzione di carta tissue per uso igienico e domestico con sede a Porcari, nei confronti delle donne del territorio…

Bilancio fondazione Crl: un anno eccezionale
Parlare genericamente di “segno positivo” per i risultati del Bilancio 2024 della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è – lo si può dire serenamente – decisamente riduttivo

Banca di Pescia e Cascina. Si al bilancio 2024. Prospettive di sviluppo
L'assemblea dei soci di Banca di Pescia e Cascina ha approvato all'unanimità il bilancio 2024. "Le strategie realizzate ci hanno permesso di rafforzare ulteriormente la nostra solidità patrimoniale…

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Era il 6 novembre 1995 il giorno che aprì il sipario su una nuova gestione del servizio idrico integrato nel comune di Lucca con l'inizio dell'operatività della società Geal S.p.A. Grazie alla Convenzione d'uso predisposta dal Comune, allora guidato dal compianto sindaco Giulio Lazzarini, la società divenne attiva dopo due anni e mezzo dalla sua costituzione.
"Da quel giorno -commenta l'attuale presidente Giulio Sensi- ha operato continuamente sul territorio comunale, divenendo la migliore azienda nel giudizio degli utenti per affidabilità e qualità del servizio come hanno raccontato tutte le recenti indagini di Customer Satisfaction condotte sul territorio toscano dall'Autorità Idrica Toscana. Le nozze d'argento con la città Geal le festeggia nell'anno più difficile per tutti, quello dell'emergenza sanitaria. Difficoltà che la società ha affrontato con reattività e responsabilità, attivando da subito la possibilità di fornire tutti i servizi, in particolare quelli relativi allo sportello all'utenza, da remoto e in piena sicurezza".
In 25 anni di operatività si sono susseguiti alla guida di Geal 7 Presidenti (il Dott. Umberto Bocci, il Rag. Giacomo La Rosa, il Dott. Maurizio Dinelli, il Geom. Roberto Davini, il Dott. Mauro Macera, il Dott. Gianluca Fulvetti e, dal 2013 ad oggi, il Dott. Giulio Sensi) e 6 amministratori delegati (l'Ing. Marco Ceccarelli, l'Ing. Roberto Bacoccoli, l'Ing. Marino Burini, l'Ing. Paolo Saccani, l'Ing. Andrea De Caterini e, dall'8 ottobre di quest'anno, l'Ing. Salvatore Pipus).
L'azienda era stata costituita con un capitale limitato: solo 200 milioni di lire, elevati a 2 miliardi e 700 milioni il 20 luglio 1998 in concomitanza con l'ingresso nella società della compagine privata costituita dalla Crea SpA - società del gruppo italiano Italcementi - e della multinazionale francese Generale Des Eaux, (rispettivamente al 28,8% e al 19,2% del capitale). Oggi, dopo due passaggi di proprietà tra soci privati (nel 2001 la proprietà di Crea era passata alla multinazionale francese Buygues Telecom), il 48% delle azioni è detenuto dalla multiutility italiana Acea SpA. Quest'ultima ha dapprima acquisito nel 2006 le quote di Crea e, nel 2015 anche quelle della General Des Eaux (nel frattempo ridenominata Vivendi).
Nei 25 anni di attività la Geal ha distribuito ai propri soci ben 10,4 milioni di euro di dividendi ed ha incrementato il patrimonio netto a 16,6 milioni di euro: ciò significa che, grazie alla gestione aziendale, la dotazione iniziale è stata incrementata di circa 19 volte. Sotto la gestione della Geal sono state estese le reti idrica e fognaria per oltre 150 km, portando il servizio di acquedotto e quello di fognatura rispettivamente a 12.000 e 18.000 nuove utenze.
Proprio quest'anno si sta concretizzando l'investimento più importante nella storia della società, la dorsale di fognatura Nozzano-Pontetetto che consentirà di allacciare alla rete progressivamente anche gli abitanti della zona dell'Oltreserchio. Geal impiega oggi 75 dipendenti dislocati nelle sedi di Viale Luporini, Via Salicchi e Via Santeschi.
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E' una catastrofe. Esordisce così Federico Lanza, presidente del sindacato di Federmoda per le province di Lucca e Massa Carrara, alla domanda su come sia in questo periodo la situazione per i commercianti del settore abbigliamento e calzature. Per far comprendere meglio il concetto aggiunge poi: Molti commercianti e io stesso, ci troviamo a volte a chiudere il negozio la sera senza aver fatto nemmeno una vendita. I guadagni rispetto all'anno scorso sono calati, nell'ultima settimana, dell' 80-90 per cento cioè se prima facevamo 20 vendite al giorno, ultimamente, capita di farne solo due o tre e non è detto che si riesca a fare nemmeno quelle".
L'amarezza è tanta per chi ha sempre messo la passione nel suo lavoro ricercando prodotti di grande qualità ed è costretto a veder vanificato tutto il suo impegno. Il problema è rappresentato dal fatto che, anche se non ci sono guadagni, i costi ci sono sempre: l'affitto, le utenze e il personale naturalmente – aggiunge Lanza – altro fattore da non sottovalutare è che il nostro settore ordina i prodotti anche otto mesi prima della consegna in negozio e se rimangono invenduti, come è accaduto durante il periodo del lockdown e sta accadendo adesso, la merce perde valore e deve essere quindi deprezzata.
Lanza fa presente, inoltre, che le chiusure o i mancati guadagni nei negozi di moda si ripercuotono sui proprietari, sui fornitori, sul personale – e a questo proposito ricorda che nei suoi negozi oltre il 50 per cento dei dipendenti è in cassa integrazione e lavorano a rotazione – e per finire, naturalmente, tutto ciò ricade in modo negativo anche sulle industrie.
Anche se non ci troviamo nel lockdown propriamente detto – sottolinea Lanza – in pratica è come se lo fossimo: la chiusura di bar e ristoranti alle 18 ha sicuramente peggiorato ulteriormente la situazione e quindi, anche se gli ultimi due decreti non ci hanno colpito direttamente, di fatto è come se lo avessero fatto, per non parlare del turismo che, salvo casi isolati, è quasi inesistente.
Proprio per questo motivo Federmoda Toscana ha promosso una campagna che è piaciuta molto anche a Federmoda nazionale tanto da utilizzarla in tutta Italia per accendere i riflettori sui negozi del settore che non vogliono più essere considerati "fantasmi" da parte delle istituzioni. Quali sono quindi le richieste?
Lanza spiega: Sono, in sintesi: contributi a fondo perduto da parte del governo, liquidità dalle banche, credito d'imposta per gli affitti, detassazione o rottamazione dei magazzini e prosecuzione della cassa integrazione fino a tutto il 2021.
Poi alla domanda su come si immagina il periodo che precede il Natale per il commercio del settore moda risponde: Preferisco non fare previsioni, almeno non rischio di avere delusioni.