Politica
Terzo lotto della circonvallazione di Altopascio, Pierucci replica a Fantozzi: “L’opera si farà”
"Sono assolutamente fuori contesto e strumentali…

Via per Santallago a Capannori, Fratelli d'Italia chiede maggiore cura del verde e attacca il Comune
"Anche nel Consiglio comunale dello scorso 15 luglio la…

CSI de noantri
La felice doppia serie televisiva “C.S.I. New York” e “C.S.I. Miami” (ove C.S.I. sta per “Crime Scene Investigation”), oltre a presentarci tecnici di laboratorio d’ambo i sessi (a proposito, sono stato scorretto? Ce ne son di più?) di grande appeal, ci ha fuorviato facendoci credere che le indagini di laboratorio su gravi fatti di sangue siano infallibili e gl’investigatori in camice bianco dei portenti

Ancora sulla Piazza coperta a S. Concordio
C'è del merito nel procedere di questa amministrazione nei confronti dell'edificio Piazza coperta in S. Concordio. Dopo l'insediamento del Centro famiglia e affidi, la nuova collocazione…

Fantozzi e Biagini (FdI) “Il Pd continua a ingannare i cittadini, dopo Salanetti, tocca di nuovo agli altopascesi con la circonvallazione"
"Con una tecnica ormai raffinata, che gioca sul bombardamento di annunci e sulla difficoltà dei cittadini, alle prese con problemi veri,…

Lega Giovani della provincia di Lucca, Federico Taddei è il nuovo segretario
La Lega Giovani della provincia di Lucca si rinnova nei quadri dirigenti e rilancia il proprio impegno sul territorio. Dopo le dimissioni del segretario Michele Brio,…

Mercanti (Pd): "Nuovo direttore Ospedale San Luca: Puggelli è persona seria e preparata. Basta polemiche sterili"
Il consigliere regionale: "Bisogna garantire ai cittadini servizi sanitari di qualità, valorizzando le professionalità che abbiamo"

Primo gazebo nazionale per il nuovo partito Libertà è Democrazia
Primo gazebo nazionale per il nuovo partito Libertà è Democrazia, partito che si ispira alla dottrina sociale della chiesa, che ha deciso di presentarsi in terra di Toscana,…

Salanetti, la conferenza dei servizi dà il via libera all'impianto per smaltire i pannolini: esulta il sindaco Del Chiaro
"Oggi abbiamo una notizia bella e importante: è stata autorizzata la realizzazione dell'impianto di riciclo dei prodotti assorbenti che RetiAmbiente realizzerà a Capannori,…

Giornata lucchese per il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin
Giornata lucchese per il Ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia). Accompagnato dai vertici del partito, fra cui l'onorevole Deborah Bergamini e il segretario provinciale azzurro Carlo Bigongiari,…

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“Lascia perplessi la scelta del Comune di Lucca, assieme alla Fondazione Cassa di Risparmio, di dedicare una statua fuori piazza Anfiteatro all’incontro dei triumviri romani Cesare, Pompeo e Crasso. Non solo perché si tratta quasi di un “falso storico”: è da notare infatti che gli accordi tra i tre risalgono al 56 avanti Cristo, mentre l’antico anfiteatro romano sorgerà soltanto circa due secoli dopo. Non solo è alquanto improbabile, quindi, che i tre si siano incontrati proprio in quel punto: secondo alcuni studi, in quel momento in tale zona poteva sorgerci addirittura una cloaca. A lasciare perplessi, però, è soprattutto il fatto che il primo accordo tra l’Amministrazione comunale e il nuovo corso della Fondazione avvenga su un progetto che già in passato era stato accantonato perché considerato poco consono. Davvero, mentre il mondo va a fuoco per i conflitti, si può continuare ad intendere la storia come opera di singoli individui e sequenza di guerre? È davvero questo il segno culturale che questa generazione cittadina vuole lasciare per il nostro futuro?”.
È il consigliere comunale Daniele Bianucci ad esprimersi sul progetto della nuova statua sui triumviri romani, che dovrebbe essere realizzata in piazza Scalpellini.
“Chiunque paghi questa opera, si tratta comunque di soldi dei lucchesi, non certo di Pantalone. E, tra l’altro, parliamo di un bel po’ di denari - prosegue Bianucci - Secondo il progetto approvato dalla giunta, vedrà la luce un “patacchio” peso addirittura di più di una tonnellata di marmo e bronzo, corredato da una targa che magnifica niente meno che la capacità dei tre triumviri di spartirsi le cariche e le province e di influenzare il Senato. Il titolo scelto per l’operazione è in effetti altisonante: “Lucca si affaccia alla storia". E qui qualche domanda parte spontanea. È procedere nella cultura o non invece offendere chiunque non si riconosca in una concezione del fare politica come accordo fra uomini ricchi e potenti per vantaggi personali, e non intenda la storia come opera di singoli individui e sequenza di guerre? L'operazione rientra a tal punto nella rivalutazione delle "nostre radici" con annesso uso del latino al di fuori di ogni contestualizzazione storica, ma con funzione "latinorum" (si vis pacem, para bellum), da lasciare che Lucca venga ridotta al set cartonato di un film in costume della Roma imperiale? Infine, come non sottolineare che i pochi reperti storici romani all’interno delle mura romane vengano bellamente ignorati, come nel caso dei resti del teatro vicino piazza Sant’Agostino? Non dovrebbero essere queste le priorità?”.
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Quanti saranno stati coloro che hanno immolato la propria vita per seguire un ideale, per combattere la tirannia, il sopruso e l’ingiustizia? Quanti quelli che, indomiti alla mediocrità, hanno scelto di perseguire la strada della virtù e del coraggio nel mentre tutto intorno a loro ci si piegava alla rassegnazione ed alla codardia? Per fortuna in migliaia hanno optato per questa lodevole tipologia di impegno con il risultato che la Storia dell’umanità ha potuto proseguire sulla strada della libertà e della giustizia. Ora, ha ancora un senso compiuto questa idea dell’esistenza e dal valore, figurano ancora quelle qualità nell’elenco delle cose alle quali un uomo possa aspirare per sentirsi degno di esserlo? Prima di rispondere, occorre fermarsi un attimo a riflettere, a ragionare, a non farsi avvolgere nelle spire di una modernità figlia della tecnologia che ci sostiene nelle nostre lacune ma, al tempo stesso, ci espropria di ogni discrimine, di ogni capacità di meditare su cosa sia la scelta giusta, ancorché meno sicura nella convenienza. Ci affidiamo ormai all'Intelligenza artificiale che sostituisce l’ignoranza naturale, ma non ha la capacità di scegliere secondo valori, ideali e modi di essere, ma solo usando algoritmi e velocità di calcolo. Se così non fosse chi ci governa troverebbe insopportabile assistere inoperoso alla doppiezza dei comportamenti per drammi sociali ed umanitari che hanno identiche e tragiche caratteristiche. Il paradosso di questi tempi nuovi consiste nel fatto che, aumentati a dismisura i margini della libertà consapevole, della vita informata dai social network, dalla stessa possibilità di interagire con il mondo intero, si è abbassato il gradiente delle responsabilità generali, la voglia di impegnarsi per porre riparo ai vecchi ed ai nuovi mali sociali e politici. Sono aumentati il solipsismo, l’egoismo e con essi l’isolamento che oggi è fatto di interlocuzioni apodittiche e fugaci. Insomma: la stessa amicizia si confonde con il numero di contatti telematici accumulati con persone delle quali nulla sappiamo e che non incontreremo mai. Solo questa realtà che ci pervade e ci isola al tempo stesso, di un umanesimo delegato alle macchine ma privo di umanità, può renderci indifferenti innanzi ad un colossale crimine che si perpetua, sempre più fievole nella coscienza collettiva e sempre più crudele per un intero popolo derelitto: quello Ucraino. Donald Trump, iI miliardario ed affarista che il popolo americano si è scelto come guida della nazione un tempo emblema della difesa della libertà e della democrazia nel mondo, è ormai l’icona vivente di questo sfascio morale che pervade il mondo. L'inquilino della Casa Bianca è il risultato più rappresentativo di questa indifferenza amorale che caratterizza trasversalmente il vuoto di una politica senza etica, nella quale tutto ha un prezzo oppure un ricavo e mai un valore. Non si spiegherebbe altrimenti la doppiezza ed il cinismo della politica estera di un Paese, quello statunitense, che percorre i continenti, interagisce con gli altri potenti, per cercare commerci redditizi e risorse naturali senza giammai riprendere la difesa degli oppressi e degli aggrediti. Mentre infatti gli Usa tengono bordone agli Israeliani togliendo a questi le castagne dal fuoco atomico degli Ayatollah per poi consentire alla bandiera con la stella di Davide di garrire su di un cumulo di macerie e di corpi straziati ed affamati a Gaza e per l’Ucraina si sceglie di fare... l’esatto contrario!! Come se quel popolo non avesse diritto a sopravvivere né a mantenere intatto il proprio territorio, martoriato da un esercito straniero feroce, quello russo, autore indisturbato di un altro genocidio. Ma se questa è la politica sull’altra sponda dell’Atlantico, c’è da chiedersi quale sia quella in auge nel Vecchio Continente. Parliamoci chiaro: cosa aspettino le nazioni europee ad intervenire con armi e mezzi pesantemente sul fronte del Donbass e della Crimea perché cessi la superiorità dell’armata di Putin, non è dato capire. Discussioni infinite, propositi di riarmo e di un esercito comune rimandati alle calende greche, nel mentre a Kiev scompare tutto il mondo civile. Se Trump è un incolto, in Europa tutti hanno studiato le civiltà greche e romane i cui valori sono divenuti fondativi degli Stati stessi già in epoca remota. Gioverebbe quindi ricordare il racconto nel libro della metamorfosi di Publio Ovidio Nasone, del "Bue di Prometeo". Quest’ultimo tentò di ingannare Giove offrendogli la parte più grande di un bue no diviso equamente a metà ma contente solo le ossa, prendendo per sé (e dunque per gli uomini) la parte più piccola contenente la carne. E’ esattamente quello che oggi si offre agli Ucraini (le ossa) e ad Israele (la carne). Ma gli stratagemmi non salveranno né il mondo né la vecchia Europa né renderà loro omaggio la Storia degli uomini.