Politica
Difendere Lucca: "Dedicare una sala dell'Agorà al ricordo dei martiri delle Foibe e degli esuli"
Difendere Lucca condanna i cartelli comparsi alla biblioteca Agorà contro il ricordo dei martiri delle Foibe e degli esuli istriano-dalmati: "Si tratta solo dell'ultimo grave episodio: dedichiamo la…

Leone XIV, il Papa di tutti
Com'è tradizione secolare la Chiesa ci stupisce. Essa è "Madre e Maestra", diceva Papa Giovanni XXIII, e come tale sa trarre il meglio nel momento opportuno, conciliando le…

Gli Stati Uniti
Lo scorso 8 maggio si è tenuta, a Mosca, l'annuale parata militare celebrativa della vittoria dell'Unione Sovietica sul nazifascismo. Ospite d'onore il presidente cinese Xi Jinping con il…

Pd Lucca su pizzeria Pellegrini: "Dov'è la tutela del commercio se si penalizzano le realtà che hanno fatto la storia della città?"
"Pizzeria Pellegrini senza tavoli: per l'amministrazione la colpa è del regolamento, ma la politica non dovrebbe risolvere le situazioni assurde e trovare una mediazione? Amministrare significa…

Scaffale del Ricordo, Zucconi e Giannini: "Un oltraggio vile. I morti non hanno colore: siano rispettati tutti"
Con profonda indignazione e dolore, il Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, On. FDI Riccardo Zucconi e il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini condannano…

Il comitato-ambiente-sanità di Diecimo di nuovo sul sentiero di guerra
Il comitato ambiente-sanità di Diecimo si appella nuovamente e con fermezza a chi di dovere: alla Regione, alla Asl, alle istituzioni in generale e alle associazioni di…

"Ennesimo oltraggio verso il Ricordo delle Foibe e dell'Esodo giuliano dalmata"
Dopo la bellissima cerimonia d'inaugurazione dello Scaffale del Ricordo, avvenuta alla presenza del Sindaco, dell'assessore alla cultura e di molti membri dell'amministrazione comunale di Lucca, con il…

Grave oltraggio alla memoria delle foibe: ferma condanna da parte di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia, tramite il Coordinamento Comunale di Lucca Luca Pierotti e Provinciale Riccardo Giannoni, esprime la più ferma e netta condanna nei confronti del vile gesto compiuto all’interno…

Il sindaco Mario Pardini interviene sul gesto di oltraggio compiuto da ignoti allo Scaffale del Ricordo: "Mi aspetto che l'opposizione prenda le distanze"
"Ieri abbiamo iniziato la giornata rendendo omaggio al monumento ad Aldo Moro, vittima di una stagione di terrorismo che colpì duramente il nostro paese. Dopo abbiamo proseguito…

Primario licenziato per violenza sessuale, la solidarietà alle vittime di Cheti Cafissi di 'Libertà è democrazia'
È stato licenziato per giusta causa Emanuele Michieletti, il primario di Radiologia dell'ospedale di Piacenza. L’accusa è gravissima: violenza sessuale aggravata e atti persecutori nei confronti di numerose colleghe e infermiere

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I gruppi di maggioranza del consiglio comunale di Lucca intervengono con una nota ufficiale sulla questione del progetto legato alla piscina ludico - motoria e alla palestra pugilistica alle Tagliate, che ha ricevuto lo stop del Coni.
“Il progetto per la piscina ludico-motoria e la palestra pugilistica delle Tagliate non è adeguato per il finanziamento PNRR, e non lo era nemmeno quando è stato elaborato e gestito dall'amministrazione Tambellini – dichiarano nella nota - Ma per una evidente forzatura elettorale si è fatto finta di nulla e, un'infrastruttura su cui tante persone in buona fede hanno creduto, è stata mandata a sbattere in un muro rischiando di far perdere a Lucca 1.9 milioni di euro. Questa è la cruda verità su cui l'amministrazione Pardini non voleva innescare una polemica visto l'interesse condiviso per il bene pubblico di Lucca e visto che si vanno a toccare tematiche delicate come quelle della disabilità.
Di fronte a chi cerca di addossare le sue colpe agli altri - commentano - è bene chiarire fino in fondo come stanno le cose. L'amministrazione Pardini si è insediata a luglio senza che nessuno della passata amministrazione lasciasse delle consegne o delle raccomandazioni.
A luglio era pronta una bozza del progetto definitivo e non esistevano i tempi tecnici per modifiche radicali. Tuttavia - proseguono - gli uffici hanno cercato di intraprendere un dialogo informale e preliminare con il Coni nazionale, richiesta che non ha avuto seguito. Il progetto definitivo è stato inviato al Coni l'11 ottobre scorso e sono serviti ben due mesi per ottenere il responso. Basta solo questo per capire quanto stretti e improrogabili fossero i tempi (le procedure per la gara sarebbero dovute essere avviate entro il 31 dicembre per non perdere il finanziamento aggiuntivo a causa del caro materiali).
L'amministrazione Pardini e gli uffici comunali hanno portato avanti, come necessario, un progetto ritenuto all'altezza della linea di finanziamento a cui concorreva, frutto del lavoro di un gruppo di progettisti e professionisti qualificati di tutto rispetto fra cui figura come consulente addirittura un membro del Coni Toscana, esperto di impiantistica sportiva e referente della Scuola Regionale dello Sport. Questa è la storia lineare e cristallina dei fatti da luglio a oggi: questo progetto non andava candidato al PNRR, ma si dovevano trovare altre risorse. E’ stato candidato solo per fini elettorali e per la fretta di inserire progetti ‘random’ senza una visione e una pianificazione sull’impiantistica sportiva - proseguono - L’eventuale occasione buttata potrebbe dunque essere duplice: perdere un finanziamento su un progetto quando poteva esserne candidato un altro che avesse i requisiti sportivi (pensiamo ad esempio al rifacimento del Palatagliate). Ci vuole un bel coraggio ad addossare la colpa all’attuale amministrazione. Forse è chi c'era prima - concludono - a doverci raccontare qualcosa di più".
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Ogni volta che passo da via Sebastiano Caltabiano per andare a casa mia, a causa delle numerose auto lì in sosta, mi trovo in una certa difficoltà. Il maggior traffico è dipeso, probabilmente, dalla frequentazione dell’utenza, presso gli uffici della Società GEAL S.p.A.
Devo dire, che il fabbricato dove ha sede la Municipalizzata, mi è parso da tempo un po’ strano, più che altro a causa di un intervento di trasformazione, realizzato su una costruzione ultimata verso la fine degli anni novanta. In dipendenza del costante fastidio, ma in concomitanza alla mia attività di pensionato, nonché della conoscenza tecnica residua, ho deciso di dare una occhiata in giro, per cercare di comprendere se quel contesto, presentasse o meno qualche criticità edilizia. Tutto quanto premesso, mediante quei ricordi normativi, un po’ assopiti, ho voluto fare, attraverso i siti web comuni a tutti, quell’approfondimento di merito, che talvolta mi ha condotto a sorprendenti scoperte.
Il complesso edilizio di cui parlo fu edificato a seguito del rilascio della CE n. 254/90, per realizzare “negozio e uffici”. Opere concluse, con il rilascio di successivi permessi, circa dieci anni dopo, nel rispetto delle normative vigenti nel periodo. Infatti la Variante al PRGC/58 di Sant’Anna, classificò quell’ area, in parte a “Fascia di Rispetto Stradale” e in parte a “Completamento Edilizio”.
A questo punto è necessario che mi soffermi sugli Atti di pianificazione urbanistica approvati nel tempo successivo. Con delibera del CC. n. 129/2001 fu approvato il precedente Piano Strutturale, che inserì in massima parte il quartiere di Sant’Anna nel Sistema Funzionale della Città Compatta. In quel complesso di strutture omogenee, l’articolo n. 41 delle Norme di Piano, in sintesi previde, per le aree a “prevalente uso residenziale”, la riqualificazione del tessuto edilizio, anche mediante interventi di demolizione e ricostruzione, senza rilevanti incrementi delle densità edilizie. Non parlò, per quanto si legge, di nuovi insediamenti allo scopo suddetto.
Il Regolamento Urbanistico approvato dal CC. con delibera n. 25/2004, diversamente dalla apparente volontà indicata sul Piano Strutturale, consenti nel precitato Sistema, ove anche l’area d’interesse è ubicata, la costruzione di nuovi insediamenti con un buon parametro di fabbricabilità edilizia. È anche da questa scelta che paiono discendere le incoerenze del nostro territorio, poiché le dimensioni del consuntivo urbanistico di diverse Unità Territoriali Organiche, risultano assai maggiori di quanto preventivato in principio.
Fu in questo contesto che venne concesso l’ulteriore Permesso per Costruire n. 147/2007, per la ristrutturazione e l’ampliamento di un fabbricato ad uso direzionale, sulla base di un progetto sottoscritto dal geometra Marco Chiari. Il Regolamento Urbanistico tra l’altro disciplinò pure la cosiddetta “pertinenza urbanistica” delle costruzioni. All’articolo n. 1.5.4 indicò per i fabbricati esistenti alla data dell’8/4/2002, l’area di terreno utilizzata, in occasione del rilascio del titolo abilitativo, in data successiva alla prima adozione della Variante al PRG. Nel caso specifico, quel titolo abilitativo è la CE n. 247/1990, poiché la Variante al PRG di Sant’Anna risale all’anno 1978.
In più la disciplina di interesse, per gli l’interventi di tipo “non residenziale”, all’articolo n. 13.2 prescrisse la realizzazione di una area di parcheggio pari al 50 per cento dello standard di cui al precedente articolo n. 11, in aggiunta a quanto prescritto dalla legge n. 122/89 - Tognoli. Misurando graficamente la “pertinenza urbanistica” correlata alla CE. n. 254/90, questa non pare maggiore di mq. 650. Sommando la superficie coperta dell’attuale fabbricato di cui alla CE. 147/2007, la quota dello standard, dipendente delle superfici lorde realizzate, ottenute attraverso il contributo catastale e l’area di parcheggio prevista dalla legge Tognoli, si ottiene una “superficie pertinenziale” maggiore di quella originaria, in apparente contrasto con le norme citate in precedenza.
L’immobile di cui si parla, oltre che ad essere ristrutturato e ampliato, per quanto sapere, è stato anche sopraelevato di un piano, raddoppiando all’incirca la consistenza edilizia originaria dello stesso. Per raggiungere tale scopo, dovrebbe essere stata considerata quale “pertinenza urbanistica” l’intera superficie del lotto, completamente adibita sulle carte di Piano Regolatore a “prevalente uso residenziale”, senza tenere conto però del limite imposto dall’articolo 1.5.4 delle Norme Tecniche di Attuazione.
È necessario precisare che in origine l’area posta al di fuori della “pertinenza urbanistica” nel senso poco sopra indicato, fu destinata a “Fascia di Rispetto Stradale”, porzione mai suscettibile di utilizzo per fini edilizi. Di questa disciplina, sia l’architetto Maurizio Tani titolare dell’Ufficio, sia il geometra Marco Chiari, dovevano avere conoscenza, poiché entrambi contribuirono ad approvare il vecchio Piano Strutturale e nel complesso ad adottare e approvare il più volte “discusso” Regolamento Urbanistico.
Nell’anno 2012, dopo che nel settembre 2008 il Regolamento Urbanistico era stato sospeso in alcune parti per eccesso di edificazione evidenziando in questo modo, le “incertezze”eseguite in fase di prima approvazione, si decise di porre rimedio a questa situazione attraverso la modifica dell’originario Atto di Pianificazione Urbanistica.
Infatti, con la delibera del CC. n. 19/2012, sulla base di una proposta dell’Ufficio di Piano Regolatore, all’epoca diretto dall’architetto Mauro Di Bugno, fu approvata dal Consiglio Comunale una postuma Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico che pose sul territorio, con dubbia legittimità, toppe un po’ in ogni dove.
Una di queste interessò pure la costruzione in parola, cioè CE n. 147/2007. In questa occasione venne rimossa dalla Direttiva di Piano, l’osservanza dell’articolo n. 13.2, riguardante l’aggiunta di parcheggio, nella quantità prevista dallo standard di riferimento, cioè dal precitato articolo n. 11 e modificato in senso favorevole la definizione di “pertinenza urbanistica”, rimuovendo da detta regola la data dell’8/4/2002, in modo che tale superficie poteva essere qualunque, quindi anche quella indicata nel PC n. 147/2007.
Vale la pena precisare a questo punto che la superficie di cui parlo, probabilmente indicata nel predetto Permesso, era in riferimento al maggior volume costruito, necessariamente più grande di quella originaria, di cui alla CE n. 254/90. Preciso altresì che gli indici di fabbricabilità degli Atti di Pianificazione, circa l’ area in questione erano simili, quindi avrebbero dovuto produrre simili risultati.
Il fatto che mi lascia interdetto, è che una società municipalizzata, quale GEAL S.p.A. è, abbia la propria sede in una costruzione di dubbia regolarità. Chiedo pertanto al suo presidente avvocato Gianmarco Mancini, quali iniziative intenda assumere a chiarimento di quanto fin qui esposto.
Credo anche che l’ex onorevole abbia ottenuto la presidenza della società di cui parlo non perché abbia particolare competenza nel merito, bensì perché il nome GEAL altro non è che l’anagramma di LEGA, partito di sua appartenenza. Questa è la “Lucca che cambia”.
Auguro a tutti un Buon Natale.
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