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Sostenibilità e stile: il Natale secondo Maglioni Natalizi
Indossare un maglione Natale sta diventando un trend sempre più diffuso anche nel Belpaese. Si tratta di una tradizione tipica dei Paesi scandinavi e di quelli anglosassoni, dove si celebra da diversi anni la Giornata Nazionale del Maglione: il Christmas Jumper Day

"Ma chi te lo fa fare"
Sono stato alla manifestazione di ieri contro il cosiddetto DL sicurezza, sarò a quello di sabato contro il genocidio di Gaza; mi chiedono (e mi chiedo!) ma chi te lo fa fare? Alla tua età, perché non ti godi serenamente la pensione?

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Indossare un maglione Natale sta diventando un trend sempre più diffuso anche nel Belpaese. Si tratta di una tradizione tipica dei Paesi scandinavi e di quelli anglosassoni, dove si celebra da diversi anni la Giornata Nazionale del Maglione: il Christmas Jumper Day.
Ed è proprio da questa celebrazione e dalla sua diretta esperienza in Irlanda che un gruppo di creativi italiani ha avuto l’idea di lanciare una startup che si è rivelata subito di successo. Il suo nome è Maglioni Natalizi e si distingue, oltre che per lo stile originale e diventato ormai iconico, per l’attenzione alla sostenibilità e la promozione della solidarietà, valori intrinseci del Natale.
Una moda natalizia, sì ma sostenibile
Ma chi è Maglioni Natalizi? Parliamo di una startup italiana fondata nel 2018 che ha preso forma dopo un’esperienza in Irlanda: quella, appunto, del Christmas Jumper Day e di un vissuto che vuole essere conferma di come tutti, ma proprio tutti, nell’Isola di Smeraldo, tra dicembre e gennaio, indossino dei maglioni a tema, che diventano così sinonimo di allegria, convivialità, condivisione e persino solidarietà.
La proposta, partita con soltanto sei modelli, ne vanta oggi oltre 150 per adulti e 65 per bambini, a fronte di un catalogo che comprende inoltre diversi capi e accessori che fanno da corollario, pensati per tutta la famiglia, pet incluso. Tra pigiami, calzini, cerchietti, cappellini e magliette c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Si tratta di soluzioni pensate all’insegna dei dettami della moda sostenibile, dal momento che il 25% dei prodotti (minimo) viene realizzato in 100% cotone biologico proveniente da coltivazioni ecologiche e certificate OGM free, senza l’uso di formulazioni chimiche di sintesi.
Ciò ha un impatto positivo sulla salute di tutti, in primis quella del pianeta, a fronte di una riduzione delle emissioni inquinanti, in particolare per quanto concerne il suolo e le falde acquifere, garantendo condizioni migliori anche per chi lavora in agricoltura. A ciò occorre aggiungere un packaging completamente plastic free, la predilezione per filati certificati nonché un impegno a favore di un’economia circolare e una produzione più responsabile.
La logica è quindi estranea a quella del fast fashion e va verso un contenimento degli sprechi e una migliore gestione delle risorse. Questo perché, come si afferma a chiare lettere sul sito, “è nostro dovere fare un uso responsabile delle risorse che abbiamo a disposizione”. Ecco perché la sostenibilità dovrebbe essere un valore anche a Natale.
Il Natale come momento di solidarietà
La solidarietà è, insieme alla sostenibilità, il principio che sta al centro della proposta di Maglioni Natalizi. Lo conferma la partnership attiva al progetto “Christmas Jumper Day” promosso da Save the Children: un’iniziativa volta a raccogliere fondi per cure mediche e forniture scolastiche a favore dei bambini e ragazzi più svantaggiati.
Con i suoi prodotti allegri e colorati, la startup italiana vuole quindi trasmettere molto più di un messaggio festoso, diffondendo valori quali rispetto, consapevolezza e generosità, mostrando così che anche un gesto semplice come indossare un maglione può avere un significato più profondo.
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Sono stato alla manifestazione di ieri contro il cosiddetto DL sicurezza, sarò a quello di sabato contro il genocidio di Gaza; mi chiedono (e mi chiedo!) ma chi te lo fa fare? Alla tua età, perché non ti godi serenamente la pensione?
Rispondo (e mi rispondo):
Forse per la preoccupazione, che non mi fa prendere sonno la sera, del futuro dei nostri giovani, dei nostri figli, dei nostri nipoti!
Forse perché ho sempre creduto che difendere i diritti degli altri sia più importante che godersi i propri!
Forse perché credo che la fortuna di vivere in un paese in cui si può manifestare va onorata con la partecipazione (ovviamente quando si è d’accordo) proprio perché tale libertà sia salvaguardata!
Forse soltanto per quel senso civico che ha sempre accompagnato la mia vita!
Ho visto migliaia di giovani manifestare, festosi, colorati e rumorosi come solo i giovani sanno essere: bene! Dico loro che protestare, dissentire, urlare, è un bene e una speranza per il futuro! Ma non basta! Dico loro che dovranno anche impegnarsi e studiare per diventare la classe politica e dirigente di domani ma anche degli scienziati, dei ricercatori, dei professionisti, dei lavoratori, degli imprenditori illuminati in grado di salvare questo sgangherato mondo che la nostra generazione vi ha lasciato in eredità!
A quelli della mia generazione invece dico che, se qualcuno vi chiede “ma chi ve lo fa fare?”, rispondete che è il minimo che possiamo fare per scusarsi delle macerie che abbiamo fatto!