Politica
In attesa che il sindaco mantenga le promesse, ecco la lettera di Vinicio Fruzzetti letta da Mario Pardini in consiglio comunale
In attesa che il sindaco mantenga le promesse, a cominciare da quella di rimozione della statua orribile e sfregiata di fronte a piazzale Verdi, un vero e proprio…

Consiglio comunale di Lucca, naufragata l’elezione dei garanti per l’infanzia e l’adolescenza e delle persone disabili
Fumata nera per l’elezione dei garanti per l’infanzia e l’adolescenza e delle persone disabili e molte assenze hanno caratterizzato il consiglio comunale di Lucca del 12 giugno 2025:…

Lucca, Mercanti (Pd): "I sostenitori di Vannacci cambino nome al loro gruppo e chiedano scusa alla Fondazione Barsanti e Matteucci"
"Chi ha pensato di utilizzare il nome di Barsanti e Matteucci per un gruppo politico a sostegno del generale Vannacci dovrebbe vergognarsi. Non si strumentalizzano così due scienziati…

Progetti, tradimenti e voltagabbana: andiamo Viareggio, è tempo di campagna elettorale
A Viareggio arriva l’estate: si vede dai turisti che si trascinano dietro le borse del mare come traslochi, si sente nell’aria della sera che ha cambiato profumo. E’…

Referendum: una sconfitta di tutti i lavoratori, non di partito
"Prendiamo atto della sconfitta dei 5 referendum su lavoro e cittadinanza, che abbiamo convintamente sostenuto. A perdere questo lunedì sono stati tutti i lavoratori e le lavoratrici,…

Propaganda, democrazia e referendum
I referendum su lavoro e cittadinanza hanno mancato il bersaglio. Poco più del trenta percento degli aventi diritto al voto, infatti, si è recato alle urne

Roma. Pro Vita Famiglia: "Dal Comune linee Lgbt pericolose per scuole, pubblica amministrazione e società intera"
Pro Vita Famiglia non le manda a dire al sindaco di Roma Roberto Gualtieri del partito democratico: Le linee guida Lgbtqia+ per le quali l'Assemblea Capitolina di Roma…

E mo' come la mettiamo?
Nelle speranze di Elly-ti-sorridono-i-denti e dei suoi pards, per usare un termine caro a Tex Willer, questa tornata referendaria doveva servire a mandare a casa l’attuale PdC, consentendole…

Referendum, Mercanti (Pd Toscana): "Mancato quorum ferita per tutti, ora centrosinistra torni a parlare anche di partite Iva"
La presidente dell'assemblea dei Democratici toscani e consigliera regionale: "La nostra regione si conferma un esempio di partecipazione e impegno sui diritti, ma no alla retorica dell'isola felice"

Bandiere e seguiti
Volano gli stracci tra gli ex “compagni di merenda” statunitensi Donald Trump ed Elon Musk: un'accoppiata che ha influenzato non poco il risultato elettorale per la corsa alla…

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Sicurezza stradale e moderazione della velocità sono le richieste alla base della raccomandazione della consigliera e vicepresidente del Consiglio Comunale, Silvia Del Greco (Partito Democratico). Durante la seduta di ieri, venerdì 5 agosto, la consigliera Del Greco ha portato all'attenzione del Consiglio gli eccessi di velocità che si registrano ultimamente tra viale San Concordio e via Savonarola, nei pressi del Brico.
«Dopo aver raccolto diverse segnalazioni dei residenti di San Concordio in campagna elettorale - spiega Del Greco - segnalo la necessità di prendere dei seri provvedimenti su una strada che per la sua conformazione è diventata rischiosa per ciclisti e pedoni. Il circuito tanto apprezzato dai piloti più spericolati si compone di Viale San Concordio e il rettilineo di Via Savonarola. Serve un provvedimento serio, nelle ore notturne perché quella strada è terra di nessuno».
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Dopo tutta la sfilza di raccomandazioni (chissà poi perché utilizzano questo vocabolo che evoca ben altre malevole azioni quando potevano tranquillamente usare segnalazioni e sarebbe stato anche più corretto oggettivamente perché di quello realmente si tratta. In realtà si tratta, comunque, di un termie tecnico consistente in una richiesta di informazioni rivolta al sindaco su questioni attinenti l'ente pubblico), il sindaco Mario Pardini ha preso la parola e aiutato anche dall’assist fornito dal suo avversario Francesco Raspini, che con il suo intervento aveva risvegliato l’intera aula consiliare, come un maestro davanti ad una scolaresca ha iniziato a delineare i sei pilastri fondamentali delle linee programmatiche della sua giunta e della sua maggioranza per governare la città di Lucca.
Come suo solito ha cominciato a parlare a braccio, ma, poi, scusandosi con la platea che si era fatta particolarmente attenta, ha preso a leggere perché, come dirà lui stesso, trattandosi del futuro della città non può permettersi di sbagliare.
Il sindaco ha ribadito che, comunque, le linee programmatiche sono le stesse che aveva enunciato durante la campagna elettorale che ha condiviso con tutta la sua maggioranza ossia anche con chi si è schierato al suo fianco nel secondo turno.
Il caldo incombe, ma nonostante si potesse immaginare da un momento all’altro l'arrivo di Caronte a chiedere l’obolo per l’infernale passaggio, la curva dell’attenzione ha raggiunto il suo massimo livello quando Mario Pardini ha spiegato dettagliatamente i sei punti che sono e saranno: 1° Urbanistica e Viabilità; 2° Sociale e sicurezza; 3° Cultura, turismo e sport; 4° Sanità; 5° Commercio e ristorazione; 6° Patrimonio pubblico e privato.
Al termine di questo programma di governo per i prossimi 5 anni, la maggioranza ha fatto partire un lungo applauso mentre sui banchi delle minoranze si potevano intravedere volti perplessi.
Ha chiesto, quindi, la parola l’assessore Fabio Barsanti, ma il suo intervento è stato bloccato e rinviato al prossimo consiglio comunale dell’8 agosto, lunedì prossimo, dal presidente Turrini che ha dichiarato sciolta la seduta con buona pace di tutti i presenti che fino ad allora avevano sopportato stoicamente la calura agostana.
Concludendo, si può affermare senza timore di smentita che il momento clou dell’intera serata, quello che ha risvegliato dal torpore dovuto al caldo infernale e dalla stanchezza di una settimana lavorativa incandescente, è stato quando il capo gruppo del Pd ha richiamato l’attenzione con il suo intervento, ma, soprattutto, quando il sindaco ha preso la parola ed è sembrato un condottiero che incitava i suoi soldati a combattere l’ennesima battaglia che li avrebbe portati a vincere la guerra, ridestando l’orgoglio di appartenenza di una maggioranza che dopo un assedio durato ben 10 anni è riuscita conquistare il castello.