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Entro la fine di febbraio saranno pronte le diverse ipotesi progettuali del completamento della Circonvallazione con il quadro economico chiaro. La notizia è emersa oggi in occasione del consiglio comunale straordinario su sottopasso e circonvallazione, chiesto dai gruppi di maggioranza consiliare. La seduta ha visto l'approvazione dei due ordini del giorno su sottopasso e completamento circonvallazione presentati dai consiglieri di maggioranza, che impegnano sindaco e giunta ad andare avanti con entrambe le opere e muoversi su tutti i livelli istituzionali e politici possibili (Provincia, Regione e Governo, a partire dai rappresentanti del territorio) per realizzare le due infrastrutture, che, come ha rilevato anche lo studio di traffico commissionato dal Comune di Altopascio, sono l'una complementare dell'altra e per questo vanno portate a conclusione insieme.
Respinto, invece, l'ordine del giorno della minoranza la cui posizione è quella di non eliminare il passaggio a livello sulla via Romea e di non fare il sottopasso ferroviario (e quindi lasciare tutto così com'è) fino a quando non sarà realizzata la circonvallazione: una posizione ribattezzata dall'assessore Daniel Toci come il "metodo Montecatini".
Anche la maggioranza è intervenuta nel merito, ribadendo come le due opere vadano fatte in parallelo, perché entrambe sono strategiche per lo sviluppo, anche economico e industriale, di Altopascio e per il miglioramento della qualità della vita dei residenti del quartiere della Romea e delle frazioni contigue di Badia Pozzeveri di Marginone e dell'intera comunità: "non c'è un prima e dopo, non c'è un'opera da fare prima e una, forse, da mettere in cantiere chissà quando. Oggi bisogna dire che Altopascio non può più aspettare: le due infrastrutture servono e per questo motivo vanno portate avanti sullo stesso piano per arrivare alla piena realizzazione sia dell'una che dell'altra, perché entrambe sono strategiche per risolvere definitivamente i problemi di traffico e di viabilità che il nostro paese soffre da oltre 30 anni". Il consiglio comunale (disponibile sulla pagina Facebook del Comune di Altopascio e sul canale YouTube dell'Ente) ha visto due momenti distinti e consequenziali: il primo, dedicato agli interventi dei cittadini che si erano registrati (rappresentanti di comitati, rappresentanti politici, rappresentanti di categoria), chiuso dalle parole dell'assessore regionale Baccelli e del presidente della Provincia Menesini. Il secondo incentrato sul dibattito consiliare, con gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di minoranza, del sindaco D'Ambrosio e degli assessori Mastromei e Toci.
È stato l'assessore regionale Stefano Baccelli a entrare nel merito del sottopasso e del raddoppio ferroviario e a dare rassicurazioni rispetto alla volontà della Regione Toscana di realizzare il completamento della circonvallazione di Altopascio. "Negli anni sono stati tanti i tentativi di sopprimere il passaggio a livello della via Romea, il passaggio a livello più incidentato della provincia di Lucca. Un'opera fondamentale anche per andare a compiere quell'azione necessaria di ricucitura urbanistica di due parti della cittadina di Altopascio. Oggi c'è finalmente una nuova opportunità: che è il raddoppio Lucca-Pescia, inserito nel raddoppio generale Lucca-Pistoia, cioè uno degli investimenti più grandi che sostiene la Regione insieme a quello sulla Darsena Europa di Livorno. Grazie all'amministrazione comunale, grazie alla collaborazione di tutte le forze politiche e grazie a questo rapporto di confronto si parla oggi di terzo lotto di circonvallazione di Altopascio. Posso assicurare che da parte della Regione ci sarà tutta l'attenzione e tutto l'impegno affinché venga realizzato. E non c'è nessun dubbio da parte della Regione Toscana che l'opera di sottopasso ferroviario debba essere realizzata in parallelo con quella del completamento della Circonvallazione. Sono due opere strategiche per questo territorio e per l'intera Piana di Lucca. I 200mila euro che la Regione ha trasferito alla Provincia nel 2021 per realizzare il progetto di fattibilità del terzo lotto rappresentano la conferma di come la Regione Toscana voglia andare avanti con la Circonvallazione: verosimilmente il secondo protocollo d'intesa andrà in giunta il prossimo 6 febbraio. È opportuno andare avanti così e la Regione Toscana procederà in questo modo".
È stato invece il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, a dare ulteriori dettagli e tempi rispetto al progetto di completamento della Circonvallazione. L'obiettivo della Provincia, ha spiegato Menesini, è chiaro: dare al Comune quel pezzo di strada provinciale della Romea che attraversa il centro abitato di Altopascio. E per questo la Provincia insieme al Comune e alla Regione sta lavorando affinché si creino le condizioni per declassare la strada e renderla comunale, per andare a fare interventi migliorativi anche in merito a limitazioni, sicurezza, ciclopedonalità, che oggi non si possono fare perché quella viabilità è provinciale. Nel 2011 c'è stata l'inaugurazione del secondo lotto della Circonvallazione e dopo? Dopo c'è stato il disastro che si è creato intorno alla gestione delle Province, ha aggiunto il presidente Menesini: quindi dopo il 2011 è mancato l'interlocutore che serve per completare quell'infrastruttura. Oggi l'interlocutore Provincia c'è. E l'interlocutore sta facendo la progettazione di fattibilità supportato dalla Regione. Il metodo-Montecatini lo stiamo pagando tutti: dire "da qua non si passa" vuol dire danneggiare tutto il territorio. Ecco perché quella è una soluzione egoista. Entro la fine del mese di febbraio avremo le diverse ipotesi del completamento della Circonvallazione con il quadro economico chiaro. E sulla base della soluzione che sarà individuata si aprirà subito la procedura di assoggettabilità a VIA. Contestualmente alla progettazione definitiva-esecutiva che proseguirà nel corso dei mesi, gli Enti andranno a cercare le risorse per realizzare il terzo lotto della circonvallazione. Quindi oggi si sta parlando di due progetti che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini di Altopascio e che garantiranno uno sviluppo del territorio compatibile anche con i principi di sostenibilità che tutti siamo chiamati a rispettare".
Le conclusioni sono invece state affidate al sindaco, Sara D'Ambrosio. "Oggi abbiamo deciso di non rimandare e lo abbiamo fatto nella massima aula della democrazia cittadina, il consiglio comunale, convocato in forma aperta grazie alla richiesta e al lavoro dei gruppi di maggioranza. Dal 2016 si parla di sottopasso ferroviario e poi dal 2018 di completamento della circonvallazione: prima di queste date in merito alle due infrastrutture si trova poco o nulla, perché parlare del sottopasso significava scontentare qualcuno e quindi era meglio lasciare tutto così come si vede oggi. Mi ricordo solo la proposta, mai neanche approfondita dagli stessi che l'avevano tirata fuori, di fare un mega progetto di interramento dei binari della ferrovia.
Ma qual è l'obiettivo oggi? La medaglietta? Il tema non è chi si prenderà il merito di aver portato avanti le due opere. Il tema è un altro: abbandoniamo il meccanismo di scontro continuo. Se abbiamo in questo anno e mezzo lavorato a stretto contatto con Provincia e Regione, a volte anche non in sinergia completa, lo abbiamo fatto per arrivare al primo risultato di oggi: avere un impegno certo sul completamento della Circonvallazione (il cui iter burocratico e di ricerca dei fondi necessari per il progetto di fattibilità è stato iniziato da questa amministrazione nel 2018) e arrivare nei prossimi mesi a firmare l'accordo di programma. Si sa che la gente dà buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio, cantava De André: da chi ha perso tempo per 30 anni, da chi non ha cambiato niente e oggi continua a ripetere che dobbiamo lasciare lì dov'è il passaggio a livello, non accetto consigli su come agire. Che si debba parlare con tutti, dagli enti regionali a quelli statali fino alla Comunità europea se serve mi sembra chiaro: mi auguro che questo obiettivo appartenga a tutti e quando ci sarà da presentare al Ministro delle infrastrutture il progetto di Circonvallazione e la necessità di ottenere finanziamenti mi auguro ci sia la partecipazione di tutti: a me interessa farle le opere, se poi sarà Salvini a darci una mano io sarò la prima a riconoscerlo. Solo così si potrà fare prima la circonvallazione: non con il muro contro muro, non prendendo a esempio il metodo Montecatini, che ha deciso di dire no al raddoppio con gli effetti che oggi vediamo tutti. Serve l'impegno di ognuno di noi a mettersi a testa bassa per realizzare le infrastrutture nel più breve tempo possibile. E ognuno di noi può fare la sua parte. Questa è la svolta di cui il comune di Altopascio ha bisogno".
Gli interventi del pubblico sono stati di: Marco Remaschi, segretario regionale di Azione; Giovanni Ferranti, per il comitato "No al sottopasso, Sì alla Circonvallazione"; Valeria Rielli, per il comitato ambientale Altopascio; Mario Sarti, per il gruppo politico Altopascio Verde Socialista; Matteo Tori, per l'associazione politico-culturale LiberAltopascio; Matteo Fantozzi, per il collettivo delle zone limitrofe di via Francesca Romea; Simone Bicocchi per il PD Altopascio; Daria Orlandi in rappresentanza di Confindustria Toscana Nord.
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L'opposizione in consiglio comunale di Altopascio - i consiglieri comunali di opposizione Maurizio Marchetti, Francesco Fagni, Valerio Biagini, Simone Marconi, Fabio Orlandi e Luca Bianchi - boccia senza alcun appello le risultanze del consiglio comunale aperto che si è tenuto questa mattina.
"Non ci aspettavamo molto, viste le ultime vicende, ma quello che la maggioranza ha dimostrato nel corso dei lavori del consiglio comunale aperto è fortemente deludente : non vogliono il terzo lotto della circonvallazione. Del resto i documenti ufficiali parlano chiaro e non bastano dichiarazioni di circostanza e una specie di carotaggio last minute per sovvertire mesi e mesi di comportamenti contrari a questa infrastruttura - dicono Maurizio Marchetti, Francesco Fagni, Valerio Biagini, Simone Marconi, Fabio Orlandi e Luca Bianchi -. La nostra posizione è chiara: il comune di Altopascio deve condizionare il sottopasso alla realizzazione del terzo lotto della circonvallazione, solo così Altopascio potrà avere le due attese opere. Del resto è anche quello che viene sottolineato in modo chiarissimo dai professionisti che hanno svolto l'indagine sul traffico commissionata dal comune di Altopascio. Loro dicono addirittura che una decisione potrà essere presa solamente con il terzo lotto della circonvallazione funzionante".
Per l'opposizione, dunque, parafrasando Shakspeare, tanto rumore per nulla.
"Il consiglio comunale monotematico a cui abbiamo partecipato stamani non ha fatto altro che confermare quanto anticipato da noi nei mesi precedenti: siamo ancora fermi al palo- continuano i consiglieri comunali di opposizione-. Al di là dell'effettuazione di uno studio sul traffico, per dirci che sulla Via Francesca Romea in effetti c'è... traffico, nessun passo avanti è stato fatto né per un'opera, né per l'altra.
Lo conferma il fatto che si è discusso solo di quali delle due alternative di viabilità che portano al sottopasso fosse la più idonea (quella su Via Torino o quella su Corte Macedoni) segno inequivocabile che nemmeno la scelta definitiva sia stata ancora fatta dall'amministrazione, figuriamoci se si poteva oggi parlare di progetti. Sono emerse indicazioni di fumosi protocolli di intesa e eventuali accordi di programma, ma niente cronoprogrammi e, ancora peggio, indicazioni di finanziamenti.
Ormai l'amministrazione comunale ci ha abituati ad annunci in pompa magna.. del nulla assoluto. Rasentano il ridicolo poi i due "Ordini del giorno" presentati in consiglio comunale dai consiglieri di maggioranza stessa che, si legge, impegnano il sindaco e la Giunta a riconoscere le due opere come fondamentali e di importanza prioritaria, a garantire il massimo impegno per ottenere la miglior progettazione e a garantire la massima trasparenza e la massima partecipazione. Mancanza di fiducia nella Giunta e nel Sindaco o semplice enfatizzazione di ciò che invece dovrebbe essere l'ovvio e il minimo sindacale?
L'operosità ostentata dal sindaco nelle ultime settimane sull'argomento tradisce tutta la negligenza di questi anni, sottolineata chiaramente anche da Provincia di Lucca e da RFI. Noi dal canto nostro abbiamo ribadito ancora una volta la nostra posizione che è sempre la stessa: prima va fatto il terzo lotto della circonvallazione (ricordiamo al Sindaco che i primi due lotti ci sono già e sono stati effettuati durante i mandati del centrodestra), soltanto dopo potremo dare il via ai lavori per un sottopasso solo per mezzi "leggeri" e quindi molto meno invasivo. Se così non sarà cosa succederà durante il cantiere del sottopasso? I camion saranno costretti a passare dal centro di Badia Pozzeveri? Fatto il terzo lotto della circonvallazione invece e dirottatoci tutto il traffico pesante, ci sarebbero modi e tempi per studiare un'alternativa "leggera". Solo così si toglie il traffico pesante dalla Via Francesca Romea.
Le due ipotesi presentate (su Via Torino e su Corte Macedoni) non ci piacciono proprio e se anche l'amministrazione comunale deciderà di andare avanti su una delle due, dovremo confrontarci poi sul futuro progetto, visto che il precedente (su Via Torino) fu respinto già nel 2019 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per tutta una serie di storture che già noi e i comitati avevamo segnalato, inutilmente, all'amministrazione".